Patente cantieri edili: cosa è cambiato?

L'allarme di CANDE: il sistema a crediti non è efficace, necessario investire di più sulla prevenzione tramite formazione e qualificazione professionale

di Redazione tecnica - 31/03/2025

Poche infrazioni registrate, controlli ridotti al minimo e, comunque, un’impennata di incidenti mortali. A sei mesi dall’entrata in vigore della patente a punti, sistema introdotto con il D.L. n. 19/2024 (Decreto PNRR 4), che ha sostituito l’art. 27 del d.Lgs. n. 81/2008, i dati non sono confortanti.

Patente a crediti: flop per la sicurezza cantieri?

I numeri forniti da INAIL parlano chiaro: a gennaio 2025 si è registrato un aumento del 36,4% rispetto allo stesso mese del 2024. “È inaccettabile che la risposta dello Stato sia solo sanzionatoria e inefficace. Serve investire in prevenzione, formazione e sicurezza reale. Siamo pronti a sederci a un tavolo tecnico con il Governo per presentare il nostro progetto e offrire soluzioni concrete", spiega Roberto Cervellini, presidente di CANDE (Class Action Nazionale dell'Edilizia), che raccoglie oltre 250 imprese del settore.

Secondo l’Associazione, l’idea di colpire le aziende con decurtazioni di punti e sanzioni, senza un impianto serio di formazione, si è rivelata sterile. La curva degli incidenti mortali, dopo un lieve calo rispetto al picco del 2021, ha ripreso a salire in modo drammatico. “Ogni incidente - ha sottolineato Cervellini - rappresenta non solo una tragedia personale, ma anche un campanello d'allarme per la sicurezza nei luoghi di lavoro e per la necessità di fare politiche di prevenzione e protezione dei lavoratori e non sanzionatorie, virtuose solo per le casse dello Stato."

 

Patente cantieri: come funziona

Ricordiamo che con l’aggiornamento dell’art. 27 del D.Lgs. n. 81/2008 operato dall’art. 29, comma 19 del D.L. n. 19/2024, convertito con legge n. 56/2024, dal 1° ottobre 2024 è appunto in vigore l'obbligo per le imprese e i lavoratori autonomi operanti nei cantieri temporanei e mobili, di possedere la patente a crediti fatta esclusione per:

  • soggetti che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale (a titolo esemplificativo: ingegneri, architetti, geometri ecc.);
  • imprese in possesso dell'attestazione di qualificazione SOA, in classifica pari o superiore alla III, di cui all'articolo 100, comma 4, del codice dei contratti pubblici (d.Lgs. n. 36/2023);
  • imprese e i lavoratori autonomi stabiliti in uno Stato della UE diverso dall’Italia o in uno Stato non appartenente alla UE in possesso di un documento equivalente e, nel caso di Stato non appartenente alla UE, riconosciuto secondo la legge italiana.

Requisiti

La patente è rilasciata a fronte del possesso dei seguenti requisiti:

  • iscrizione alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura;
  • adempimento, da parte dei datori di lavoro, dei dirigenti, dei preposti, dei lavoratori autonomi e dei prestatori di lavoro, degli obblighi formativi previsti dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81;
  • possesso del documento unico di regolarità contributiva (DURC) in corso di validità;
  • possesso del documento di valutazione dei rischi (DVR), nei casi previsti dalla normativa vigente;
  • possesso della certificazione di regolarità fiscale, di cui all’articolo 17 -bis, commi 5 e 6, del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, nei casi previsti dalla normativa vigente;
  • avvenuta designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, nei casi previsti dalla normativa vigente.

Punteggi

La patente è dotata di un punteggio iniziale di 30 crediti che possono essere incrementati fino alla soglia massima di 100 crediti, secondo i criteri di premialità definiti all’art. 5 del DM n. 132/2024.

Il punteggio subisce le decurtazioni correlate alle risultanze dei provvedimenti definitivi emanati nei confronti dei datori di lavoro, dirigenti e preposti delle imprese o dei lavoratori autonomi, nei casi e nelle misure indicati nell'allegato I-bis allo stesso D.lgs. n. 81/2008.

In caso di patente con punteggio inferiore a 15 crediti, le imprese e i lavoratori autonomi non possono operare nei cantieri temporanei o mobili, fatta eccezione per il completamento delle attività oggetto di appalto o subappalto in corso di esecuzione, quando i lavori eseguiti sono superiori al 30% del valore del contratto, salva l'adozione dei provvedimenti degli organi di vigilanza per il contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori di cui all'art. 14 del TUSL stesso.

La durata della sospensione della patente, comunque non superiore a 12 mesi, è determinata tenendo conto della gravità degli infortuni nonché della gravità della violazione in materia di salute e sicurezza e delle eventuali recidive.

Verifica possesso della patente

Responsabilità anche per committenti o responsabili dei lavori: in mancanza di verifica del possesso della patente o del documento equivalente nei confronti delle imprese esecutrici o dei lavoratori autonomi, anche nei casi di subappalto, ovvero, per le imprese che non sono tenute al possesso della patente, dell'attestazione di qualificazione SOA, è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 711,92 a euro 2.562,91.

 

La proposta CANDE: investire in formazione e qualificazione

Secondo CANDE, il sistema della patente non è sufficiente a prevenire incidenti sul lavoro. Proprio per questo, lancia una proposta chiara: impiegare il tesoretto INAIL di circa 42 miliardi di euro per investire nella sicurezza.

Già nel maggio 2024, l'associazione aveva consegnato al Ministro Salvini un piano dettagliato che prevedeva l’utilizzo dei fondi nazionali e comunitari per riaprire e costruire edifici destinati alla formazione professionale post-obbligo scolastico. Un'alternativa concreta all’Università, per creare lavoratori preparati, consapevoli e sicuri.

Altra proposta è l’introduzione del Patentino di Abilità al Lavoro (PAL): una certificazione digitale che racchiude formazione qualificata, sicurezza e salute, monitorata dal Ministero del Lavoro e dalle imprese fin dalla fase di assunzione. “Un sistema innovativo e trasparente che potrebbe finalmente garantire un mercato del lavoro più sicuro e qualificato”.

Su questo aspetto, Cervellini richiama i modelli virtuosi messi in pratica da Svezia, Norvegia, Germania, Paesi Bassi, Finlandia, Regno Unito e Australia. Tutti Paesi che con normative efficaci, formazione continua e una cultura della sicurezza radicata hanno dimostrato come si passono abbattere le morti sul lavoro. Il presidente di CANDE conclude con un interrogativo, si spera non destinato a rimanere senza risposta: cosa impedisce all'Italia di fare altrettanto e porre fine alle stragi sul lavoro?

 

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