EFFICIENZA DA RECORD PER CELLE FOTOVOLTAICHE
Al National Renewable Energy Laboratory (NREL) statunitense è stato stabilito il record mondiale di sempre per quanto riguarda l'efficienza di una cella foto...
Al National Renewable Energy Laboratory (NREL) statunitense è stato
stabilito il record mondiale di sempre per quanto riguarda
l'efficienza di una cella fotovoltaica con una percentuale del
40,8%. Si tratta di una cella a tripla giunzione progettata,
fabbricata e testata presso il NREL, con strati costituiti da
fosfuri e arseniuri di Gallio e Indio. Il processo produttivo è
stato denominato IMM (Inverted Metamorphic Multi-juntions) o
Multigiunzione Metamorfica Invertito. Questa cella consente di
sfruttare una gamma maggiore di frequenze dello spettro solare e di
conseguenza utilizzare più energia da convertire in
elettricità.
La particolarità è che la cella da record è stata misurata in un sistema con concentrazione solare pari a 386 soli (cioè pari a 386 volte la radiazione che disponibile che arriva sulla superficie della terra), molti di più dei 240 soli del precedente record del luglio 2007 (40,7%). E forse qui sta quella differenza dello 0,1% in più.
Tuttavia il record è stato segnalato già dalla rivista R&D Magazine come una delle 100 più innovative scoperte del 2008. Dal punto di vista pratico questa nuova cella potrà essere utilizzata nello spazio per i satelliti o nei sistemi a concentrazione con lenti ad hoc e già la società Emcore pensa di utilizzarla a livello commerciale nei prossimi due anni con costi inferiori del 10-20%.
L'importanza della tecnologia della concentrazione solare fotovoltaica (CPV) per le sue potenzialità di forte riduzione del costo dell'elettricità solare è segnalata dal fatto che già a luglio i ricercatori del Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems di Friburgo avevano annunciato il record di efficienza in laboratorio pari al 37,6% per una cella a multigiunzione, sulla quale era stata concentrata la luce solare fino a 2.000 volte la sua intensità normale su una superficie di pochi millimetri quadrati.
Anche qui sono stati utilizzati strati di semiconduttori come fosfuro di indio-gallio (GaInP), arseniuro di indio-gallio (GaInAs) e germanio (Ge).
Buoni risultati si sono visti anche rispetto al modulo CPV con un altro record di efficienza pari al 28,5%.
L'obiettivo raggiungibile per i prossimi anni potrebbe essere del 45% per le celle e del 35% per i moduli CPV, una innovazione che farebbe raggiungere rapidamente la cosiddetta grid parity del fotovoltaico con le fonti di energia tradizionali.
Fonte: QualEnergia.it
La particolarità è che la cella da record è stata misurata in un sistema con concentrazione solare pari a 386 soli (cioè pari a 386 volte la radiazione che disponibile che arriva sulla superficie della terra), molti di più dei 240 soli del precedente record del luglio 2007 (40,7%). E forse qui sta quella differenza dello 0,1% in più.
Tuttavia il record è stato segnalato già dalla rivista R&D Magazine come una delle 100 più innovative scoperte del 2008. Dal punto di vista pratico questa nuova cella potrà essere utilizzata nello spazio per i satelliti o nei sistemi a concentrazione con lenti ad hoc e già la società Emcore pensa di utilizzarla a livello commerciale nei prossimi due anni con costi inferiori del 10-20%.
L'importanza della tecnologia della concentrazione solare fotovoltaica (CPV) per le sue potenzialità di forte riduzione del costo dell'elettricità solare è segnalata dal fatto che già a luglio i ricercatori del Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems di Friburgo avevano annunciato il record di efficienza in laboratorio pari al 37,6% per una cella a multigiunzione, sulla quale era stata concentrata la luce solare fino a 2.000 volte la sua intensità normale su una superficie di pochi millimetri quadrati.
Anche qui sono stati utilizzati strati di semiconduttori come fosfuro di indio-gallio (GaInP), arseniuro di indio-gallio (GaInAs) e germanio (Ge).
Buoni risultati si sono visti anche rispetto al modulo CPV con un altro record di efficienza pari al 28,5%.
L'obiettivo raggiungibile per i prossimi anni potrebbe essere del 45% per le celle e del 35% per i moduli CPV, una innovazione che farebbe raggiungere rapidamente la cosiddetta grid parity del fotovoltaico con le fonti di energia tradizionali.
Fonte: QualEnergia.it
© Riproduzione riservata
Link Correlati
Focus fotovoltaico