NUOVA LEGGE SUI RISCHI DA AMIANTO
"E' il frutto di un percorso lungo, condiviso con tutti le persone e i soggetti interessati, che assume degli impegni importanti, anche per portare a conosce...
"E' il frutto di un percorso lungo, condiviso con tutti le
persone e i soggetti interessati, che assume degli impegni
importanti, anche per portare a conoscenza, pure di fuori dai
confini piemontesi, delle opportunità e delle misure da
prendere": l'assessore regionale all'Ambiente, Nicola de
Ruggiero, commenta così l'approvazione della legge "Disposizioni
per la prevenzione dei rischi ambientali e sanitari derivanti dalla
presenza di amianto negli edifici pubblici e privati, nelle
strutture e infrastrutture, nell'ambiente", votata all'unanimità il
7 ottobre dal Consiglio regionale.
"Avevamo detto nei mesi passati che non bastavano le dichiarazioni di intenti e le prese di posizione per risolvere problemi come quelli di Casale. Tra i ricordi e le foto di questa esperienza di governo - aggiunge de Ruggiro - rimarranno le riunioni con le associazioni delle vittime dell'amianto, in sintonia con il mondo dei sindacati. Esperienze di un percorso di partecipazione, di crescita e di cultura, in senso lato, popolare. Questo perché appariva sempre chiaro che quel lavoro che si svolgeva per individuare gli esposti all'amianto, gli ex esposti, casalesi e del Casalese, per dare la giusta assistenza anche di tipo psicologico, per procedere nella battaglia legale, per individuare i percorsi di ricerca ancora possibili, per individuare i percorsi di ricerca sanitaria, quelli che potevano essere gli investimenti sanitari nel Casalese avendo molto chiaro che prendersi in carico la responsabilità e la pesantezza di una storia drammatica, lo si faceva per le altre esperienze o passate, di ampiezza minore, o più silenti, o anche per evitare che la stessa esperienza drammatica venisse vissuta in altri paesi più deboli".
La legge stabilisce la rimozione dei fattori di rischio indotti dall'amianto mediante la bonifica di siti, impianti, edifici, il sostegno alla ricerca e alla sperimentazione nel campo della prevenzione, della diagnosi e della terapia, nonché alle persone affette da malattie correlabili all'amianto. Verranno inoltre promosse la ricerca e la sperimentazione di tecniche per la bonifica dagli amianti, il recupero dei siti contaminati e le iniziative di educazione ed informazione finalizzate a ridurre il "rischio amianto". E' previsto anche il potenziamento del registro dei mesoteliomi e dei tumori, estendendo il monitoraggio alle patologie asbesto-correlate, l'istituzione del registro degli esposti alle fibre d'amianto e la classificazione delle aree territoriali interessate dalla presenza naturale di amianto.
Per il 2008 è stata stanziata una prima tranche di 250mila euro, che diventeranno 4,3 milioni sia per il 2009 che per il 2010. Le risorse verranno trasferite alle Asl e all'Arpa.
"Avevamo detto nei mesi passati che non bastavano le dichiarazioni di intenti e le prese di posizione per risolvere problemi come quelli di Casale. Tra i ricordi e le foto di questa esperienza di governo - aggiunge de Ruggiro - rimarranno le riunioni con le associazioni delle vittime dell'amianto, in sintonia con il mondo dei sindacati. Esperienze di un percorso di partecipazione, di crescita e di cultura, in senso lato, popolare. Questo perché appariva sempre chiaro che quel lavoro che si svolgeva per individuare gli esposti all'amianto, gli ex esposti, casalesi e del Casalese, per dare la giusta assistenza anche di tipo psicologico, per procedere nella battaglia legale, per individuare i percorsi di ricerca ancora possibili, per individuare i percorsi di ricerca sanitaria, quelli che potevano essere gli investimenti sanitari nel Casalese avendo molto chiaro che prendersi in carico la responsabilità e la pesantezza di una storia drammatica, lo si faceva per le altre esperienze o passate, di ampiezza minore, o più silenti, o anche per evitare che la stessa esperienza drammatica venisse vissuta in altri paesi più deboli".
La legge stabilisce la rimozione dei fattori di rischio indotti dall'amianto mediante la bonifica di siti, impianti, edifici, il sostegno alla ricerca e alla sperimentazione nel campo della prevenzione, della diagnosi e della terapia, nonché alle persone affette da malattie correlabili all'amianto. Verranno inoltre promosse la ricerca e la sperimentazione di tecniche per la bonifica dagli amianti, il recupero dei siti contaminati e le iniziative di educazione ed informazione finalizzate a ridurre il "rischio amianto". E' previsto anche il potenziamento del registro dei mesoteliomi e dei tumori, estendendo il monitoraggio alle patologie asbesto-correlate, l'istituzione del registro degli esposti alle fibre d'amianto e la classificazione delle aree territoriali interessate dalla presenza naturale di amianto.
Per il 2008 è stata stanziata una prima tranche di 250mila euro, che diventeranno 4,3 milioni sia per il 2009 che per il 2010. Le risorse verranno trasferite alle Asl e all'Arpa.
a cura di www.regione.regione.piemonte.it
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