Il Superbonus è finito
Dal monitoraggio Enea sull’utilizzo del superbonus aggiornato al 31 agosto 2024 nuove certificazioni sulla fine delle detrazioni fiscali di cui all’art. 119 del Decreto Rilancio
Parafrasando un celebre film del 1999, prima regola della nuova manovra finanziaria (sulla quale tutti attendiamo notizie più precise): non parlare più di bonus e superbonus. È il mantra che siamo ormai abituati ad ascoltare ogni qual volta dal Governo arrivano notizie sulla prossima legge di Bilancio per il 2025, all’interno della quale, è ormai chiaro, non saranno più previste le consuete proroghe per le detrazioni fiscali in edilizia che da anni vengono inserite a ridosso del cambio di anno.
Una consapevolezza che si scontra con la fine ormai certificata delle detrazioni fiscali potenziate di cui all’art. 119 del D.L. n. 34/2020 (il superbonus) e di quelle ordinarie per l’edilizia (bonus casa 50%, ecobonus, sismabonus,…).
Superbonus: il monitoraggio Enea
Sulla fine del superbonus, benché dal punto di vista normativo restano gli ultimi scampoli del 2024 con aliquota al 70% e tutto il 2025 al 65%, le ultime 5 rilevazioni condotte da Enea (sull’anima “eco”) confermano un trend ampiamente negativo che dimostra la ormai ferma diffidenza dei contribuenti e di tutti gli operatori coinvolti per questa misura fiscale.
Da luglio ad agosto 2024 il totale delle detrazioni fiscali maturate per lavori conclusi è aumentato di poco più di 57 milioni di euro, seguendo un andamento visibile nei seguenti due grafici:
Dal secondo grafico si evince che il punto più alto è stato raggiunto a dicembre 2023 con un totale di detrazioni ammesse per lavori conclusi pari ad oltre 10,6 miliardi di euro. Mentre i punti più bassi sono stati toccati negli ultimi 5 mesi che registrano:
- aprile 2024: euro 398.759.265,61
- maggio 2024: euro 87.895.197,07
- giugno 2024: euro 65.840.026,16
- luglio 2024: 140.993.416,69
- agosto 2024: euro 57.562.459,68
Un trend negativo che ormai coinvolge tutti i soggetti beneficiari, compresi i condomini sui quali ad inizio 2024 era stato registrato un forte aumento dovuto, però, alle asseverazioni Enea da inviare entro 3 mesi dal fine lavori (e, infatti, la crescita si è interrotta a marzo).
Superbonus: la chiave per la riforma edilizia
Pur essendo ormai terminata l’epoca del superbonus, la sua “eco” si sentirà forte nei prossimi anni a seguito di alcune problematiche generate o evidenziate da questa detrazione fiscale.
Tra i problemi “generati” dal superbonus non si può dimenticare il blocco della cessione del credito generato dalla schizofrenia normativa e sulla quale l’attuale Governo è riuscito solo ad emanare un inutile provvedimento che ha stanziato un fondo di appena 16 milioni di euro e il Decreto del MEF 6 agosto 2024 che ha stabilito degli ancor più inutili criteri e modalità per l’erogazione di un contributo che non riuscirà a coprire nulla.
Come non si possono trascurare i contenziosi tra tutte le parti coinvolte: committenti, professionisti, imprese e Agenzia delle Entrate.
Per quanto riguarda i problemi “evidenziati” non si è alcun dubbio che il superbonus abbia scoperchiato il classico vaso di pandora al cui interno tutti si sono accorti delle piccole e grandi difformità del patrimonio immobiliare italiano e sul quale la risposta del Governo e del Parlamento sono stati:
- il Decreto-Legge n. 77/2021 (Decreto Semplificazioni-bis), convertito con modificazioni dalla Legge n. 108/2021, che ha messo in piedi la CILAS (dando ufficialmente il via all’esplosione degli interventi di superbonus);
- il Decreto Legge n. 69/2024 (Decreto Salva Casa), convertito con modificazioni in Legge n. 105/2024, che ha apportato una serie di modifiche al d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia), il cui chiaro intento è provare a ridurre l’abusivismo edilizio dilagante.
Troppo poco per un Paese che è tornato a viaggiare a ritmi dello “0,…”, che da anni attende una seria riforma del quadro normativo edilizio e urbanistico oltre che un testo unico delle detrazioni fiscali in edilizia sul quale, ormai, tutti abbiamo perso ogni speranza.
Documenti Allegati
Report Enea