MONITORAGGIO SUI BANDI DI PROGETTAZIONE
Diffusa arbitrarietà nella determinazione dei compensi da porre a base d’asta; ribassi medi nell’ordine del 40% e massimi del 70%; crescente marginalizzazion...
Diffusa arbitrarietà nella determinazione dei compensi da porre a
base d’asta; ribassi medi nell’ordine del 40% e massimi del
70%; crescente marginalizzazione dei liberi professionisti nel
mercato dei bandi pubblici di progettazione.
Sono queste le conseguenze della liberalizzazione dei compensi professionali che emergono analizzando i risultati del monitoraggio, realizzato dal Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri, sui bandi di gara per l’affidamento dei servizi di ingegneria (progettazione, direzione dei lavori, coordinamento per la sicurezza, collaudo, misura e contabilità etc.) pubblicati nel secondo trimestre 2009.
Il monitoraggio ha rilevato 800 bandi di gara per l’affidamento di servizi di ingegneria, per un importo a base d’asta complessivo si è pari a 8 miliardi e 750 milioni di euro. Di essi 322 riguardano bandi in cui è richiesta almeno una delle fasi di progettazione senza l’esecuzione dei lavori (per valore complessivo posto a base d’asta pari a 52milioni 846 mila euro); 258 bandi prevedono anche l’esecuzione dei lavori, 26 dei quali in project financing per un importo complessivo posto a base d’asta pari a circa 8miliardi 673milioni di euro. Degli altri 220 bandi, 44 concernono concorsi di idee o di progettazione mentre i restanti 176 richiedono altri servizi di ingegneria quali quelli relativi a collaudo, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e in fase di esecuzione, direzione lavori, studi di fattibilità, valutazione ambientale strategica, misure e contabilità, pianificazione urbanistica, etc. L’importo complessivo posto a base d’asta per i servizi di ingegneria è appena superiore ai 24milioni di euro.
Per quanto riguarda le gare in cui era richiesta almeno una delle fasi di progettazione senza esecuzione dei lavori, l’importo medio di aggiudicazione si aggira intorno ai 400mila euro, con un ribasso medio pari al 39%. Il 30% della aggiudicazioni tuttavia fa registrare aggiudicazioni con ribassi superiori al 50%, e un ribasso massimo pari al 70%.
Ribassi medi appena pari al 30,9% (con una punta massima del 41,3%) si registrano anche per gli incarichi di coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione, che come tutte le prestazioni attinenti alla sicurezza, dovrebbero essere escluse dal ribasso in fase di aggiudicazione.
Nei casi in cui il bando prevedeva lo svolgimento di tutte e tre le fasi di progettazione (preliminare, definitiva ed esecutiva) unitamente ai servizi di direzione lavori e coordinamento della sicurezza nella fase sia di progettazione che di esecuzione, il ribasso medio è stato pari al 48,9% con un picco pari al 66%.
E’ possibile stimare che i “risparmi” determinati dalla libera ribassabilità dei corrispettivi degli incarichi di progettazione, rispetto alla possibilità di apportate una riduzione massima del 20% (così come sancito dal comma 12-bis dell'articolo 4 del decreto-legge 2 marzo 1989, n. 65, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 aprile 1989, n. 155 ora abrogato dall’art. 2 del D.Lgs. 152/2008), rappresentino appena lo 0,3% del costo delle opere alle quali tali servizi di progettazione si riferiscono.
Fonte: www.centrostudicni.it
Sono queste le conseguenze della liberalizzazione dei compensi professionali che emergono analizzando i risultati del monitoraggio, realizzato dal Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri, sui bandi di gara per l’affidamento dei servizi di ingegneria (progettazione, direzione dei lavori, coordinamento per la sicurezza, collaudo, misura e contabilità etc.) pubblicati nel secondo trimestre 2009.
Il monitoraggio ha rilevato 800 bandi di gara per l’affidamento di servizi di ingegneria, per un importo a base d’asta complessivo si è pari a 8 miliardi e 750 milioni di euro. Di essi 322 riguardano bandi in cui è richiesta almeno una delle fasi di progettazione senza l’esecuzione dei lavori (per valore complessivo posto a base d’asta pari a 52milioni 846 mila euro); 258 bandi prevedono anche l’esecuzione dei lavori, 26 dei quali in project financing per un importo complessivo posto a base d’asta pari a circa 8miliardi 673milioni di euro. Degli altri 220 bandi, 44 concernono concorsi di idee o di progettazione mentre i restanti 176 richiedono altri servizi di ingegneria quali quelli relativi a collaudo, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e in fase di esecuzione, direzione lavori, studi di fattibilità, valutazione ambientale strategica, misure e contabilità, pianificazione urbanistica, etc. L’importo complessivo posto a base d’asta per i servizi di ingegneria è appena superiore ai 24milioni di euro.
Per quanto riguarda le gare in cui era richiesta almeno una delle fasi di progettazione senza esecuzione dei lavori, l’importo medio di aggiudicazione si aggira intorno ai 400mila euro, con un ribasso medio pari al 39%. Il 30% della aggiudicazioni tuttavia fa registrare aggiudicazioni con ribassi superiori al 50%, e un ribasso massimo pari al 70%.
Ribassi medi appena pari al 30,9% (con una punta massima del 41,3%) si registrano anche per gli incarichi di coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione, che come tutte le prestazioni attinenti alla sicurezza, dovrebbero essere escluse dal ribasso in fase di aggiudicazione.
Nei casi in cui il bando prevedeva lo svolgimento di tutte e tre le fasi di progettazione (preliminare, definitiva ed esecutiva) unitamente ai servizi di direzione lavori e coordinamento della sicurezza nella fase sia di progettazione che di esecuzione, il ribasso medio è stato pari al 48,9% con un picco pari al 66%.
E’ possibile stimare che i “risparmi” determinati dalla libera ribassabilità dei corrispettivi degli incarichi di progettazione, rispetto alla possibilità di apportate una riduzione massima del 20% (così come sancito dal comma 12-bis dell'articolo 4 del decreto-legge 2 marzo 1989, n. 65, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 aprile 1989, n. 155 ora abrogato dall’art. 2 del D.Lgs. 152/2008), rappresentino appena lo 0,3% del costo delle opere alle quali tali servizi di progettazione si riferiscono.
Fonte: www.centrostudicni.it
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