METRO A MILANO E ROMA
Milano e Roma si avviano alla realizzazione di nuove linee metropolitane con il sistema del project finance. Le opere avranno un costo complessivo di oltre ...
Milano e Roma si avviano alla realizzazione di nuove linee
metropolitane con il sistema del project finance.
Le opere avranno un costo complessivo di oltre quattro miliardi di euro e saranno ripagate attraverso il "canone di disponibilità" che prevede un canone annuale, pagato dall’amministrazione, basato sulla qualità della gestione e non, quindi, sul numero di passeggeri e relative tariffe.
Fino ad ora le metropolitane non erano mai state realizzate con questo sistema perché per l’investitore il rischio d’impresa era troppo elevato (dipendeva da numerosi fattori non ultimo le pedonalizzazioni); il "canone di disponibilità" ha sbloccato l’effettiva possibile realizzazione in quanto i parametri dipenderanno da diversi fattori che contribuiranno a determinare anche aumenti e diminuzioni e saranno funzione della qualità e dell’efficienza del servizio: uno stimolo in più per chi contribuisce alla realizzazione, nella concorrenza al migliore risultato possibile.
Il comune di Milano sta per firmare il contratto per la realizzazione della linea 5 per un totale di 503 milioni di euro ed ha stabilito un canone per il quale, comunque, è anche previsto un calcolo di pedaggio ombra il passeggero teorico e la tariffa teorica: tale controllo, però, avrà incidenza effettiva solo se il numero dei passeggeri scenderà al di sotto del 32,5% di quello previsto. Un buon risultato per entrambe le parti.
Il comune di Roma, invece, ha stabilito che per la realizzazione della nuova linea D da 788 milioni di euro, il canone sarà funzione della disponibilità, della regolarità, della qualità e della soddisfazione dell’utente. Tali parametri avranno un coefficiente moltiplicatore per il quale si potranno prevedere aumenti e diminuzioni del canone base.
Le opere avranno un costo complessivo di oltre quattro miliardi di euro e saranno ripagate attraverso il "canone di disponibilità" che prevede un canone annuale, pagato dall’amministrazione, basato sulla qualità della gestione e non, quindi, sul numero di passeggeri e relative tariffe.
Fino ad ora le metropolitane non erano mai state realizzate con questo sistema perché per l’investitore il rischio d’impresa era troppo elevato (dipendeva da numerosi fattori non ultimo le pedonalizzazioni); il "canone di disponibilità" ha sbloccato l’effettiva possibile realizzazione in quanto i parametri dipenderanno da diversi fattori che contribuiranno a determinare anche aumenti e diminuzioni e saranno funzione della qualità e dell’efficienza del servizio: uno stimolo in più per chi contribuisce alla realizzazione, nella concorrenza al migliore risultato possibile.
Il comune di Milano sta per firmare il contratto per la realizzazione della linea 5 per un totale di 503 milioni di euro ed ha stabilito un canone per il quale, comunque, è anche previsto un calcolo di pedaggio ombra il passeggero teorico e la tariffa teorica: tale controllo, però, avrà incidenza effettiva solo se il numero dei passeggeri scenderà al di sotto del 32,5% di quello previsto. Un buon risultato per entrambe le parti.
Il comune di Roma, invece, ha stabilito che per la realizzazione della nuova linea D da 788 milioni di euro, il canone sarà funzione della disponibilità, della regolarità, della qualità e della soddisfazione dell’utente. Tali parametri avranno un coefficiente moltiplicatore per il quale si potranno prevedere aumenti e diminuzioni del canone base.
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