Protezione civile spa: l’articolo 16 del decreto-legge 195 verrà stralciato dal decreto a seguito delle proteste delle opposizioni, del CNAPPC e di Federarchitetti
"U carvùni, s' 'un-tìnci, mascarìa!" proverbio siciliano che può essere così tradotto in italiano "Il carbone se non tinge, certamente sporca". E' quello ch...
"U carvùni, s' 'un-tìnci, mascarìa!" proverbio siciliano che può
essere così tradotto in italiano "Il carbone se non tinge,
certamente sporca".
E' quello che sta verificandosi successivamente all'indagine della Procura di Firenze sui lavori per i cosiddetti grandi eventi tra cui il G8 della Maddalena, poi spostato all'Aquila.
Nell'ambito dell'inchiesta, che ha portato a quattro arresti, sono indagate 28 persone tra cui il capo della Protezione civile, il sottosegretario Guido Bertolaso.
Fino ad una eventuale sentenza di condanna, crediamo nell’innoccenza del Capo della Protezione civile ma l'indagine, certamente, ne sporca l'immagine ed ha spinto le opposizioni a fare quadrato sulla richiesta di modifica dell'articolo 16 del decreto legge 30 dicembre 2009, n. 195.
E' di ieri la notizia della richiesta di dimissioni da parte del segretario del Pd Pier Luigi Bersani, ospite del Tg4, che ha dichiarato: "Non è questione di reati o di comportamenti, anche sessuali, uno è innocente fino a prova contraria e io non dubito della serietà di Bertolaso ma si è creato un meccanismo di evidenze che mostrano limiti nella trasparenza, commistioni e familismi. Ed è per il buon nome della Protezione Civile che Bertolaso dovrebbe fare un passo indietro".
"Se Bertolaso non dà le dimissioni - aggiunge Bersani - toccherà chiederle come un comportamento di stile".
Ed il presidente della Camera Gianfranco Fini ha comunicato, ieri sera, che non ci sarà una "Bertolaso spa" precisando che la norma contestata, e precisamente il citato articolo 16 del decreto, verrà stralciata. "Il decreto - ha precisato Fini - viene completamente depotenziato" con l'esultanza dell'opposizione per il "passo indietro del governo" ed il presidente dei deputati del Pd, Dario Franceschini ha affermato che si tratta di: "una vittoria dell'opposizione".
Alle richieste delle opposizioni sulle dimissioni di Bertolaso e sulla modifica o cancellazione del citato articolo 16 del decreto-legge 195/2009 si sono aggiunte le proteste del Consiglio nazionale degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori e di Ferarchitetti.
Il CNAPPC in un comunicato stampa di ieri ha ribadito la propria ferma contrarietà all’approvazione del provvedimento che istituisce la società Protezione civile s.p.a. ed il Presidente Massimo Gallione ha sottolineato che "Gli oltre 145mila architetti italiani sono convinti che la gestione emergenziale delle procedure connesse alla progettazione ed alla realizzazione delle opere pubbliche debba necessariamente essere riservata a circostanze ed eventi di tipo calamitoso che hanno caratteristiche di evidente urgenza, imprevedibilità e limitata durata nel tempo. " Ed ha continuato aggiungendo che "La diffusa adozione di tale prassi, finalizzata alla realizzazione di opere rientranti nella normale programmazione politico-amministrativa, costituisce una evidente e non condivisibile anomalia procedurale e culturale che non può in alcun modo trovare l'assenso dei progettisti italiani." Concludendo con la richiesta al governo dell'immediato ritiro del provvedimento e dell'attivazione di un tavolo di confronto sulla semplificazione delle procedure relative all'edilizia ed ai lavori pubblici.
Federarchitetti, poi, in una nota, a firma del presidente Paolo Grassi inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri ed a tutti i Ministri denuncia la situazione di allarme delle professioni del comparto tecnico in seguito ai recenti sorprendenti provvedimenti promossi del Governo e chiede "una sostanziale modifica dei ruoli attribuibili alla Protezione Civile Servizi spa, che non possono che essere contenuti in un ambito di programmazione e/o coordinamento in ben individuati settori di intervento, dimostrando di accordare alle strutture professionali la giusta valenza ad un ruolo insostituibile e ben altrimenti tutelato in tutti i paesi avanzati".
