Bonus condizionatori 2025: le agevolazioni disponibili

Sono diverse le detrazioni fiscali utilizzabili per l'acquisto di impianti di condizionamento e pompe di calore ad alta efficienza energetica. E per usufruirne, non sempre è necessario effettuare dei lavori di ristrutturazione

di Redazione tecnica - 29/04/2025

Sostituire il vecchio condizionatore con uno più efficiente non solo è possibile, ma può essere un’opportunità concreta di risparmiare sulla bolletta.

I nuovi climatizzatori:

  • consumano fino al 30-40% in meno di energia;
  • migliorano il comfort abitativo;
  • riducono l’impatto ambientale;
  • aumentano il valore dell’immobile.

Non solo: puntare su apparecchi con tecnologia inverter e classe energetica A++ o A+++ consente di rispettare pienamente le condizioni richieste per usufruire di diverse agevolazioni fiscali, risparmiando così sul costo complessivo di acquisto e installazione.

Bonus condizionatore 2025: le agevolazioni disponibili

La sostituzione di un condizionatore con uno nuovo a basso consumo rientra nelle spese agevolabili a vario titolo, disciplinate da:

  • Ecobonus, disciplinato dall’art. 14 del D.L. n. 63/2013;
  • Bonus Casa (art. 16-bis, del TUIR);
  • Bonus Mobili.

Vediamo nel dettaglio cosa prevede la normativa, come funziona il pagamento corretto con bonifico parlante e quali documenti inviare.

 

Ecobonus

L'Ecobonus consiste in un’agevolazione fiscale da ripartire in 10 rate annuali di pari importo, spettante per interventi di riqualificazione energetica effettuati sia su edifici unifamiliari sia nei condomini.

Come disposto con l’art. 1, comma 55 della legge di Bilancio 2025, l’Ecobonus prevede fino al 31 dicembre 2025 una detrazione pari al 50% della spesa sostenuta se i lavori sono realizzati sull’abitazione principale e del 36% per le seconde case per la sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione o pompe di calore ad alta efficienza. Il massimale di spesa ammonta a 30mila euro.

A differenza degli anni precedenti le aliquote si applicano per tutte le tipologie di interventi agevolati, compresi quelli che precedentemente permettevano di ottenere una detrazione maggiore, fino all'80% per:

  • interventi realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali;
  • interventi su parti comuni di edifici condominiali comprendenti sia la riduzione del rischio sismico che la riqualificazione energetica.

Nel 2026 e 2027 l’aliquota scenderà al 36% per la prima casa e al 30% per gli immobili diversi dall’abitazione principale.

Bonus Casa

Prevista dall’art. 16-bis, lett. h) del TUIR, la detrazione per interventi di ristrutturazione edilizia si applica anche per l'acquisto e l’installazione di pompe di calore, con le stesse percentuali dell’Ecobonus:

  • 50% per la prima casa, con tetto di spesa di 96.000 euro ad unità immobiliare;
  • 36% per altri immobili.

Le percentuali scenderanno al 36% per le prime case e al 30% per altri gli immobili ​negli anni 2026 e 2027.

Come spiega Fisco Oggi in risposta al quesito di una contribuente, gli interventi possono essere realizzati anche in assenza di opere edilizie propriamente dette, acquisendo la documentazione idonea, attestante il conseguimento di risparmi energetici in applicazione della normativa vigente in materia.

Bonus Mobili

Strettamente collegato al Bonus Ristrutturazione è il Bonus Mobili, ovvero la detrazione del 50% destinata all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio. Nel 2025 la detrazione va calcolata su un massimale di 5mila euro, da ripartire in 10 quote annuali di uguale importo.

Come si legge anche nella Guida dell’Agenzia delle Entrate, oltre a frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, rientrano tra le spese agevolabili quelle per l'acquisto di apparecchi per il condizionamento.

Il rebus Bonus Elettrodomestici

Rimane ancora indefinito l'ambito di applicazione del c.d. Bonus Elettrodomestici, che permette di ottenere, tramite un voucher da scaricare sulla piattaforma PagoPa, uno sconto in fattura del 30% fino a un massimo di 100 o 200 euro (in base all'ISEE del contribuente) per l'acquisto di grandi elettrodomestici, accompagnati dalla dismissione dei vecchi apparecchi.

Al momento manca ancora il decreto attuativo sull'utilizzo dell'agevolazione che, salvo novità in materia, potrebbe essere cumulabile con il Bonus Mobili.

Come fare il pagamento: il bonifico "parlante"

Per accedere alle agevolazioni, è necessario devi eseguire il pagamento tramite bonifico bancario o postale "parlante".

Il bonifico deve contenere obbligatoriamente:

  • la causale del versamento: ad esempio “detrazione fiscale ai sensi dell’art. 16-bis d.P.R. n. 917/1986”;
  • il codice fiscale di chi beneficia della detrazione;
  • la partita iva o codice fiscale dell’impresa o del tecnico installatore;
  • il numero e la data della fattura a cui si riferisce il pagamento.

Alcune banche offrono moduli online già precompilati per il "bonifico ristrutturazioni" o "eco-bonus", per evitare errori.

Quali documenti conservare

Per eventuali controlli dell’Agenzia delle Entrate, è necessario conservare:

  • la fattura d’acquisto e installazione;
  • la ricevuta del bonifico parlante;
  • la scheda tecnica del nuovo condizionatore;
  • l'eventuale certificazione energetica rilasciata dall’installatore.

Inoltre nel caso dell'Ecobonus è necessario inviare ad ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori:

  • copia dell’attestato di certificazione o di qualificazione energetica;
  • scheda informativa degli interventi realizzati;
  • asseverazione tecnica relativa al rispetto dei requisiti di prestazione energetica dell’intervento, o in alternativa, la certificazione del produttore

 

© Riproduzione riservata