Impianto fotovoltaico a casa: gli incentivi e le agevolazioni disponibili

Gli obiettivi della Direttiva Green renderanno sempre più forte l'esigenza di utilizzare energie da fonti rinnovabili nelle abitazioni. Tanti i modi per averle risparmiando

di Redazione tecnica - 21/08/2024

L’utilizzo di energia da fonti rinnovabili è sempre più incoraggiato dalle normative nazionali, con incentivi finalizzati all’installazione di impianti per l’autoproduzione, come quelli fotovoltaici.

Impianti fotovoltaici residenziali: le agevolazioni disponibili

Un’ulteriore spinta è arrivata dalla Direttiva Green, recentemente entrata in vigore, che ha dettato una road map per l’installazione degli impianti fotovoltaici sia in edifici residenziali che pubblici.

Se prima toccherà agli edifici non residenziali e agli edifici pubblici, dal 1° gennaio 2029 scatterà l’obbligo di dotazione di impianto fotovoltaico su tutti i nuovi edifici residenziali e sui nuovi parcheggi coperti.

Nel frattempo, sarà necessario ridurre il consumo medio di energia primaria, tenendo conto di queste date:

  • entro il 31 dicembre 2030, tutti gli edifici residenziali e non residenziali dovranno ridurre almeno del 16% il consumo medio di energia primaria, rispetto al 2020;
  • entro il 1° gennaio 2033, tutti gli edifici non residenziali dovranno ridurre del 26% il consumo medio di energia primaria, rispetto al 2020;
  • entro il 31 dicembre 2035, tutti gli edifici residenziali dovranno ridurre di almeno il 20-22% la quota di consumo medio di energia primaria, sempre rispetto al 2020.

È chiaro che per raggiungere questi obiettivi sarà necessario approntare delle misure adeguate, a supporto delle spese che si dovranno affrontare per la riqualificazione energetica, tenendo anche conto del fatto che dal 1° gennaio 2025 sarà vietata qualunque forma di incentivo all’acquisto di caldaie alimentate con combustibili fossili e che l’energia domestica tende sempre più all’elettrificazione con l’uso di pompe di calore, possibilmente alimentate da fonti rinnovabili.

Fermo restando che secondo le previsioni della Direttiva Green, gli Stati membri formuleranno adeguate strategie e piani per il raggiungimento degli obiettivi, sicuramente l’installazione di impianti fotovoltaici continuerà ad essere supportata con incentivi e agevolazioni.

Vediamo quali sono attualmente disponibili.

 

Reddito Energetico Nazionale

Istituito con il Decreto del Mase dell’8 agosto 2023, il Fondo Nazionale Reddito Energetico è destinato alla realizzazione di impianti fotovoltaici domestici su unità immobiliari residenziali di famiglie in condizione di disagio economico.

In particolare, possono accedere al contributo economico i soggetti appartenenti a nuclei familiari con ISEE inferiore ai 15mila euro oppure a 30mila euro nel caso di nuclei familiari con almeno quattro figli a carico.

L’obiettivo è l’installazione, nell’arco del biennio 2024-2025, di almeno 31mila impianti fotovoltaici residenziali, utilizzando i 200 milioni a disposizione, l’80% dei quali destinato alle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) e per il 20% alle restanti Regioni.

Gli impianti devono rispondere a queste caratteristiche:

  • vanno realizzati e su coperture, superfici, aree e pertinenze per le quali il soggetto beneficiario sia titolare di un valido diritto reale;
  • devono avere potenza nominale compresa tra i 2 kW e i 6 kW;
  • devono essere di potenza non superiore a quella impegnata in prelievo sul punto di connessione.

Il contributo in conto capitale è erogato direttamente al soggetto realizzatore, in relazione alle spese ammissibili, per un importo massimo di 2.000 euro come quota fissa e 1.000 €/kW per la quota variabile.

Le istanze vanno presentate tramite il portale GSE. Il contributo viene erogato a condizione che l’impianto preveda anche una polizza decennale multirischio, un servizio triennale di manutenzione e di monitoraggio delle performance.

 

Bonus Casa

Unico bonus “strutturalmente” previsto nell’attuale quadro normativo italiano il Bonus Casa, disciplinato dall’art. 16-bis del TUIR prevede una detrazione IRPEF sulle spese sostenute per interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio.

Fino al 31 dicembre 2024, la detrazione ammonta al 50% delle spese sostenute su un limite massimo di 96mila euro, che dal 1° gennaio 2025 scenderà al 36% su un massimo di 48mila euro di spesa.

Tra le spese ammissibili al Bonus Casa, la lettera g) del comma 1 dell’art. 16-bis include proprio “g) interventi relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all'installazione di impianti basati sull'impiego delle fonti rinnovabili di energia”.

L’agevolazione si applica anche ai sistemi di accumulo.

Superbonus

Un’altra soluzione per l’installazione di impianti fotovoltaici sul tetto di casa utilizzando agevolazioni fiscali è il Superbonus 70%, fino al 31 dicembre 2024 e al 65% per le spese sostenute nel 2025, destinato a condomini e persone fisiche per gli interventi effettuati sugli edifici composti da due a quattro unità immobiliari, che siano accatastate separatamente.

Si tratta di uno dei c.d. “interventi trainati”, per cui l’accesso alle detrazioni è subordinato alla realizzazione di un intervento trainante:

  • efficientamento energetico:
    • l'isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali o inclinate che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% (il c.d. cappotto termico) compresa la coibentazione del tetto, senza limitare il concetto di superficie disperdente al solo locale sottotetto eventualmente esistente;
    • gli interventi sulle parti comuni per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale;
  • riduzione del rischio sismico di cui ai commi da 1-bis a 1-septies, art. 16, D.L. n. 63/2013.

Il massimale di spesa consentito ammonta a 48mila euro, calcolando 2.400 euro per ogni kW di potenza fotovoltaica installata, che scende a 1.600 euro per kW in caso di ristrutturazione edilizia.

L'agevolazione si applica agli edifici o unità immobiliari di natura residenziale ad eccezione delle categorie catastali:

  • A/1 - Abitazioni di tipo signorile;
  • A/8 - Abitazioni in ville;
  • A/9 - Castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici per le unità immobiliari non aperte al pubblico.

Rientrano tra le spese agevolabili quelle sostenute per i sistemi di accumulo e le spese strettamente necessarie, comprensive di progettazione.

Inoltre la detrazione è subordinata alla cessione in favore del GSE dell'energia non autoconsumata e l'incentivo non è cumulabile con lo scambio sul posto.

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