Consultazione gratuita mappe catastali: i chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate

Con il provvedimento del 25 marzo 2025, n. 147556, l'Agenzia delle Entrate ha fornito le indicazioni operative per la consultazione online gratuita dei fogli di mappa catastale per tutto il territorio nazionale, con l'eccezione delle Province Autonome di Trento e Bolzano, dove il catasto è gestito direttamente.

Consultazione online mappe catastali: il provvedimento del Fisco

Si attua così la novità prevista dall’articolo 7 del d.Lgs. n. 139/2024, che ha stabilito la gratuità dei fogli di mappa e la loro consultazione esclusivamente telematica. Obiettivo è la semplificazione nell'accesso ai dati territoriali per cittadini, professionisti e pubbliche amministrazioni, eliminando la vendita delle mappe catastali e favorendo la digitalizzazione del patrimonio cartografico. 

Viene così abrogato l'articolo 53 del Regolamento per la conservazione del nuovo catasto (Regio Decreto 8 dicembre 1938, n. 2153), che regolava la vendita delle mappe, segnando l’inizio di una gestione più accessibile e trasparente delle informazioni territoriali.

Le mappe catastali saranno consultabili:

• tramite l’area riservata del portale dell’Agenzia delle Entrate;
• attraverso lo SMIDT (Sistema di Interscambio Dati Territoriali) per le amministrazioni pubbliche;
• tramite il Portale per i Comuni, per le amministrazioni locali, le Unioni di Comuni e le Comunità Montane e isolane.

Eventuali aggiornamenti sulla disponibilità dei dati verranno pubblicati sul sito dell'Agenzia delle Entrate.

Disposizioni transitorie per la consultazione fogli fisici

Sebbene l’obiettivo finale sia quello di eliminare completamente la necessità di accesso fisico agli archivi, offrendo a tutti gli utenti la possibilità di ottenere dati catastali in pochi clic, senza costi e senza lunghe attese, durante la fase di completamento della digitalizzazione del catasto, alcuni fogli di mappa storici potrebbero non essere ancora disponibili online. 

In questi casi, sarà possibile consultarli presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate, previo pagamento della tassa per i servizi ipo-catastali prevista dal d.Lgs. n. 347/1990.