Milleproroghe 2025: il Consiglio dei Ministri approva il Decreto
In arrivo il consueto provvedimento di fine anno che rinvia la scadenza dei termini di numerose misure a carico delle diverse Amministrazioni
Più tempo per i lavori di riqualificazione energetica e sismica per le strutture ricettive, nuove scadenze sui termini di inizio e fine lavori di edilizia privata e per le covenzioni di lottizzazione urbanistica, slittamento dell’obbligo per le imprese di polizza contro le calamità naturali: sono solo alcune delle misure previste nel Milleproroghe 2025, il decreto-legge recentemente approvato in Consiglio dei Ministri e recante “Disposizioni urgenti in materia di termini normativi”.
Milleproroghe 2025: in arrivo il nuovo Decreto
Come di consueto, il testo prevede proroghe e modifiche normative per garantire la continuità dell’azione amministrativa e introdurre misure organizzative essenziali finalizzate all’efficienza e l’efficacia dell’azione delle PA.
Proprio per questo, a essere interessati dalle proroghe sono i diversi dicasteri, con un provvedimento “omnibus” che investe numerosi ambiti. Vediamone alcuni.
Riqualificazione strutture ricettive e imprese turistiche
Viene differito al 31 dicembre 2025 il termine per la conclusione degli interventi a carico di strutture ricettive, finalizzati all'efficienza energetica o alla riqualificazione antisismica, per i quali è possibile utilizzare un credito d'imposta fino all'80% e un contributo a fondo perduto non superiore al 50% delle spese sostenute, nel limite massimo di 100mila euro per ciascun beneficiario.
Questi gli intreventi ammessi alle agevolazioni:
- riqualificazione energetica;
- riqualificazione sismica;
- eliminazione delle barriere architettoniche
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti leggeri;
- realizzazione di piscine termali, nel caso di strutture termali;
- interventi di digitalizzazione;
- acquisto o rinnovo degli arredi.
La misura è destinata a:
- alberghi;
- agriturismi;
- strutture ricettive all’aria aperta;
- imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale;
- stabilimenti balneari;
- complessi termali;
- porti turistici;
- parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici.
Termini di inizio e fine lavori
Ulteriore estensione di sei mesi, per un totale di 36 mesi, dei termini di inizio e ultimazione dei lavori di cui all'art. 15 del D.P.R. n. 380/2001 (Testo unico edilizia) nel settore dell’edilizia privata e i termini di validità e di inizio e fine lavori previsti dalle convenzioni di lottizzazione urbanistica di cui all'art. 28 della L. n. 1150/1942, o dagli accordi similari comunque denominati dalla legislazione regionale, nonché i termini concernenti i relativi piani attuativi e qualunque altro atto ad essi propedeutico.
La proroga è stata disposta tenendo conto del rallentamento dei lavori dovuto alla difficoltà di approvvigionamento dei materiali.
Obbligo di polizze catastrofali
Altra importante proroga, questa al 31 marzo 2025, dell’obbligo a carico delle imprese di dotarsi di una polizza contro i danni derivati dalle catastrofi naturali.
Si tratta di un obbligo previsto dalla legge n. 213/2023 (Legge di Bilancio 2024) e che sarebbe dovuto entrare in vigore l’1 gennaio 2025 ma, dopo la presentazione della bozza lo scorso settembre, si attende ancora il testo definitivo del decreto attuativo MIMIT-MEF.
Assunzioni nella PA
Di particolare rilievo la norma di razionalizzazione ed efficientamento del sistema delle assunzioni nella pubblica amministrazione.
Mentre fino a oggi il problema dei tempi necessari per bandire i concorsi e concludere le procedure di assunzione era gestito tramite proroghe annuali, che sono venute a protrarsi fino a 11 anni, il nuovo Milleproroghe dovrebbe introdurre una norma a regime nel testo unico del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni (d.Lgs. n. 165/2001).
In particolare, si stabilisce un termine massimo di tre anni entro il quale le procedure di assunzione devono essere concluse dalla p.a., senza possibilità di proroga, a pena di perdita della facoltà di assumere assegnata e dei relativi stanziamenti.
La nuova norma si applicherà a decorrere dal 2025 ed è previsto un ultimo anno di proroga per finalizzare le procedure di assunzione a oggi non concluse.