Agenzia del Demanio: bando da oltre 5 milioni per la progettazione dell'ex Arsenale di Pavia
Il progetto riguarderà la riqualificazione del compendio immobiliare, rigenerando 21 edifici che verranno destinati a nuovo polo delle amministrazioni statali
C’è tempo fino alle ore 14:00 del 18 settembre 2024 per partecipare alla procedura aperta indetta dall’Agenzia del Demanio per la progettazione dell’intervento di rifunzionalizzazione dell’ex Arsenale di Pavia, per un importo di oltre 5,3 milioni di euro.
Agenzia del Demanio: oltre 5 milioni di euro per i servizi di progettazione BIM
La gara prevede l’affidamento del servizio di progettazione (PFTE-esecutivo e coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione) dell’intervento di rigenerazione urbana del compendio immobiliare con criteri di sostenibilità LEED e GBC e con l’utilizzo di metodi e strumenti BIM, destinando il complesso a nuovo polo delle Amministrazioni Statali della città.
La durata massima prevista per l’esecuzione del servizio è di 560 giorni naturali e consecutivi.
I chiarimenti sulla procedura potranno essere richiesti tassativamente entro e non oltre le ore 16:00 del 6 settembre 2024 tramite la sezione comunicazioni della piattaforma ASP, con risposte fornite dall'Agenzia del Demanio entro l’11 settembre 2024.
Il progetto di rigenerazione urbana dell'ex Arsenale di Pavia
L’affidamento è finalizzato alla valorizzazione dello storico complesso, per il quale sono stati stanziati oltre 100 milioni di euro, generando un futuro risparmio di spesa in locazioni passive per lo Stato di 1,18 milioni di euro all’anno.
Nel dettaglio verranno riqualificati 21 edifici, con la creazione di ampi spazi verdi aperti al pubblico e la realizzazione di nuove sedi per le amministrazioni pubbliche, comprendenti l’Agenzia delle Entrate, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, la Ragioneria Territoriale dello Stato, la Corte di Giustizia Tributaria, l’Archivio Notarile e gran parte degli uffici del Tribunale di Pavia.
Sulla riqualificazione del complesso, il Direttore dell’Agenzia del Demanio Alessandra dal Verme si è espresso sottolineando come la volontà sia quella di renderlo nuovamente un polo d’attrazione per la collettività, ripristinando funzioni fondamentali per le amministrazioni pubbliche e aperto ai cittadini, con ampi spazi verdi in continuità con il parco fluviale.
In questo modo si trasformerà il compendio in un simbolo di sostenibilità ambientale e sociale, generando valore economico, sociale, ambientale e culturale sui territori attraverso i beni dello Stato.
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Disciplinare di gara