Decreto PA 2025: le proposte ANCI per gli enti locali
Concorsi e mobilità, proroga dei finanziamenti di opere pubbliche, norme antincendio e SCIA semplificata per spettacoli dal vivo: ecco le proposte per il DDL di conversione del D.L. n. 25/2025
Proseguono le audizioni nell’ambito dei lavori per la conversione in legge del Decreto PA (D.L. n. 25/2025), e di particolare peso è quella svolta dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), che ha presentato numerose proposte emendative da integrare nel DDL AC 2308.
Decreto PA 2025: l'audizione ANCE sul ddl di conversione
Il documento analizza i seguenti aspetti:
- NORME FONDAMENTALI
- Trattamento economico accessorio del personale a tempo determinato e welfare integrativo
- Misure urgenti per la progressiva armonizzazione dei trattamenti economici degli Enti Locali
- Mobilità propedeutica all’indizione di nuovi concorsi
- Distacchi e assegnazioni presso altre amministrazioni
- Utilizzo delle graduatorie degli Enti locali
- Utilizzo economie Fondo DPCM 30 dicembre 2022 per assunzioni segretari comunali nei piccoli Comuni
- Misure urgenti per l’attrattività della pubblica amministrazione per i giovani
- Medie opere e Rigenerazione urbana
- Procedure di salvaguardia per assegnazione di risorse FOI
- Fondo per il sostegno conseguimento obiettivi PNRR grandi centri
ULTERIORI NORME
- Facoltà nomina dei Direttori generali nei Comuni capoluogo
- Turn over dinamico Unioni di Comuni
- Comandi e distacchi di personale
- Armonizzazione disciplina comandi e distacchi
- Assunzioni straordinarie alluvione Emilia Romagna, Marche e Toscana
- Termine avvisi mobilità
- Incarichi temporanei nelle scuole dell’infanzia paritarie
- Normativa antincendio musei
- Rimborso oneri per permessi retribuiti
- Indennità per gli amministratori locali
- Disposizioni in materia di accelerazione del procedimento in conferenza di servizi
- Semplificazioni in materia di spettacolo dal vivo
- Contributo agli enti locali per caro energia
- Proroga termine delibere di approvazione del Prospetto IMU
- Semplificazione riconoscimento debiti fuori bilancio
- Flessibilità nell’utilizzo di avanzi per acquisizione di risorse vincolate per investimenti e per servizi di rilevanza sociale e scuola
- Sospensione vincoli di destinazione su entrate degli enti locali
- Modifica responsabilità comunale in caso di violazioni negli obblighi di rendicontazione dei proventi da sanzioni del Codice della strada
- Revisione della disciplina del Fondo pluriennale vincolato per interventi di investimento di modesto valore
- Attenuazione blocco trasferimenti in caso di inadempimenti degli enti locali
- Utilizzo del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale
- Nomina Energy Manager in convenzione con altri Comuni
- Rafforzamento amministrativo dei Comuni destinatari delle risorse dei Piani pluriennali di investimenti per il rinnovo delle concessioni geotermiche
- Disposizioni urgenti per le funzionalità delle pubbliche amministrazioni operanti nel settore della mobilità
- Norme in materia di videosorveglianza scuole e cronoprogrammi LEP
Vediamo alcune indicazioni rilevanti in materia di concorsi, di finanziamento di opere pubbliche, di normativa antincendio e di SCIA semplificata per spettacoli dal vivo.
Concorsi pubblici: mobilità e taglia idonei
Secondo ANCI, l’art. 3 del Decreto-legge, che supera l’obbligo generalizzato di bandire avvisi di mobilità propedeutica per tutti i posti che si intende mettere a concorso, prevedendo che le amministrazioni destinino alle procedure di mobilità non meno del 15% delle facoltà assunzionali, è adatto alle grandi amministrazioni centrali, mentre può creare problemi alle esigenze dei Comuni medi e piccoli, che bandiscono annualmente concorsi per poche unità di personale.
Ciò rende necessaria una specifica declinazione delle nuove regole rispetto ai comuni, prevedendo che questi destinano alla mobilità volontaria il 15% delle facoltà assunzionali effettivamente destinate ad assunzioni in ciascun esercizio finanziario e solo nel caso in cui i piani assunzionali prevedano un numero di assunzioni pari o superiore a 10 unità di personale.
Per quanto riguarda l’utilizzo delle graduatorie degli Enti locali, ANCI chiede, all’articolo 4, comma 9, dopo le parole “e dell’anno 2025”, inserire le seguenti: “nonché per quelle relative ai concorsi banditi nell’anno 2025”.
