ATTO DI COMPRAVENDITA SENZA CERTIFICAZIONE ENERGETICA
Nel caso di compravendita di un intero immobile o della singola unità immobiliare, non è più obbligatorio allegare l'attestato di certificazione energetica a...
Nel caso di compravendita di un intero immobile o della singola
unità immobiliare, non è più obbligatorio allegare l'attestato di
certificazione energetica all'atto di compravendita e nel caso di
locazione non è più necessario metterlo a disposizione del
conduttore.
Queste le principali modifiche al dl 112 recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria licenziato dalla Camera la settimana scorsa e con il quale è stato inserito un emendamento che in un modo o nell'altro susciterà scalpore tra gli operatori del settore.
Il comma 2-bis inserito all'art. 35, sopprime, infatti, i commi 3 e 4 dell'articolo 6 e i commi 8 e 9 dell'articolo 15 del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, e successive modificazioni, i quali prevedevano appunto:
L'emendamento introdotto dalla Camera andrebbe, inoltre, in contrasto con una delle principali finalità della Direttiva europea 2002/91/CE, cioè quella che riguarda l'obbligo di informare i cittadini, tramite l'attestato di certificazione energetica, sui consumi energetici dell'edificio.
Se da una parte, dunque, l'emendamento potrebbe essere visto come un modo per risollevare un mercato in crisi, dall'altro si dovrebbe avere una visione più ampia dell'argomento tenendo sempre in considerazione in concetto di sviluppo sostenibile e comprendendo il reale motivo per cui era stato messo l'obbligo di allegare la certificazione energetica all'atto di compravendita, ovvero migliorare la condizione energetica del nostro paese, concetto che dovrebbe essere ben più importante del miglioramento della condizione del mercato immobiliare, importante per quanto sia quest'ultima.
Queste le principali modifiche al dl 112 recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria licenziato dalla Camera la settimana scorsa e con il quale è stato inserito un emendamento che in un modo o nell'altro susciterà scalpore tra gli operatori del settore.
Il comma 2-bis inserito all'art. 35, sopprime, infatti, i commi 3 e 4 dell'articolo 6 e i commi 8 e 9 dell'articolo 15 del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, e successive modificazioni, i quali prevedevano appunto:
- il comma 3 dell'art. 6: nel caso di compravendita di un intero immobile o della singola unità immobiliare, l'obbligo di allegare l'attestato di certificazione energetica all'atto di compravendita, in originale o copia autenticata;
- il comma 4 dell'art. 6nel caso di locazione, l'obbligo di mettere a disposizione del conduttore l'attestato di certificazione energetica o consegnarlo in copia dichiarata dal proprietario conforme all'originale in suo possesso;
- il comma 8 dell'art. 15: la nullità del contratto (fatta valere solo dal conduttore) in caso di violazione dell'obbligo previsto dall'articolo 6, comma 3;
- il comma 9 dell'art. 15: la nullità del contratto (fatta valere solo dal conduttore) in caso di violazione dell'obbligo previsto dall'articolo 6, comma 4.
L'emendamento introdotto dalla Camera andrebbe, inoltre, in contrasto con una delle principali finalità della Direttiva europea 2002/91/CE, cioè quella che riguarda l'obbligo di informare i cittadini, tramite l'attestato di certificazione energetica, sui consumi energetici dell'edificio.
Se da una parte, dunque, l'emendamento potrebbe essere visto come un modo per risollevare un mercato in crisi, dall'altro si dovrebbe avere una visione più ampia dell'argomento tenendo sempre in considerazione in concetto di sviluppo sostenibile e comprendendo il reale motivo per cui era stato messo l'obbligo di allegare la certificazione energetica all'atto di compravendita, ovvero migliorare la condizione energetica del nostro paese, concetto che dovrebbe essere ben più importante del miglioramento della condizione del mercato immobiliare, importante per quanto sia quest'ultima.
A cura di Ilenia
Cicirello
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