Digitalizzazione appalti pubblici: stop al regime transitorio
Il 31 dicembre 2024 termina il regime transitorio per microaffidamenti diretti e accordi quadro concesso da ANAC per la digitalizzazione degli appalti pubblici
Nell’attesa che arrivi il primo “corposo” correttivo, com’è noto le disposizioni contenute negli artt. 19-36 del D.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei Contratti Pubblici) hanno cominciato ad acquisire piena efficacia dal 1° gennaio 2024.
Digitalizzazione appalti: il transitorio
Un’efficacia con quale “eccezione” visto che con il Comunicato 28 giugno 2024, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha disposto la proroga di alcuni degli adempimenti previsti con la Delibera del 13 dicembre 2023, n. 582 e con il Comunicato del Presidente del 10 gennaio 2024.
In particolare, ricordiamo che con il comunicato del 28 giugno scorso è stata prorogata la possibilità di utilizzare l’interfaccia web messa a disposizione attraverso la Piattaforma Contratti Pubblici (PCP) dall’Autorità per:
- gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro;
- l’adesione ad accordi quadro e convenzioni;
- la ripetizione di lavori o servizi analoghi;
- gli affidamenti in house;
- le fattispecie di cui alla Delibera n. 584 del 2023.
Tale modalità suppletiva potrà essere utilizzata in caso di impossibilità o difficoltà di ricorso alle piattaforme di approvvigionamento digitale certificate, fino al 31 dicembre 2024.
A partire dall’1 gennaio 2025, dunque, a meno di clamorosi colpi di scena dell’ultima ora, niente più eccezioni e transitori.