Qualificazione stazioni appaltanti: online il nuovo report ANAC

L'Autorità conferma la piena efficacia del sistema previsto dal nuovo Codice dei Contratti. Cresce il numero di adesioni delle SA precedentemente qualificate con riserva

di Redazione tecnica - 25/08/2024

A un anno esatto dall’acquisizione della piena efficacia del nuovo Codice Appalti, sono 4.541 le stazioni appaltanti che risultano qualificate, a cui bisogna aggiungere 8.063 amministrazioni convenzionate alle 494 centrali di committenza operative.

Qualificazione stazioni appaltanti: online il nuovo report ANAC

Sono questi i dati principali del report Anac sulla qualificazione delle stazioni appaltanti al 30 giugno 2024, che indica una piena operatività del sistema, e in generale dell’e-Procurement.

Il documento riporta i dati sul sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza introdotto con gli articoli 62 e 63 del d.lgs. n. 36/2023 e con quanto previsto dall’allegato II.4 dello stesso Codice dei Contratti Pubblici.

Il servizio per la presentazione delle istanze di qualificazione da parte dei soggetti interessati è attivo sul sito dell'ANAC da giugno 2023 ed è stato recentemente aggiornato. Da marzo 2024, le amministrazioni interessate possono:

  • richiedere la qualificazione per entrambi i settori di “lavori” e “servizi e forniture” presentando due istanze distinte, differenziando così i dati sulla base al settore selezionato, come ad esempio l’attività di centralizzazione della committenza, la disponibilità a svolgere procedure per altre stazioni appaltanti, le competenze e la formazione del personale della struttura organizzativa stabile (SOS);
  • finalizzare l’iscrizione a regime nel caso siano qualificate con “riserva” (scaduta ormai il 30 giugno 2024), con l’attribuzione dei punteggi relativi ai requisiti delle “gare svolte”, delle “comunicazioni all’ANAC” e dell’“uso della piattaforma telematica”, inserendo sia le procedure di affidamento per le quali il relativo CIG sia stato acquisito nel quinquennio di riferimento 2018- 2022, sia quelle relative al periodo nel quale la stazione appaltante ha beneficiato della qualificazione con “riserva".

AANC inoltre segnala che dal 1° luglio 2024:

  • il servizio è stato aggiornato per consentire l’applicazione dei criteri di attribuzione dei punteggi previsti nell’art. 3, comma 2 dell’All. II.4 per i “lavori” e nell’art. 5, comma 2 dell’All. II.4 per i “servizi e forniture” in sostituzione di quelli più favorevoli stabiliti, limitatamente al primo anno di qualificazione, rispettivamente nell’art. 3, comma 3 e nell’art. 5, comma 4 dell’All. II.4;
  • i nuovi criteri vengono applicati, come richiesto dalle previsioni normative citate, a tutte le nuove istanze di qualificazione che saranno inserite da parte delle amministrazioni interessate, comprese quelle provenienti da soggetti qualificati con “riserva” comma 4 non qualificatesi per via ordinaria entro il mese di giugno 2024.

Infine dal 1° gennaio 2024, la qualificazione con riserva è ammessa solo sulla base delle previsioni di cui all’art. 63, comma 13 del d.lgs. 36/2023 al fine di “consentire alla stazione appaltante e alla centrale di committenza, anche per le attività ausiliare, di acquisire la capacità tecnica ed organizzativa richiesta”. Si tratta di una riserva a carattere eccezionale, che viene rilasciata previa presentazione, via PEC, di specifica domanda da parte dei soggetti interessati, successiva istruttoria e conseguente delibera dell’ANAC.

Qualificazione stazioni appaltanti: i dati al 30 giugno 2024

Al 30 giugno 2024, il totale delle amministrazioni qualificate si è attestato a 4.541 unità, con una variazione percentuale rispetto al trimestre precedente pari a +6%.

In base ai dati aggiornati al 14 luglio 2024, 56 amministrazioni delle 202 la cui qualificazione con riserva è decaduta il 1° luglio 2024 si sono qualificate per via ordinaria a dopo tale data, di cui 31 per entrambi i settori e 25 per un solo settore.

Oltre il 60% delle amministrazioni sono qualificate per entrambi i settori. Il totale delle amministrazioni qualificate per il settore dei “lavori” si attesta a 3.258 unità (di cui 425 solo per “lavori” e 2.833 per entrambi) mentre il totale delle amministrazioni qualificate per il settore dei “servizi e forniture” si attesta a 4.116 unità (di cui 1.283 solo per “servizi e forniture” e 2.833 per entrambi).

Circa il 60% delle amministrazioni sono qualificate per il livello massimo L1/SF1 e tale percentuale raggiunge oltre l’80% nel caso dei soggetti che svolgono funzioni di centralizzazione delle committenze.

Il numero dei soggetti abilitati per i contratti di partenariato sono pari al 38% del totale nel caso dei “lavori” e al 36% nel caso dei “servizi e forniture” quindi, anche in questo caso non si rilevano sostanziali differenze tra i due settori.

Considerando entrambi i settori di qualificazione, il numero complessivo delle centrali di committenza qualificate per un settore o per entrambi è pari a 551 (CF univoci per Lavori e per Servizi e Forniture). Le amministrazioni convenzionate a tali CC sono 8.063. Le CC che operano in entrambi i settori sono 433, di cui 424 hanno dichiarato di avere lo stesso numero di amministrazioni convenzionate per entrambi i settori. 

Le regioni nelle quali risulta concentrata una quota di SA qualificate rispetto al totale nazionale superiore al 10% sono la Lombardia e la Campania per i lavori, la Lombardia e il Lazio per i servizi e forniture. Se spostiamo l’attenzione sulle Centrali di Committenza, con la stessa quota troviamo per i lavori solo la Lombardia e per i servizi e forniture la Lombardia e l’Emilia-Romagna.

 

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