Salva Milano: passo importante per il settore dell'edilizia

Il parere dell'on. Erica Mazzetti: un provvedimento che dà certezze a imprenditori e PA, sbloccando migliaia di cantieri in tutta Italia

di Redazione tecnica - 25/11/2024

Un atto molto importante, non solo per i contenuti ma anche perché nato da un'iniziativa del Parlamento, che ha voluto così dare una risposta ai cittadini, ai professionisti, agli imprenditori che hanno fatto investimenti a Milano, rendendo il capoluogo lombardo un centro vitale, una capitale europea.

Salva Milano: un atto fondamentale per la crescita del Paese

È questo il commento dell’on. Erica Mazzetti, intervenendo in Aula sul c.d. Salva Milano, ovvero sulla pdl C. 1987: “Eravamo in assoluta emergenza, tanto che erano fermi lavori per ben 38 miliardi, senza contare gli investimenti potenziali che rischiano di non arrivare mai. In questo modo, diamo certezze sia agli imprenditori sia alla pubblica amministrazione; ciò non si limita alla sola Milano ma vale per ogni città d'Italia, dove migliaia di cantieri - e di investimenti - sono ancora bloccati soprattutto per la paura della firma".

Ricordiamo che è stato approvato in VIII Commissione la proposta di ementamento che sostituisce i commi da 1 a 6 dell'art. 1 della legge, modificandone anche la rubrica in "Disposizioni di interpretazione autentica in materia di urbanistica ed edilizia”.

In particolare, il testo prevede l'interpretazione autentica in relazione all'adozione del piano particolareggiato o di lottizzazione ai sensi dell'art. 41-quinquies della Legge Urbanistica n. 1150/1942 e dell'art. 8 del DM 1444/1968, oltre a qualificare come ristrutturazione anziché come nuova costruzione, gli interventi di demoricostruzione che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente, ai sensi dell'art. 3, co. 1, lett. d) d.P.R. n. 380/2001, a decorrere dalla data di entrata in vigore del D.L. n. 69/2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 98/2013.

Non solo: per la deputata, si tratta di un ulteriore passo in avanti dopo il Salva-Casa, “che dimostra la volontà del governo e del Parlamento di intervenire in una materia da troppi anni ferma, vetusta e confusa”.

Mazzetti, presidente anche dell'Intergruppo parlamentare "Progetto Italia", ha anche ribadito che al settore delle costruzioni occorre una risposta organica e chiara, che tenga insieme tutte le macro-aree come l'edilizia e l'urbanistica ma anche la sicurezza. “Per questo chiediamo una revisione della normativa, ferma al Testo Unico del 2001 – ha sottolineato – e chiediamo un conseguente riordino delle competenze, con principi nazionali chiari ed uniformi rispetto al caos normativo degli ultimi decenni post riforma del Titolo V". "Questo provvedimento ha il nostro massimo sostegno e il nostro voto favorevole perché va nella direzione giusta e auspicabile", ha concluso.

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