Piano Casa: tutte le regioni hanno una legge
Calabria e Sicilia sono le ultime due Regioni ad aver dato attuazione all'Accordo dell'1 aprile 2009. La legge della Calabria, tuttavia, non contiene una dis...
Calabria e Sicilia sono le ultime due Regioni ad aver dato
attuazione all'Accordo dell'1 aprile 2009. La legge della Calabria,
tuttavia, non contiene una disciplina dettagliata sulle modalità di
realizzazione degli interventi. Essa, infatti, dopo aver confermato
all'art. 1 l'intenzione di recepire i principi e gli obiettivi
contenuti nell'Accordo rinvia, poi, al successivo articolo 2, a un
provvedimento attuativo di natura regolamentare che dovrebbe essere
emanato dalla Giunta regionale entro 60 giorni dall'entrata in
vigore della legge (ossia entro il 18 aprile 2010). La legge ha
inoltre una validità di diciotto mesi, decorrenti dall'emanazione
del provvedimento attuativo.
Proprio perché, di fatto, si tratta di un legge non operativa il
Governo ha proceduto ad impugnare la legge regionale davanti alla
Corte Costituzionale. Secondo le motivazioni addotte a sostegno
dell'impugnativa la legge in esame, adottata a distanza di un anno
dalla sottoscrizione dell'Accordo, nonché a seguito di
Commissariamento, subordina la sua reale efficacia all'emanazione
di una successiva disciplina attuativa, con ulteriore differimento
dei termini per la concreta realizzazione degli interventi. In ciò,
la legge non rispetta l'accordo succitato e quindi viola il
principio della leale collaborazione di cui agli artt.117 e 118
della Costituzione.
La legge della Sicilia interviene, invece, a disciplinare
puntualmente sia gli interventi di ampliamento, sia quelli di
demolizione con successiva ricostruzione ammessi entrambi su
edifici residenziali e non residenziali.
I Comuni, entro 120 giorni dall'entrata in vigore della legge,
potranno escludere o limitare l'applicabilità delle norme in
relazione a specifici immobili o zone del proprio territorio, o
imporre limitazioni e modalità applicative, sulla base di
specifiche valutazioni o ragioni di carattere urbanistico,
paesaggistico, ambientale. Il titolo abilitativo (permesso di
costruire o Dia) dovrà essere richiesto entro 24 mesi decorrenti
dalla scadenza del termine di 120 giorni.
È prevista la riduzione degli oneri concessori.
L'Emilia Romagna ha pubblicato una seconda circolare PG/2009/290000
del 18/12/2009 (pubblicata sul BUR n. 39 del 4/3/2010) con cui ha
fornito ulteriori chiarimenti in merito a:
- applicazione della legge anche agli interventi ancora in corso
- definizione di superficie utile lorda
- definizione di edificio monofamiliare
- possibilità di riutilizzo di superfici esistenti con interventi di ampliamento
- distanze
- limiti di densità edilizia
- possibilità di realizzare gli interventi su edifici che hanno avuto titolo abilitativo in sanatoria
Fonte: ANCE