URBANISTICA E APPROCCIO ALLA PROGETTAZIONE: LA NUOVA LEGGE URBANISTICA INCLUDA ANCHE UN APPROCCIO ALLA PROGETTAZIONE PER LA SICUREZZA URBANA.
Si è svolto il 26 marzo scorso a Villa Gualino, Torino, il convegno “Urbanistica e sicurezza” indirizzato ad amministratori, tecnici della committenza pubbli...
Si è svolto il 26 marzo scorso a Villa Gualino, Torino, il convegno
“Urbanistica e sicurezza” indirizzato ad amministratori, tecnici
della committenza pubblica, architetti, ingegneri, esperti ed
operatori di sicurezza urbana. Il convegno promosso dalla Regione
Piemonte ha raccolto intorno al tavolo il contributo di diverse
aree dell’ente pubblico proprio per offrire la migliore risposta
possibile alle tematiche relative alla sicurezza integrata.
Argomento molto complesso che richiede, come prevede la legge regionale n. 23 /12 2007 “Disposizioni relative alle politiche regionali in materia di sicurezza integrata”, una collaborazione di politiche trasversali, fondate sul metodo della collaborazione istituzionale, della cooperazione tra Enti, all’interno di Enti a cui alle politiche penali e criminali, proprie dello Stato, siano affiancate politiche sociali, del lavoro e dell’urbanistica.
“La sicurezza integrata – dichiara l’assessore regionale alla Promozione della sicurezza, Luigi Sergio Ricca - rimanda anche alla molteplicità di approcci culturali e operativi mediante i quali occorre affrontare la materia al di là della pur fondamentale attività repressiva della criminalità. Entrano in gioco in questo modo le attività di prevenzione sociale ma anche di prevenzione ambientale-urbanistica, che vedono coinvolte direttamente le competenze delle autonomie locali.
Nel corso del convegno è stato illustrato l’innovativo manuale “di Pianificazione, Disegno urbano, Gestione degli spazi per la sicurezza” a cura del Politecnico di Milano, l’Institut d’Amènagement et d’Urbanisme de la region Ile- de – France e la Regione Emilia Romagna, strumento finalizzato alla prevenzione del crimine attraverso la pianificazione urbana e la progettazione degli edifici. Sono anche state presentate alcune significative esperienze urbanistiche, per la parte di sicurezza realizzati in ambito urbano nell’Italia del nord, Emilia Romagna, e in ambiente regionale con un breve cenno alle realtà adottate dalla Regione Piemonte che ha usufruito delle nuove potenzialità offerte dalla tecnologia riconducibili alla sicurezza integrata.
“Oggetto del congresso – continua l’assessore - e stato l’approccio multidisciplinare della prevenzione urbanistica, allo scopo chiedo al collega, Conti, che nel disegno di legge di “Pianificazione per il governo del territorio” venga introdotto un richiamo alla necessita di una progettazione urbanistica che abbia un occhio di riguardo agli aspetti della sicurezza urbana. Inoltre anche nella nostra regione si assiste ad una forte tendenza ad attivare o potenziare sistemi di videosorveglianza, ma non esiste un censimento per avere un quadro della consistenza e della qualità dei mezzi posti in campo e i risultati eventualmente raggiunti.
Per questo motivo – commenta Ricca –l’assessorato ha avviato in queste settimane, in collaborazione con l’assessorato all’Innovazione e Ricerca, un censimento di tutte le telecamere di proprietà degli Enti Locali, iniziando dai Comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti su territorio regionale”. Ricorda ancora l’assessore, - “che nel 2008 la Regione ha erogato alle Province 4 milioni di euro per la realizzazione dei progetti locali di sicurezza innovativa, di azioni pilota, mentre per il 2009 i finanziamenti previsti sono di circa 5 milioni di euro, e attualmente si sta svolgendo la raccolta delle candidature, sempre nell’ambito di ciascuna Provincia, per i Patti locali di sicurezza integrata che possono essere proposti da Enti locali a cui possono partecipare soggetti pubblici e privati”.
Argomento molto complesso che richiede, come prevede la legge regionale n. 23 /12 2007 “Disposizioni relative alle politiche regionali in materia di sicurezza integrata”, una collaborazione di politiche trasversali, fondate sul metodo della collaborazione istituzionale, della cooperazione tra Enti, all’interno di Enti a cui alle politiche penali e criminali, proprie dello Stato, siano affiancate politiche sociali, del lavoro e dell’urbanistica.
“La sicurezza integrata – dichiara l’assessore regionale alla Promozione della sicurezza, Luigi Sergio Ricca - rimanda anche alla molteplicità di approcci culturali e operativi mediante i quali occorre affrontare la materia al di là della pur fondamentale attività repressiva della criminalità. Entrano in gioco in questo modo le attività di prevenzione sociale ma anche di prevenzione ambientale-urbanistica, che vedono coinvolte direttamente le competenze delle autonomie locali.
Nel corso del convegno è stato illustrato l’innovativo manuale “di Pianificazione, Disegno urbano, Gestione degli spazi per la sicurezza” a cura del Politecnico di Milano, l’Institut d’Amènagement et d’Urbanisme de la region Ile- de – France e la Regione Emilia Romagna, strumento finalizzato alla prevenzione del crimine attraverso la pianificazione urbana e la progettazione degli edifici. Sono anche state presentate alcune significative esperienze urbanistiche, per la parte di sicurezza realizzati in ambito urbano nell’Italia del nord, Emilia Romagna, e in ambiente regionale con un breve cenno alle realtà adottate dalla Regione Piemonte che ha usufruito delle nuove potenzialità offerte dalla tecnologia riconducibili alla sicurezza integrata.
“Oggetto del congresso – continua l’assessore - e stato l’approccio multidisciplinare della prevenzione urbanistica, allo scopo chiedo al collega, Conti, che nel disegno di legge di “Pianificazione per il governo del territorio” venga introdotto un richiamo alla necessita di una progettazione urbanistica che abbia un occhio di riguardo agli aspetti della sicurezza urbana. Inoltre anche nella nostra regione si assiste ad una forte tendenza ad attivare o potenziare sistemi di videosorveglianza, ma non esiste un censimento per avere un quadro della consistenza e della qualità dei mezzi posti in campo e i risultati eventualmente raggiunti.
Per questo motivo – commenta Ricca –l’assessorato ha avviato in queste settimane, in collaborazione con l’assessorato all’Innovazione e Ricerca, un censimento di tutte le telecamere di proprietà degli Enti Locali, iniziando dai Comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti su territorio regionale”. Ricorda ancora l’assessore, - “che nel 2008 la Regione ha erogato alle Province 4 milioni di euro per la realizzazione dei progetti locali di sicurezza innovativa, di azioni pilota, mentre per il 2009 i finanziamenti previsti sono di circa 5 milioni di euro, e attualmente si sta svolgendo la raccolta delle candidature, sempre nell’ambito di ciascuna Provincia, per i Patti locali di sicurezza integrata che possono essere proposti da Enti locali a cui possono partecipare soggetti pubblici e privati”.
a cura di http://www.regione.piemonte.it/
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