Bonus Mobili 2025: online la nuova Guida dell'Agenzia delle Entrate

Pubblicata la guida aggiornata con tutte le informazioni utili per l'accesso alle agevolazioni sulle spese sostenute per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici

di Redazione tecnica - 27/01/2025

Si conferma anche per il 2025 il Bonus Mobili ed Elettrodomestici, un'opportunità da non perdere per chi desidera arredare casa dopo un intervento edilizio risparmiando grazie alle detrazioni fiscali.

Per usufruirne senza intoppi, è fondamentale seguire le procedure corrette e conservare tutta la documentazione necessaria. Proprio per questo l’Agenzia delle Entrate ha appena rilasciato la Guida aggiornata, riportante tutte le informazioni utili.

Bonus Mobili 2025: aggiornata la Guida del Fisco

Disciplinato dall’art. 16, comma 2, del D.L. n. 63/2013, il Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2025 consente ai contribuenti di ottenere una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare immobili oggetto di interventi di recupero edilizio di cui all’art. 16-bis, comma 1, del d.P.R. n. 917/1986, realizzati sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali

La detrazione si applica sulle spese sostenute nel 2025 per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica minima definita; essa è ripartita in dieci rate annuali di pari importo, da detrarre compilando il modello 730 o il modello Redditi persone fisiche.

 

Per accedere al bonus, è necessario che i lavori di recupero edilizio siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente all’acquisto dei mobili o elettrodomestici.

Gli interventi ammessi includono:

  •  manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus;
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

Possono beneficiare del bonus anche le pertinenze accatastate separatamente (es. box e cantine), purché correlate all'immobile principale.

Per quali acquisti spetta

Il bonus copre l’acquisto di mobili nuovi (letti, armadi, librerie, tavoli, divani, ecc.) e grandi elettrodomestici nuovi, come frigoriferi, congelatori, lavatrici, forni e lavastoviglie.

Sono incluse anche le spese di trasporto e montaggio. Non rientrano invece porte, pavimenti, tende e complementi di arredo privi di rilevanza energetica.

 

Importo detraibile

Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di recupero del patrimonio edilizio, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo che varia a seconda dell’anno di acquisto dei beni:

  • 10.000 euro per l’anno 2022;
  • 8.000 euro per il 2023;
  • 5.000 euro per gli anni 2024 e 2025.

Il limite va riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.

La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.

L’Agenzia specifica che se gli interventi di recupero del patrimonio edilizio sono stati effettuati nell’anno precedente a quello dell’acquisto, o sono iniziati nell’anno precedente a quello dell’acquisto e proseguiti in detto anno, il limite di spesa deve essere considerato al netto delle spese sostenute nell’anno precedente per le quali si è usufruito della detrazione.

Per esempio, se con riferimento a un intervento edilizio iniziato nel 2024 sono già stati acquistati nello stesso anno mobili per 3.000 euro, per i quali è stata richiesta la relativa detrazione del 50%, sugli acquisti effettuati nel 2025 si potrà usufruire di una detrazione calcolata sull’importo massimo di 2.000 euro (5.000-3.000). Per gli acquisti del 2025 non spetterà alcuna detrazione, invece, se nel 2024 sono già stati acquistati mobili ed elettrodomestici per un importo pari o superiore ai 5.000 euro.

Il limite si applica per unità immobiliare e relative pertinenze.

 

Pagamenti e documenti da conservare

Per beneficiare della detrazione, i pagamenti devono essere effettuati tramite:

  • bonifico bancario o postale;
  • carta di credito o debito.

Non sono ammessi pagamenti in contanti o con assegni.

Anche i finanziamenti rateali sono accettati, a patto che il pagamento sia tracciabile e documentabile.

Ai fini della detrazione, è necessario conservare i seguenti documenti:

  • la ricevuta del bonifico o della transazione per i pagamenti elettronici;
  • la documentazione di addebito sul conto corrente;
  • le fatture di acquisto dei beni, con indicazione di natura, qualità e quantità dei beni acquistati.

In caso di elettrodomestici, è richiesta anche la comunicazione all’ENEA, fermo restando che la mancata trasmissione non comporta la decadenza dal beneficio

 

 

 

Bonus Mobili: le FAQ del Fisco

Infine, nella Guida vengono riportati i chiarimenti ad alcune delle domande più frequenti. Ne riportiamo qui di seguito il testo integrale.

1. Posso usufruire della detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici se ho realizzato un intervento di riqualificazione energetica dell’edificio, per il quale è prevista la detrazione del 65%?

No, gli interventi per i quali si usufruisce della detrazione del 65%, finalizzati al risparmio energetico (per esempio, l’installazione di pannelli solari, la sostituzione impianti di climatizzazione invernale, la riqualificazione energetica di edifici esistenti), non consentono di ottenere la detrazione per acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.

2. Ho diritto alla detrazione se acquisto dei mobili all’estero, documentando la spesa con fattura e pagando con carta di credito o di debito?

Si, se si possiede la documentazione richiesta dalla legge e si eseguono gli stessi adempimenti previsti per gli acquisti effettuati in Italia.