Questo perché sebbene ANCI accolga positivamente la disapplicazione del meccanismo c.d. taglia-idonei a tutte le graduatorie approvate negli anni 2024 e 2025 è necessario dare certezza agli enti in fase di programmazione e di conseguenza estendere la previsione a tutti i concorsi banditi nel corso del 2025, anche nel caso in cui le variabili connesse alle procedure concorsuali (es: necessità di prove suppletive, eventuali ricorsi etc.) determinino lo slittamento dell’approvazione della graduatoria al 2026.
Medie opere e rigenerazione urbana
L'Associazione ha anche richiesto l'inserimento di nuove proroghe su alcune norme relative al finanziamento di progetti di medie opere e di rigenerazione urbana:
- progetti di cui all’art.1, comma 143, della legge 145/2018, le cui risorse non sono revocate qualora risulti effettuata l’aggiudicazione dei lavori entro il 30 settembre 2025;
- progetti di cui all’articolo 1 comma 539 della Legge 30 dicembre 2021, n. 234 e all’art. 1, comma 42 quater della legge 160/2019 (rigenerazione urbana);
- termini di aggiudicazione per gli investimenti di cui all’art. 1, comma 143, della Legge 30 dicembre 2018, n. 145;
- contributi di cui all’articolo 1, comma 148-bis della Legge 30 dicembre 2018, n. 145.
Fondo Opere Indifferibili: procedure di salvaguardia per l'assegnazione delle risorse
ANCI propone l’aggiunzione del comma 7-quinquies all’art. 26, del Decreto Aiuti (D.L. n. 50/2022), disponendo che “le risorse già assegnate con le modalità di cui al comma 7 bis, ai Comuni e alle Città Metropolitane per investimenti PNRR e PNC, non sono soggette a revoca, nel caso in cui gli stessi non abbiano aggiornato i quadri economici secondo i relativi prezziari”.
La proposta emendativa ha la finalità di evitare che le risorse già assegnate a Comuni e Città Metropolitane per investimenti PNRR e PNC siano revocate per mancato adeguamento dei quadri economici. Sul punto ANCI segnala che, spesso, tale mancato adeguamento è avvenuto per ritardi nella pubblicazione dei nuovi prezziari da parte delle Regioni.
Sempre in riferimento al Decreto Aiuti, ANCI ha chiesto l’integrazione all’art. 42, comma 4 del Decreto-Legge 17 maggio 2022, n. 50 dopo le parole “dalla legge 29 aprile 2024, n. 56” del seguente periodo: “Per il completamento degli interventi ricompresi nel Piano di cui al comma 2 e cofinanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza o dal Piano Nazionale per gli investimenti Complementari al PNRR, su autorizzazione del Ministero dell’Interno, possono essere utilizzate le economie di progetto relative ad altri interventi ultimati e collaudati di competenza della medesima stazione appaltante ricompresi nel Piano”.
Per ANCI l’integrazione è finalizzata a:
- ottimizzare l'impiego delle risorse pubbliche, consentendo una riallocazione efficiente dei risparmi di spesa verso interventi già programmati che necessitano di un supporto finanziario addizionale per la loro ultimazione;
- rafforzare l'autonomia gestionale degli Enti locali, ai quali viene riconosciuta la facoltà di ottimizzare l'utilizzo delle risorse disponibili nel rispetto dei vincoli temporali stabiliti per ciascun intervento, assicurando così il tempestivo completamento delle opere programmate a beneficio della comunità locale.
Normativa antincendio musei
ANCI chiede l’aggiunzione di un articolo sulla normativa antincendio, integrando all’art. 5 della Legge n. 15/2025, di conversione del c.d. Decreto Milleproroghe 2025, il comma 4-octies secondo cui “Il Ministero della cultura, gli altri Ministeri che hanno in uso gli immobili di cui all’art. 1, comma 566, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, nonché gli enti territoriali 14 proprietari di istituti e luoghi della cultura sottoposti a tutela ai sensi del codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, che al 31 dicembre 2024 non abbiano completato l’iter per l’ottenimento del certificato di prevenzione incendi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2011, n. 151, ovvero che debbano completare la messa a norma delle eventuali criticità rilevate e adempiere alle eventuali prescrizioni impartite, provvedono, entro e non oltre il 31 dicembre 2027, nei limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente, all’attuazione delle opportune misure di sicurezza conformi alle norme tecniche di riferimento adottate ai sensi dell’art. 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, ivi compresa l’adozione del piano di limitazione dei danni.»
