Alluvione in Emilia-Romagna: il contributo Inarcassa per i professionisti
Pubblicato il bando per la richiesta di contributo reversibile per spese e danni causati dalla calamità naturale e legati all'attività professionale
Dopo i numerosi ed eccezionali eventi alluvionali che hanno interessato l'Emilia Romagna a partire dallo scorso 17 settembre e per i quali il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo stato di emergenza, Inarcassa ha deciso di concedere un contributo reversibile e senza interessi a favore dei professionisti che abbiano subito danni nelle province di Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini.
Alluvioni in Emilia-Romagna: il bando Inarcassa per il contributo agli iscritti
A stabilirlo è la delibera del Consiglio di Amministrazione del 25 ottobre 2024, che ha approvato il bando per la richiesta di contributo. Vediamo nel dettaglio:
- a chi è riservato;
- come ed entro quando presentare la domanda;
- a quanto ammonta il contributo;
- come va restituito.
Beneficiari e requisiti di ammissione
Possono presentare domanda Architetti e Ingegneri iscritti ad Inarcassa, alla data dell’evento calamitoso e che siano alla data di presentazione della domanda congiuntamente:
- 1) iscritti ad Inarcassa;
- 2) residenti o con studio professionale nei territori interessati dalle ordinanze;
- 3) proprietari, o comproprietari o usufruttuari di immobili adibiti a studio professionale o ad uso promiscuo (studio professionale e residenza) danneggiati dall’evento calamitoso e/o titolari di beni strumentali danneggiati dall’evento calamitoso.
I requisiti devono sussistere anche al momento di presentazione della domanda a pena di irricevibilità.
Inoltre i soggetti beneficiari dovranno altresì risultare in regola, al momento della presentazione della domanda, con l’adempimento degli obblighi dichiarativi e contributivi.Sarà inoltre considerata irricevibile la domanda presentata dagli associati con irregolarità relative a precedenti concessioni.
Spese e danni ammessi al contributo
Il contributo può essere concesso, per le spese sostenute e i danni subiti a causa della calamità relativi a:
- lavori di ristrutturazione per danni all’immobile con un limite massimo erogabile di 100mila euro;
- interventi di ripristino e/o sostituzione dei beni strumentali e arredi danneggiati con un limite massimo erogabile di 10mila euro
- spese per il trasloco in altro studio per coloro che esercitavano l’attività professionale in un immobile dichiarato inagibile dalle autorità competenti con un limite massimo erogabile di 5mila euro;
- spese per la sistemazione provvisoria dello studio professionale in presenza di regolare contratto di locazione/comodato registrato con un limite massimo erogabile di 12mila euro
- danno all’autovettura adibita ad uso professionale esclusivo o promiscuo, nel limite del valore commerciale o di riparazione del bene con un limite massimo erogabile di 20mila euro.
La somma del contributo massimo erogabile, in relazione alle singole voci di spesa e danno non può essere superiore, per ciascun iscritto, a 100mila euro. Esso è comunque cumulabile con altri contributi e/o indennizzi pubblici e/o privati previsti e/o concessi per gli stessi danni.
Modalità e termini di presentazione della domanda
La domanda per la concessione del contributo dovrà essere inviata a Inarcassa, entro il 25 febbraio 2025, utilizzando esclusivamente il modulo presente nell’area riservata Inarcassa On Line al menu “Domande e Certificati” compilato in ogni sua parte e completo dei documenti richiesti.
Ai fini dell’ammissibilità delle spese e dei danni subiti dovrà essere allegata alla domanda, a pena di esclusione, la seguente documentazione:
- 1. planimetria e visura catastale aggiornata degli immobili;
- 2. eventuale certificazione del Comune attestante l’inagibilità degli immobili;
- 3. perizia asseverata a firma di professionista abilitato, con stima analitica dei danni subiti sulla base di un prezzario ufficiale in vigore alla data dell’evento;
- 4. perizia asseverata a firma di professionista abilitato con stima analitica dei costi nonché della data di acquisto dei beni strumentali e degli arredi danneggiati; in alternativa potrà essere prodotta autocertificazione sottoscritta ai sensi di legge;
- 5. in caso di danni all’autoveicolo copia del certificato di proprietà, dichiarazione attestante l’utilizzo per l’esercizio della professione e documentazione fotografica del mezzo danneggiato.
- 6. copia fattura/ricevuta relativa alle eventuali spese di trasloco;
- 7. copia fattura/ricevuta delle spese sostenute per l’eventuale sistemazione provvisoria professionale;
- 8. eventuale ulteriore documentazione (fatture/ricevute/preventivi/contratti) idonea a dimostrare i danni subiti.
Entro 60 giorni dal termine della presentazione delle istanze verrà adottato il provvedimento di concessione o di diniego del contributo reversibile.
Modalità di restituzione del contributo
L’importo erogato a titolo di contributo reversibile dovrà essere restituito ratealmente tramite Pago Pa:
- in tre anni con rate semestrali di pari importo, per contributi pari o inferiori a 5mila euro;
- in cinque anni con rate semestrali di pari importo per contributi superiori a 5mila euro.
La scadenza della prima rata sarà fissata ad un anno dall’erogazione del contributo. In caso di decesso dell’iscritto gli eredi dovranno restituire l’importo residuo rispettando le scadenze prestabilite.
Nel caso di rate omesse o versate in ritardo del piano di restituzione dei contributi erogati sono dovuti gli interessi legali dalla scadenza di ciascuna rata.
Il mancato pagamento di tre rate del piano, anche non consecutive, comporta la decadenza automatica dello stesso e l’importo non ancora restituito dovrà essere versato in unica soluzione, maggiorato degli interessi legali, entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione di decadenza.
Documenti Allegati
Bando