Indici ISTAT Novembre 2009
L'Istat ha comunicato ieri il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Novembre 2009; l'indice dei prezzi al consumo per...
L'Istat ha comunicato ieri il dato definitivo sull'incremento
dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Novembre 2009;
l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed
impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Novembre
2009 sul valore di 135,6 con una piccola variazione
positiva rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata del + 0,1% e quella annua del+0,7%. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Novembre 2009 ed il 14 Dicembre 2009, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2008 dello 1,988383 %. Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato allo0,525% e l'indice biennale al 2,475%.
L’Istat spiega che, nel mese di novembre 2009, per quanto concerne l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività, gli aumenti congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Trasporti e Altri beni e servizi (+0,5% per entrambi), Bevande alcoliche e tabacchi,Abbigliamento e calzature e Mobili, articoli e servizi per la casa (+0,1% per tutti e tre).
Variazioni nulle si sono registrate nei capitoli Prodotti alimentari e bevande analcoliche, Abitazione, acqua, elettricità e combustibili, Servizi sanitari e spese per la salute e Istruzione.
Variazioni congiunturali negative si sono registrate nei capitoli Servizi ricettivi e di ristorazione (-0,5%), Comunicazioni (-0,3%) e Ricreazione, spettacoli e cultura (-0,1%).
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Altri beni e servizi (+2,8%), Bevande alcoliche e tabacchi (+2,7%) e Istruzione (+ 2,5%).
Una variazione tendenziale negativa si è verificata nel capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (- 2,1%).
Nell’ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell’indice NIC si sono verificati nelle città di Napoli (+ 2,1 %), Trieste (+ 1,9 %) e Reggio Calabria (+ 1,6 %); le variazioni più moderate hanno riguardato le città di Firenze e Bari (- 0,1 % per entrambe), Venezia (nulla) e Bologna (+0,1 %).
La variazione mensile è stata del + 0,1% e quella annua del+0,7%. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Novembre 2009 ed il 14 Dicembre 2009, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2008 dello 1,988383 %. Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato allo0,525% e l'indice biennale al 2,475%.
L’Istat spiega che, nel mese di novembre 2009, per quanto concerne l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività, gli aumenti congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Trasporti e Altri beni e servizi (+0,5% per entrambi), Bevande alcoliche e tabacchi,Abbigliamento e calzature e Mobili, articoli e servizi per la casa (+0,1% per tutti e tre).
Variazioni nulle si sono registrate nei capitoli Prodotti alimentari e bevande analcoliche, Abitazione, acqua, elettricità e combustibili, Servizi sanitari e spese per la salute e Istruzione.
Variazioni congiunturali negative si sono registrate nei capitoli Servizi ricettivi e di ristorazione (-0,5%), Comunicazioni (-0,3%) e Ricreazione, spettacoli e cultura (-0,1%).
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Altri beni e servizi (+2,8%), Bevande alcoliche e tabacchi (+2,7%) e Istruzione (+ 2,5%).
Una variazione tendenziale negativa si è verificata nel capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (- 2,1%).
Nell’ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell’indice NIC si sono verificati nelle città di Napoli (+ 2,1 %), Trieste (+ 1,9 %) e Reggio Calabria (+ 1,6 %); le variazioni più moderate hanno riguardato le città di Firenze e Bari (- 0,1 % per entrambe), Venezia (nulla) e Bologna (+0,1 %).
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