PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE
“Il Piano Paesaggistico Regionale ha una valenza strategica per l’Umbria e il suo sviluppo sostenibile e la volontà della Giunta regionale, che l’ha inserito...
“Il Piano Paesaggistico Regionale ha una valenza strategica per
l’Umbria e il suo sviluppo sostenibile e la volontà della Giunta
regionale, che l’ha inserito tra gli obiettivi qualificanti della
legislatura, è quella di dotarsi di questo strumento unico di
pianificazione del territorio entro la fine dell’anno dopo aver
raggiunto su di esso la massima condivisione”. Lo ha detto
l’assessore regionale all’Ambiente e Sviluppo sostenibile Lamberto
Bottini, aprendo i lavori del secondo incontro territoriale per la
formazione del Piano Paesaggistico Regionale che si è svolto
stamani a Perugia, a Palazzo Cesaroni.
Obiettivo delle iniziative organizzate dalla Direzione Ambiente, Territorio e Infrastrutture della Regione Umbria è di illustrare i contenuti del Piano ai diversi soggetti interessati, così da raccogliere ogni contributo utile a definire al meglio la proposta di Piano paesaggistico che verrà preadottata dalla Giunta regionale e, successivamente, presentata al Tavolo del Patto per lo Sviluppo e al Consiglio per le Autonomie Locali. Al percorso partecipativo, seguirà l’adozione dell’atto da parte della Giunta regionale e l’invio al Consiglio regionale per l’approvazione.
“L’esecutivo regionale – ha rilevato Bottini - intende raggiungere il più ampio consenso su questo strumento che dovrà governare i processi di trasformazione del territorio perseguendo obiettivi di qualità paesaggistica e che è fondamentale nel panorama della pianificazione regionale per la sua dimensione strategica, programmatica e regolativa”.
“Siamo in procinto di siglare l’Intesa tra Stato e Regione – ha detto ancora - il cui testo è stato già inviato al Ministero dei Beni Culturali e al Ministero dell’Ambiente e ciò evidenzia che in Umbria si sta procedendo alla redazione del Piano in pieno accordo tra Stato e Regione e nel rispetto della ‘Convenzione Europea del Paesaggio’ e del ‘Codice dei beni culturali e del paesaggio’”.
“Il Piano – ha ricordato l’assessore regionale all’Ambiente – coinvolge tutti i livelli istituzionali, Regione, Province e Comuni e una varietà di soggetti che devono rapportarsi con esso, così come dovranno essere ricondotte alle sue prescrizioni per la tutela e la qualificazione del paesaggio Piani di settore e azioni, quali quelli per lo sviluppo delle energie rinnovabili, la difesa del suolo, il sistema di trattamento dei rifiuti solidi”.
“Con il Piano Paesaggistico – ha proseguito – vengono identificati i caratteri peculiari dei paesaggi regionali al fine di assicurare un’efficace azione di tutela, si valutano i possibili rischi associati ai mutamenti del territorio e si definiscono strategie e prescrizioni. Per l’Umbria – ha concluso – il territorio rappresenta un volano di sviluppo e il suo grandissimo pregio è una dote che vogliamo e dobbiamo saper esaltare, attuando qualsiasi intervento di trasformazione sulla base di regole chiare e condivise e provvedendo al ripristino e alla riqualificazione, laddove ci siano aree compromesse o degradate”.
Il Piano Paesaggistico Regionale - i cui contenuti sono stati illustrati dai professori Alberto Clementi e Gianluigi Nigro - indica, all’interno dell’Atlante dei paesaggi, i paesaggi identitari (19 Paesaggi) dell’Umbria tenendo conto delle loro strutture identitarie caratterizzanti. Inoltre, individua all’interno di questi una prima delimitazione di Area Vasta dove le Province dovranno operare per definire i relativi paesaggi e stabilisce i criteri per l’individuazione, a scala comunale, dei Paesaggi locali.
Nel Piano vengono inoltre delimitati i perimetri dei beni paesaggistici tutelati e alcuni contesti di paesaggio dove rafforzare l’azione di tutela e di salvaguardia. Sono inoltre individuati “ambiti locali”, dove sarà necessario un efficace partenariato interistituzionale di copianificazione per fronteggiare consistenti dinamiche di trasformazione territoriale.
Nel documento assumono inoltre particolare rilevanza anche la “Rete ecologica” e le “Aree di interesse naturalistico protette”, come componenti fondamentali del paesaggio umbro.
All’incontro di oggi, dedicato ad ulteriori approfondimenti e all’acquisizione di ulteriori contributi, hanno partecipato i redattori del Piano, rappresentanti delle istituzioni interessate, di associazioni di categoria e ordini professionali. La terza e ultima giornata di lavoro si terrà a Terni martedì 22 settembre (Sala Rossa, Palazzo Gazzoli, dalle ore 9.30).