3. Ho sostituito la caldaia, posso usufruire dell’agevolazione per l’acquisto di mobili?

Si, la sostituzione della caldaia rientra tra gli interventi di “manutenzione straordinaria”. È necessario, comunque, che ci sia un risparmio energetico rispetto alla situazione preesistente. 

4. Le spese sostenute da un contribuente deceduto per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere portate in detrazione, per le quote non ancora fruite, dall’erede che conserva la detenzione materiale dell’immobile?

No, la norma non prevede il trasferimento agli eredi della detrazione non utilizzata in tutto o in parte.

5. Sui pagamenti di mobili ed elettrodomestici effettuati con bonifico bancario o postale è sempre prevista l’applicazione della ritenuta?

Premesso che è possibile pagare anche con carte di credito e di debito (bancomat), il bonifico non sarà soggetto a ritenuta se si utilizza un bonifico diverso da quello appositamente predisposto da banche e Poste per le spese di ristrutturazione edilizia (circ. Agenzia delle Entrate n. 7/E del 31 marzo 2016).

6. Ho acquistato un box pertinenziale per il quale ho diritto alla detrazione Irpef del 50%. Posso richiedere anche il bonus mobili?

No, tra gli interventi di recupero del patrimonio edilizio che permettono di avere la detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici non sono compresi quelli per la realizzazione di box o posti auto pertinenziali rispetto all’abitazione principale.

7. Se per un acquisto effettuato con carta di credito è stato rilasciato uno scontrino che non riporta il codice fiscale dell’acquirente, può quest’ultimo usufruire lo stesso del bonus mobili?

Per la detrazione, lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente e indica natura, qualità e quantità dei beni acquistati, equivale alla fattura. Se manca il codice fiscale, la detrazione è comunque ammessa se in esso è indicata natura, qualità e quantità dei beni acquistati e se esso è riconducibile al contribuente titolare della carta in base alla corrispondenza con i dati del pagamento (esercente, importo, data e ora).

8. È previsto un limite di tempo dalla fine dei lavori di ristrutturazione entro il quale devono essere acquistati i mobili e gli elettrodomestici?

La data entro cui si possono acquistare i beni agevolati è stata spostata al 31 dicembre 2025. La legge non prevede alcun vincolo temporale nella consequenzialità tra l’esecuzione dei lavori e l’acquisto dei beni. Tuttavia, la detrazione spetta a condizione che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto.

9. Se con gli interventi di ristrutturazione edilizia si suddivide la vecchia abitazione in due piccoli appartamenti, è possibile considerare per l’anno 2024 come limite di spesa massima l’importo di 10.000 euro (5.000 per appartamento)?

Nel caso di interventi di recupero edilizio che comportino l’accorpamento di più unità abitative o la suddivisione in più immobili di un’unica unità abitativa, per l’individuazione del limite di spesa per l’acquisto dei mobili e grandi elettrodomestici, vanno considerate le unità immobiliari censite in catasto all’inizio degli interventi edilizi e non quelle risultanti alla fine dei lavori. 

10. Può richiedere il bonus mobili il contribuente che ha pagato solo gli oneri di urbanizzazione relativi all’intervento di recupero del patrimonio edilizio?

Sì, può usufruire dell’agevolazione anche il contribuente che ha pagato solo gli oneri di urbanizzazione per gli interventi edilizi realizzati o anche solo una parte delle spese dei lavori o solo il compenso del professionista.

11. Quali beni rientrano nella categoria “grandi elettrodomestici” per l’acquisto dei quali è possibile richiedere l’agevolazione?

Per individuare i grandi elettrodomestici ammessi alla detrazione occorre fare riferimento all’Allegato II del decreto legislativo n. 49/2014, nel quale rientrano:

  • Grandi apparecchi di refrigerazione
  • Frigoriferi
  • Congelatori
  • Altri grandi elettrodomestiCi utilizzati per la refrigerazione, la conservazione e il deposito degli alimenti
  • Lavatrici
  • Lavasciuga e Asciugatrici
  • Lavastoviglie
  • Apparecchi per la cottura – Piani cottura
  • Stufe elettriche
  • Piastre riscaldanti elettriche
  • Forni e forni a microonde
  • Altri grandi elettrodomestici utilizzati per la cottura e l’ulteriore trasformazione degli alimenti
  • Apparecchi elettrici di riscaldamento
  • Radiatori elettrici
  • Altri grandi elettrodomestici utilizzati per riscaldare stanze, letti e mobili per sedersi
  • Ventilatori elettrici
  • Apparecchi per il condizionamento, come definiti dalle disposizioni di attuazione della direttiva 2002/40/CE dell’8 maggio 2002 della Commissione (che stabilisce le modalità di applicazione della direttiva 92/75/CEE del Consiglio per quanto riguarda l’etichettatura indicante il consumo di energia dei forni elettrici per uso domestico)
  • Altre apparecchiature per la ventilazione, l’estrazione d’aria e il condizionamento

 

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