Salva Casa: analisi di opportunità e rischi

Continua l’approfondimento professionale sulle nuove disposizioni contenute nella Legge n. 105/2024 di conversione del D.L. n. 69/2024 (Salva Casa) che ha aggiornato il d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia)

di Redazione tecnica - 17/02/2025

Dopo Palermo, che ha visto il confronto tra architetti, ingegneri, geometri, avvocati, notai, agronomi e costruttori, con una partecipazione di oltre 600 professionisti in presenza e 2.000 in remoto, anche a Roma si discute degli effetti del Decreto Salva Casa nella pratica professionale.

Salva Casa: tecnici a confronto

A distanza di 7 mesi dalla Legge n. 105/2024, che ha convertito il D.L. n. 69/2024 (Decreto Salva Casa), il mondo delle professioni è ancora alla ricerca di soluzioni operative per implementare molte delle nuove disposizioni inserite nel d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia). Dalla comprensione delle novità fino alla presentazione delle nuove pratiche edilizie, passando per i chiarimenti recentemente giunti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) con le Linee di indirizzo e criteri interpretativi.

Nel corso del convegno "Decreto Salva Casa. L'impatto della legge su professionisti e cittadini", tenutosi presso l'Università degli Studi di Roma Tre, organizzato dall'Ordine degli Architetti di Roma e provincia, dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, dal Consiglio Notarile dei Distretti di Roma Velletri e Civitavecchia, dal Collegio dei Geometri di Roma e provincia e dal Collegio Periti Industriali, si è discusso approfonditamente del tema.

I cinque ordini professionali si sono uniti per un approccio multidisciplinare ad una problematica che coinvolge tutte le professioni. All’evento ha partecipato anche il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, che ha evidenziato l'importanza della legge per:

  • aiutare gli italiani a regolarizzare le piccole difformità edilizie;
  • facilitare la commerciabilità degli immobili.

Le opportunità del Salva Casa

Durante l'evento, è stata sottolineata l'importanza delle nuove disposizioni come opportunità per i tecnici e i professionisti dell'edilizia. Secondo il comunicato stampa dei 5 ordini professionali: "Si stima che oltre la metà degli immobili italiani potrebbe beneficiare delle nuove possibilità di sanatoria delle piccole difformità, con effetti immediati sull'incremento della domanda di incarichi e servizi professionali."

Ai professionisti tecnici sono richiesti nuovi adempimenti e responsabilità, garantendo che le soluzioni abitative proposte rispettino le normative vigenti, siano sostenibili e funzionali. I notai, dal canto loro, giocano un ruolo decisivo nel garantire la trasparenza e conformità delle transazioni immobiliari, proteggendo i diritti di tutte le parti coinvolte.

Massimo Cerri, Presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, ha affermato: "Ognuno di noi, con il suo specifico apporto, contribuisce a un mosaico più ampio, dove l'obiettivo comune è semplificare gli iter burocratici per i cittadini. Senza una sinergia efficace, rischiamo di vedere fallire l'intento stesso del decreto. Operiamo sotto un’obbligazione di risultato, che implica la necessità di fornire progetti utilizzabili e realizzabili."

Alessandro Panci, Presidente dell'Ordine degli Architetti di Roma e provincia, ha dichiarato: "È necessaria una revisione organica del Testo unico dell’edilizia, che è datato e non ci aiuta a intervenire sul nostro patrimonio edilizio. Gli obiettivi del Salva Casa sono validi, ma ci sono criticità che vanno superate, soprattutto considerando che il decreto viene applicato diversamente nei vari territori italiani. Questo convegno mira a fornire ai nostri colleghi le informazioni necessarie per la professione e a far comprendere al legislatore l'importanza di norme chiare e immediatamente applicabili."

Marco Forcella, Presidente del Consiglio Notarile dei Distretti di Roma Velletri Civitavecchia, ha sottolineato: "Il Decreto ha intercettato esigenze e criticità che affrontiamo giornalmente nei nostri studi, prevedendo un iter più semplice per sanare i cosiddetti abusi minori. La commercializzazione degli immobili con lievi difformità diventa più rapida grazie all'estensione dei limiti di tolleranza. Per noi notai, poco cambia, da sempre garanti delle transazioni immobiliari, quando ci imbattiamo in abusi maggiori o in assenza di titolo edilizio. Non possiamo ricevere atti relativi a immobili con queste tipologie di irregolarità a pena di nullità."

Le parole del Ministro Salvini e le problematiche

Il Ministro Salvini ha sottolineato l'importanza di uniformare l'applicazione della normativa in tutta Italia, affinché da Bolzano a Catania non ci siano interpretazioni differenti della legge, permettendo ai cittadini di avere le stesse possibilità di sanare e commercializzare un immobile. Ha auspicato che il Salva Casa diventi realmente applicabile, evidenziando le difficoltà pratiche segnalate dai tecnici, come la mancanza di modulistica uniformata e le diverse visioni dei funzionari locali.

Infine, ha espresso il desiderio che il Salva Casa sia un primo passo verso la revisione del Testo unico sull'edilizia, che ha subito troppe revisioni e stratificazioni, creando difficoltà interpretative.

Sulla possibile revisione del Testo Unico Edilizia è intervenuta Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia e responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici di FI che ha affermato: "È necessario superare le molteplici leggi oggi presenti e fornire un inquadramento organico al settore delle costruzioniSi tratta di una necessità non più rinviabile. Occorre un intervento normativo per superare l'attuale stratificazione e chiarire i poteri, passando a una vera disciplina dei principi. Bisogna tener conto della qualità urbanistica ambientale che derivano da una progettazione consapevole, valorizzando lo storico rapporto tra l'urbano e l'umano, con la finalità di soddisfare i bisogni del vivere delle generazioni attuali e future, preservando le risorse, riducendo il degrado ambientale, mantenendo al centro la persona. L'obiettivo deve essere andare verso complessi abitativi sostenibili economicamente, inclusivi ed equi socialmente, nonché ambientalmente responsabili. Pertanto, il principio cardine dovrà essere la centralità del progetto, che nasce dalla sensibilità e dalla creatività del professionista che deve progettare bene, con una visione della struttura stessa calata nello spazio aperto partendo da una analisi urbana, tenendo conto dell'impatto ambientale, abbandoniamo gli inutili adempimenti burocratici amministrativi che nei decenni si sono stratificati, facendo perdere di vista l'obiettivo. Sicuramente, anche l'innovazione tecnologica è fondamentale per la pianificazione e progettazione. Importante saranno anche la qualità dei materiali e il ciclo di vita dei manufatti, ma anche di infrastrutture, servizi, collegamenti, aree verdi che devono essere in unico sistema".

Sulle modalità di aggiornamento della normativa edilizia, la deputata di Forza Italia Mazzetti ha affermato "Imprescindibile una delega al governo per l'aggiornamento, il riordino e il coordinamento della disciplina statale in materia delle costruzioni nell'ambiente e nell'urbanistica sotto il profilo sostanziale. Ovviamente, le norme dovranno essere chiare e flessibili, con particolare attenzione al benessere e la sicurezza della persona. Compito della politica è garantire il diritto della persona e il benessere della comunità e lo si può ottenere anche con una nuova stagione dell'urbanistica, possibile con questo cambio culturale di stampo liberale che da troppi anni il settore aspetta".

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