Ulteriori informazioni sul Piano Paesaggistico regionale sono disponibili sul sito web regionale (www.regione.umbria.it) ai canali “Territorio e Casa” e “Ambiente”.
A cura dell'Ufficio Stampa della Regione Umbria
Obiettivo delle iniziative organizzate dalla Direzione Ambiente, Territorio e Infrastrutture della Regione Umbria è di illustrare i contenuti del Piano ai diversi soggetti interessati, così da raccogliere ogni contributo utile a definire al meglio la proposta di Piano paesaggistico che verrà preadottata dalla Giunta regionale e, successivamente, presentata al Tavolo del Patto per lo Sviluppo e al Consiglio per le Autonomie Locali. Al percorso partecipativo, seguirà l’adozione dell’atto da parte della Giunta regionale e l’invio al Consiglio regionale per l’approvazione.
“L’esecutivo regionale – ha rilevato Bottini - intende raggiungere il più ampio consenso su questo strumento che dovrà governare i processi di trasformazione del territorio perseguendo obiettivi di qualità paesaggistica e che è fondamentale nel panorama della pianificazione regionale per la sua dimensione strategica, programmatica e regolativa”.
“Siamo in procinto di siglare l’Intesa tra Stato e Regione – ha detto ancora - il cui testo è stato già inviato al Ministero dei Beni Culturali e al Ministero dell’Ambiente e ciò evidenzia che in Umbria si sta procedendo alla redazione del Piano in pieno accordo tra Stato e Regione e nel rispetto della ‘Convenzione Europea del Paesaggio’ e del ‘Codice dei beni culturali e del paesaggio’”.
“Il Piano – ha ricordato l’assessore regionale all’Ambiente – coinvolge tutti i livelli istituzionali, Regione, Province e Comuni e una varietà di soggetti che devono rapportarsi con esso, così come dovranno essere ricondotte alle sue prescrizioni per la tutela e la qualificazione del paesaggio Piani di settore e azioni, quali quelli per lo sviluppo delle energie rinnovabili, la difesa del suolo, il sistema di trattamento dei rifiuti solidi”.
“Con il Piano Paesaggistico – ha proseguito – vengono identificati i caratteri peculiari dei paesaggi regionali al fine di assicurare un’efficace azione di tutela, si valutano i possibili rischi associati ai mutamenti del territorio e si definiscono strategie e prescrizioni. Per l’Umbria – ha concluso – il territorio rappresenta un volano di sviluppo e il suo grandissimo pregio è una dote che vogliamo e dobbiamo saper esaltare, attuando qualsiasi intervento di trasformazione sulla base di regole chiare e condivise e provvedendo al ripristino e alla riqualificazione, laddove ci siano aree compromesse o degradate”.
Il Piano Paesaggistico Regionale - i cui contenuti sono stati illustrati dai professori Alberto Clementi e Gianluigi Nigro - indica, all’interno dell’Atlante dei paesaggi, i paesaggi identitari (19 Paesaggi) dell’Umbria tenendo conto delle loro strutture identitarie caratterizzanti. Inoltre, individua all’interno di questi una prima delimitazione di Area Vasta dove le Province dovranno operare per definire i relativi paesaggi e stabilisce i criteri per l’individuazione, a scala comunale, dei Paesaggi locali.
Nel Piano vengono inoltre delimitati i perimetri dei beni paesaggistici tutelati e alcuni contesti di paesaggio dove rafforzare l’azione di tutela e di salvaguardia. Sono inoltre individuati “ambiti locali”, dove sarà necessario un efficace partenariato interistituzionale di copianificazione per fronteggiare consistenti dinamiche di trasformazione territoriale.
Nel documento assumono inoltre particolare rilevanza anche la “Rete ecologica” e le “Aree di interesse naturalistico protette”, come componenti fondamentali del paesaggio umbro.
All’incontro di oggi, dedicato ad ulteriori approfondimenti e all’acquisizione di ulteriori contributi, hanno partecipato i redattori del Piano, rappresentanti delle istituzioni interessate, di associazioni di categoria e ordini professionali. La terza e ultima giornata di lavoro si terrà a Terni martedì 22 settembre (Sala Rossa, Palazzo Gazzoli, dalle ore 9.30).
Ulteriori informazioni sul Piano Paesaggistico regionale sono disponibili sul sito web regionale (www.regione.umbria.it) ai canali “Territorio e Casa” e “Ambiente”.
A cura dell'Ufficio Stampa della Regione Umbria
© Riproduzione riservata
Link Correlati
Sito ufficiale