L’emendamento è volto a consentire al Ministero della cultura, agli altri Ministeri che abbiano in uso gli immobili di cui all’art. 1, comma 566, della legge di bilancio 2019, nonché agli enti territoriali proprietari di istituti e luoghi della cultura sottoposti a tutela ai sensi del codice dei beni culturali e del paesaggio l’attuazione delle opportune misure di sicurezza conformi alla disciplina vigente in materia di prevenzione degli incendi.
Nello specifico, i soggetti indicati che non abbiano completato l’iter per l’ottenimento del certificato di prevenzione incendi di cui al d.P.R. n. 151/2011, oppure che debbano completare la messa a norma delle eventuali criticità rilevate e adempiere alle eventuali prescrizioni impartite, devono provvedere entro e non oltre il 31 dicembre 2027, nei limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente, all’attuazione delle opportune misure di sicurezza conformi alle norme tecniche di riferimento o adottate ai sensi dell’art. 15 del d.Lgs. n. 139/2006, compresa l’adozione del piano di limitazione dei danni.
Per comprendere la portata della disposizione, ANCI segnala che l’articolo 1, comma 566, della Legge di Bilancio 2019 stabilisce che il Ministero della cultura provveda a una ricognizione in tutti i propri istituti, luoghi della cultura e sedi, nonché nelle sedi degli altri Ministeri vincolate ai sensi del codice dei beni culturali e del paesaggio che siano soggetti al controllo di prevenzione degli incendi.
Il successivo comma 567, poi, prevede che lo stesso Ministero e che gli altri Ministeri che hanno in uso gli immobili provvedano alla messa a norma delle eventuali criticità rilevate e all'adempimento delle eventuali prescrizioni impartite con uno o più decreti Ministeriali entro e non oltre il 31 dicembre 2024 (termine originariamente fissato al 31 dicembre 2022 e oggetto di successive proroghe annuali).
L’Associazione segnala che, non essendo stato adottato il decreto ministeriale previsto dall’articolo 1, comma 567, della legge n. 145/2018, la proposta emendativa mira a consentire alle Amministrazioni interessate, entro e non oltre il 31 dicembre 2027, l’attuazione delle opportune misure di sicurezza conformi alla disciplina vigente e, in particolare, alle norme tecniche di riferimento adottate ai sensi dell’art. 15 del d.Lgs. n. 139/2006, compresa l’adozione del piano di limitazione dei danni.
Sul punto, si segnala che le norme tecniche rilevanti in materia sono state già adottate con il decreto del Ministero dell’interno 10 luglio 2020 e con il decreto del Ministero dell’interno 14 ottobre 2021, oltre che con le misure equivalenti in essi previste.
SCIA semplificata per spettacoli dal vivo
In riferimento all’art. 10, si chiede l’aggiunzione del comma 4 bis: “All’articolo 7 del Decreto Legge 27 dicembre 2024, n. 201, convertito con modificazioni dalla legge 21 febbraio 2025, n. 16, dopo il comma 2 è inserito il seguente: 2 bis. La segnalazione di cui al comma 2 indica il numero massimo di partecipanti, il luogo e l'orario in cui si svolge lo spettacolo ed è corredata dalle dichiarazioni sostitutive di certificazioni e dell'atto di notorietà per quanto riguarda tutti gli stati, le qualità personali e i fatti previsti negli articoli 46 e 47 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, e da una relazione tecnica di un professionista iscritto nell'albo degli ingegneri o nell'albo degli architetti o nell'albo dei periti industriali o nell'albo dei geometri che attesta la rispondenza del luogo dove si svolge lo spettacolo alle regole tecniche stabilite con decreto del Ministro dell'interno, nonché dalla documentazione attestante il rispetto delle misure di sicurezza e di contenimento del rischio applicabili secondo le vigenti disposizioni”.
L’emendamento ha l’obiettivo di colmare il vuoto normativo derivante dal fatto che il comma 2 dell’art. 7 del D.L. n. 201/2024 non definisce i contenuti della Segnalazione certificata per la realizzazione degli spettacoli dal vivo precedentemente disciplinati in via temporanea dal comma 2 del richiamato art. 38 bis del D.L. n. 76/2020.
Spiega ANCI che, in assenza della disciplina dei contenuti della SCIA, il comma 2 dell’articolo 7 è difficilmente applicabile, vanificando paradossalmente l’obiettivo dell’estensione a regime delle misure di semplificazione.
L’emendamento, dunque, riprende quanto già previsto in via temporanea e lo integra stabilendo che la segnalazione deve essere corredata anche dalla documentazione attestante il rispetto delle misure di sicurezza e di contenimento del rischio, attualmente definite dalle relative Linee guida della c.d. “Direttiva Piantedosi”.
Documenti Allegati
Documento