TEMPI LUNGHI PER IL PIANO CASA

Sembra che non ci sia più nessuna fretta. La Conferenza unificata di ieri non ha trattato l’argomento relativo allo schema di decreto-legge recante "Misure ...

30/04/2009
Sembra che non ci sia più nessuna fretta.
La Conferenza unificata di ieri non ha trattato l’argomento relativo allo schema di decreto-legge recante "Misure urgenti in materia di edilizia, urbanistica ed opere pubbliche" che è stato rinviato a giovedì prossimo ed il Governo rinvierà l’esame ad un prossimo Consiglio dei Ministri.
E’ lecito però chiedersi come mai un provvedimento del quale si parla già dai primi giorni del mese di marzo e che doveva avere il carattere di urgenza, non riesce, ancora ad avere la luce.
I problemi sono tanti e nascono sin dalla stesura del primo schema, ormai superato, che innescò le immediate perplessità delle Regioni e del Capo dello Stato per il fatto che l’argomento trattato era di competenza esclusiva delle Regioni.
In verità lo schema iniziale, sia per venire incontro alle problematiche relative alle competenze delle Regioni sia a seguito del terremoto che ha colpito l’Abruzzo è stato più volte modificato e, successivamente all’Intesa Sato-Regioni, sancito con Provvedimento 1 aprile 2009 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 98 del 29 aprile 2009, è stato scorporato in un decreto-legge ed in una successiva legge delega.

Lo schema di decreto legge, nell’ultima versione contiene, tra l’altro, come ulteriori novità:
  • la cancellazione del rinvio dell’entrata in vigore delle norme tecniche di cui al D.M. 14/1/2008 che dovranno essere applicate sin dall’1 luglio 2009;
  • l’obbligo, per qualsiasi premio di cubatura di provare “documentalmente il rispetto delle norme antisismiche”;
  • l’obbligo del certificato di collaudo statico per la vendita degli immobili.
Ma, con il passare del tempo, le posizioni tra le Regioni ed il Governo sono diventate sempre più divergenti anche in considerazione del fatto che sull’ultimo schema presentato, i Governatori hanno predisposto alcuni emendamenti che spingono sui piani antisismici preventivi con ulteriori irrigidimenti del divieto di ampliamento delle abitazioni nel caso in cui per le stesse non vengano effettuati interventi di miglioramento antisismico.
Per altro viene, anche, richiesta una maggiore estensione degli sgravi Irpef 55% rispetto a quanto previsto dal decreto-legge per l’Abruzzo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
La proposta delle Regioni è quella di inserire nel Piano Casa l’allargamento del 55% in automatico per tutti gli interventi di miglioramento sismico.

Il trascorre del tempo non sottrae, però, le Regioni all’obbligo sancito nel citato Provvedimento 1 aprile 2009, di varare le proprie leggi entro il prossimo 30 giugno e su tre mesi disponibili uno è già trascorso.

A cura di Paolo Oreto
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