Testo Unico Edilizia: in arrivo la Guida del MIT sul Salva Casa

Il Ministro delle Infrastrutture ha anticipato la prossima pubblicazione di un prontuario per l’uso del Testo Unico Edilizia dopo il Salva Casa

di Gianluca Oreto - 27/11/2024

La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e l’entrata in vigore della Legge n. 105/2024, di conversione con modifiche del D.L. n. 69/2024 (Decreto Salva Casa), ha introdotto numerose e significativa novità al d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia) sulle quali i tecnici della pubblica amministrazione e i liberi professionisti ragionano e si confrontano da mesi.

Testo Unico Edilizia e Salva Casa: recepimento complicato

L’idea su cui si fonda questo correttivo, arrivato ancora una volta con un provvedimento d’urgenza, è semplificare molte delle procedure edilizie legate, soprattutto, alla legittimità degli interventi e alla gestione delle difformità.

Mesi di confronto e di studio non sono, però, riusciti ancora a colmare l’inevitabile distanza tra la rinnovata versione del Testo Unico Edilizia (TUE) e una realtà complessa frutto di una stratificazione normativa che al momento non riesce nell’intento (certamente corretto) di far “atterrare” le nuove procedure.

Stato legittimo, cambio di destinazione d’uso, tolleranze costruttive, alienazione degli immobili abusivi acquisiti a patrimonio comunale, abusi parziali, totali e variazioni essenziali, oltre che, chiaramente, le nuove procedure di sanatoria edilizia, sono solo alcune delle tematiche sulle quali si cerca di trovare una soluzione “giuridicamente” corretta.

La mini guida del MIT

Proprio per questo motivo, il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, nel corso dell’Assemblea annuale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), ha anticipato la prossima pubblicazione di un “mini-manuale” di accompagnamento al Salva Casa. Una sorta di prontuario operativo che possa guidare, soprattutto, l’attività dei tecnici comunali.

Arriverà entro novembre – ha affermato il Ministro delle Infrastrutture – una sorta di mini manuale di accompagnamento per non lasciare gli uffici tecnici comunali e i sindaci in balia della discrezionalità su come applicare il Salva Casa, su quali interventi andare a sanare e regolarizzare, in cambio di quali cifre richieste”.

Sostanzialmente, il Ministro Salvini ha ammesso la difficoltà applicativa delle nuove norme parlando addirittura di una “interpretazione autentica” del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. “Conto che con questa interpretazione autentica del Ministero – ha concluso Salvini durante l’Assemblea Anci –il Salva Casa possa essere messo a terra sulle grondaie, sui sottotetti, sulle verande, sui gradini, sui caminetti, su tutto quello che è interno e non va a incidere su aspetti che ovviamente non possono competere al mio Ministero”.

Sull’argomento è intervenuta anche l'On. Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia e responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici di FI. “Il Parlamento e il Governo stanno concretizzando un'opera decisiva di riordino normativo e di semplificazione, molto attesa da tutto il settore edile ma anche dalle pubbliche amministrazioni, e di conseguenza dai cittadini; questa deve tradursi in cambiamenti sostanziali e sistematici. Per rendere operative e fruibili il decreto Salva-Casa abbiamo impresso un'accelerazione nella pubblicazione del prontuario, che spiegherà tutto in modo semplice, e della modulistica, indispensabili per sbloccare le pratiche ma anche per dare in tutto il Paese per la stessa materia un'interpretazione chiara e univoca, così da rendere più facile il lavoro alla macchina pubblica e finalmente sbloccare operazioni immobiliari fondamentali per l'economia. Per esempio, come emerso in questi mesi, si riscontra una difficoltà per le sanatorie in corso d'opera ante-1977. Per porre rimedio a tutta una serie di punti spinosi, che rischiano di compromettere seriamente l'efficacia delle sanatorie, si sono attivati prontamente i Ministeri della Pubblica Amministrazione e delle Infrastrutture, che hanno recepito problemi e richieste di tutti: amministratori, tecnici, imprenditori e cittadini devono poter lavorare, investire e intervenire nella massima certezza e con la completa tranquillità. Purtroppo, per molti anni la normativa edile è stata lasciata indietro, noi stiamo progressivamente rimediando, essendo emersa l'esigenza immediata di riordinare la normativa e andare velocemente verso un testo unico delle costruzioni".

Prontuario operativo o ammissione di colpa?

La notizia della prossima pubblicazione di questa guida operativa può essere letta, però, anche come un’ammissione di colpa del Legislatore per una normativa che, evidentemente, non è stata scritta nei modi corretti e che lascia ampi margini di discrezionalità, oltre che di dubbio, che al momento bloccano l’avvio e la definizione delle nuove pratiche edilizie.

Mentre alcune delle disposizioni inserite dal Salva Casa hanno, semplicemente, seguito alcuni orientamenti della giurisprudenza (v. i nuovi interventi di edilizia libera), molte altre hanno lasciato il mondo dei professionisti (tecnici della P.A. e liberi professionisti) con il più classico dei cerini in mano.

Si pensi alla definizione dello stato legittimo sulla quale non è chiaro:

  • cosa significa “titolo assentito” e “intervento edilizio che ha interessato l’intero immobile o l’intera unità immobiliare”;
  • in che modo va verificata la condizione che l’amministrazione abbia verificato la legittimità dei titoli pregressi.

Problematiche che investono, a valle, qualsiasi procedura di gestione delle difformità che può andare dalle tolleranze alla nuova sanatoria di cui all’art. 36-bis del TUE.

Si pensi, anche, al triplice rapporto da normativa nazionale, regionale e locale, e quello duale tra “urbanistica” ed “edilizia”, sul quale sembra che il Legislatore non ne abbia chiari i contorni.

Si pensi, infine, alla principale problematica relativa ad una nuova normativa arrivata da un provvedimento d’urgenza (e quindi immediatamente in vigore) che non ha fatto i conti con l’aggiornamento della modulistica edilizia, delle piattaforme telematiche, delle procedure interne agli sportelli unici edilizia, oltre che al corretto regime sanzionatorio da applicare per l’applicazione della nuova sanatoria semplificata.

Ben venga, dunque, una “mini guida” del MIT ma la speranza resta sempre quella di tornare ad avere un sistema di norme chiaro, semplice e immediatamente applicabile.

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