RUP rinviato a giudizio: ANAC sul trasferimento del dipendente
Il parere dell'Autorità: il conferimento a un soggetto rinviato a giudizio di funzioni dirigenziali nell’area dei contratti pubblici va ponderato adeguatamente
I fatti penalmente rilevanti verificatisi all’interno di un Comune e in danno dell’interesse pubblico costituiscono degli indicatori di rischio che il RPCT è tenuto a valutare nell’ambito dell’analisi sul contesto interno e a presidiare per il futuro con l’attuazione di adeguate misure di prevenzione.
Inoltre le Amministrazioni devono prevedere all’interno del proprio regolamento misure nei confronti del dipendente che non abbia tempestivamente comunicato fatti penalmente rilevanti a proprio carico, con il rischio di arrecare danni di immagine alla PA stessa.
Reati a carico del RUP: consigliata la rotazione straordinaria
A ribadirlo è ANAC con il Parere del 30 gennaio 2025, fasc. n. 261 in relazione alla richiesta di parere sull’applicabilità della rotazione straordinaria nei confronti di un dipendente rinviato a giudizio per i reati di cui agli artt. 476 e 640 bis c.p.
Ricorda ANAC che la rotazione straordinaria è una misura generale di prevenzione finalizzata ad evitare un pregiudizio all’immagine dell’ente che potrebbe derivare dalla permanenza nell’ufficio del dipendente indagato o imputato in un procedimento penale.
Alla rotazione straordinaria si riferiscono gli artt. 16 e 35 bis del d.lgs. n. 165/2001 (Testo Unico del Pubblico Impiego):
- l’art. 16, comma 1, let. l-quater, indica tra i compiti assegnati ai dirigenti quello di provvedere “al monitoraggio delle attività nell’ambito delle quali è più elevato il rischio corruzione svolte nell’ufficio a cui sono preposti, disponendo, con provvedimento motivato, la rotazione del personale nei casi di avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotte di natura corruttiva”;
- l’art. 35 bis vieta l’assegnazione agli uffici preposti alla gestione del personale, delle risorse finanziare, dei contratti pubblici e dell’erogazione di vantaggi patrimoniali ai dipendenti condannati (anche con sentenza non irrevocabile) per i reati previsti nel capo I del titolo II del libro secondo del codice penale.
Reati contro la PA: le misure a carico del dipendente
Delle disposizioni parlano anche le Linee Guida ANAC adottate con delibera del 26 marzo 2019, n. 215. Spiega l’Autorità che la misura consegue all’avvio di un procedimento penale per la commissione di reati contro la Pubblica Amministrazione, nonché all’apertura di un procedimento disciplinare per le condotte che possono integrare analoghi delitti.
Prima del rinvio a giudizio:
- l’applicazione della misura viene rimessa al prudente apprezzamento dell’amministrazione, che ha l’obbligo di verificare se la condotta incriminata, sussumibile in una delle fattispecie previste dall’art. 7 l. n. 69/2015, risulti idonea a pregiudicarne l’immagine in caso di permanenza nell’incarico del dipendente interessato;
- Se invece i reati ascritti all’indagato esulino dall’elenco riportato nella norma richiamata, l’amministrazione ha la facoltà di effettuare le medesime valutazioni nell’ambito di un provvedimento ad hoc.
A seguito del rinvio a giudizio, poi, l’amministrazione è tenuta:
- ad adottare un provvedimento motivato (con il quale dispone eventualmente la rotazione) ove si proceda per uno dei reati previsti dall’art. 7 l. n. 69/2015;
- nelle restanti ipotesi tale adempimento diventa facoltativo.
In ogni caso, il trasferimento può essere disposto anche se il fatto penalmente rilevante concerne condotte corruttive tenute in altri uffici dello stesso ente o in una diversa amministrazione.
Nel caso in esame, i reati per i quali è stato disposto il rinvio a giudizio non rientrano né tra quelli indicati dall’art. 7 legge n. 69/2015 né tra quelli ricompresi nel capo I del titolo II del libro secondo del codice penale.
Fatti commessi dal RUP: le indicazioni di ANAC sul conferimento di incarichi dirigenziali
Si tratta però di fatti penalmente rilevanti commessi dal dipendente del Comune nell’esercizio delle funzioni di RUP per la realizzazione di alcuni lavori.
Secondo ANAC quindi è necessario che l’amministrazione:
- ponderi adeguatamente il conferimento a tale soggetto di funzioni dirigenziali nell’area dei contratti pubblici, valutando se una simile decisione possa arrecare pregiudizio all’immagine dell’ente, tenendo conto dello stato del procedimento penale in corso nell’ambito del quale il Comune è stato individuato quale persona offesa dal reato;
- riporti gli esiti delle riflessioni svolte in un apposito provvedimento, anche al fine di assicurare la massima trasparenza delle proprie determinazioni.
Sottolinea quindi l'Autorità che i fatti penalmente rilevanti verificatisi all’interno del Comune e in danno dell’interesse pubblico costituiscono, in ogni caso, degli indicatori di rischio che il RPCT è tenuto a valutare nell’ambito dell’analisi sul contesto interno ed a presidiare per il futuro con l’attuazione di adeguate misure di prevenzione, ad esempio integrando la Sottosezione “Rischi corruttivi e Trasparenza” del PIAO con la descrizione della procedura per l’attuazione della rotazione straordinaria, individuando i presupposti ed i soggetti responsabili delle attività.
Spetterà, poi, al RPCT promuoverne la conoscenza tra il personale e monitorarne l’osservanza.
Comunicazioni tardive di fatti penalmente rilevanti vanno sanzionate
Nel caso in esame, considerata la tardività con cui presumibilmente è stata acquisita la notizia del rinvio a giudizio, si suggerisce di sensibilizzare tutto il personale in merito alla tempestività della comunicazione, elemento essenziale per consentire all’amministrazione di attivarsi in tempo utile a salvaguardare la propria immagine all’esterno.
Pertanto, in caso di mancata o tardiva informazione è opportuno che il Codice di comportamento dell’amministrazione preveda adeguate conseguenze per l’interessato.
Infine, segnala ANAC, è possibile potenziare le misure di prevenzione a carattere specifico programmate nell’area di rischio dei contratti pubblici, ad esempio, implementando la condivisione delle attività mediante la partecipazione di più unità di personale, promuovendone la trasparenza con la circolazione delle informazioni tra i dipendenti assegnati al Settore e programmando con cadenza almeno annuale il monitoraggio delle misure.
Documenti Allegati
Parere