Accedi al Focus Allarme ribassi e leggi tutto sull'argomento.
E' quello che sta verificandosi successivamente all'indagine della Procura di Firenze sui lavori per i cosiddetti grandi eventi tra cui il G8 della Maddalena, poi spostato all'Aquila.
Nell'ambito dell'inchiesta, che ha portato a quattro arresti, sono indagate 28 persone tra cui il capo della Protezione civile, il sottosegretario Guido Bertolaso.
Fino ad una eventuale sentenza di condanna, crediamo nell’innoccenza del Capo della Protezione civile ma l'indagine, certamente, ne sporca l'immagine ed ha spinto le opposizioni a fare quadrato sulla richiesta di modifica dell'articolo 16 del decreto legge 30 dicembre 2009, n. 195.
E' di ieri la notizia della richiesta di dimissioni da parte del segretario del Pd Pier Luigi Bersani, ospite del Tg4, che ha dichiarato: "Non è questione di reati o di comportamenti, anche sessuali, uno è innocente fino a prova contraria e io non dubito della serietà di Bertolaso ma si è creato un meccanismo di evidenze che mostrano limiti nella trasparenza, commistioni e familismi. Ed è per il buon nome della Protezione Civile che Bertolaso dovrebbe fare un passo indietro".
"Se Bertolaso non dà le dimissioni - aggiunge Bersani - toccherà chiederle come un comportamento di stile".
Ed il presidente della Camera Gianfranco Fini ha comunicato, ieri sera, che non ci sarà una "Bertolaso spa" precisando che la norma contestata, e precisamente il citato articolo 16 del decreto, verrà stralciata. "Il decreto - ha precisato Fini - viene completamente depotenziato" con l'esultanza dell'opposizione per il "passo indietro del governo" ed il presidente dei deputati del Pd, Dario Franceschini ha affermato che si tratta di: "una vittoria dell'opposizione".
Alle richieste delle opposizioni sulle dimissioni di Bertolaso e sulla modifica o cancellazione del citato articolo 16 del decreto-legge 195/2009 si sono aggiunte le proteste del Consiglio nazionale degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori e di Ferarchitetti.
Il CNAPPC in un comunicato stampa di ieri ha ribadito la propria ferma contrarietà all’approvazione del provvedimento che istituisce la società Protezione civile s.p.a. ed il Presidente Massimo Gallione ha sottolineato che "Gli oltre 145mila architetti italiani sono convinti che la gestione emergenziale delle procedure connesse alla progettazione ed alla realizzazione delle opere pubbliche debba necessariamente essere riservata a circostanze ed eventi di tipo calamitoso che hanno caratteristiche di evidente urgenza, imprevedibilità e limitata durata nel tempo. " Ed ha continuato aggiungendo che "La diffusa adozione di tale prassi, finalizzata alla realizzazione di opere rientranti nella normale programmazione politico-amministrativa, costituisce una evidente e non condivisibile anomalia procedurale e culturale che non può in alcun modo trovare l'assenso dei progettisti italiani." Concludendo con la richiesta al governo dell'immediato ritiro del provvedimento e dell'attivazione di un tavolo di confronto sulla semplificazione delle procedure relative all'edilizia ed ai lavori pubblici.
Federarchitetti, poi, in una nota, a firma del presidente Paolo Grassi inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri ed a tutti i Ministri denuncia la situazione di allarme delle professioni del comparto tecnico in seguito ai recenti sorprendenti provvedimenti promossi del Governo e chiede "una sostanziale modifica dei ruoli attribuibili alla Protezione Civile Servizi spa, che non possono che essere contenuti in un ambito di programmazione e/o coordinamento in ben individuati settori di intervento, dimostrando di accordare alle strutture professionali la giusta valenza ad un ruolo insostituibile e ben altrimenti tutelato in tutti i paesi avanzati".
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A cura di Paolo
Oreto
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