COMUNICATO STAMPA DELL'ANCE
Le osservazioni dell'Ance sulle norme contenute nel decreto legge 223/06 sono state discusse oggi nel corso di un'Audizione presso le Commissioni riunite Bil...
Le osservazioni dell'Ance sulle norme contenute nel decreto legge
223/06 sono state discusse oggi nel corso di un'Audizione presso le
Commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato.
All'incontro ha preso parte una delegazione dell'Ance.
Al centro del colloquio le numerose misure contenute nel provvedimento, sulle quali l'Ance ha espresso un giudizio positivo per le parti relative all’impegno al rifinanziamento dell'Anas e delle Fs, alle norme per la liberalizzazione di alcuni mercati e a quelle mirate a limitare il ricorso ai lavori in house.
Forte preoccupazione è stata invece manifestata dall’Associazione dei costruttori per le parti del provvedimento destinate a incidere pesantemente sulle imprese di costruzione.
"Pur condividendo gli obiettivi di contrasto all’elusione e all’evasione fiscale che hanno motivato queste misure - ha infatti dichiarato il direttore generale dell’Ance Carlo Ferroni - non si può non rilevare che le norme proposte oltre ad aggravare pesantemente i costi per le imprese rischiano di risultare sostanzialmente inapplicabili, introducendo elementi di pericolosa incertezza nel sistema".
Le norme riguardano, in particolare:
"Un'attenzione che fa ben sperare - ha dichiarato il direttore generale dell’Ance - nella volontà della Commissione di dare positivo seguito alle proposte dell’Associazione."
All'incontro ha preso parte una delegazione dell'Ance.
Al centro del colloquio le numerose misure contenute nel provvedimento, sulle quali l'Ance ha espresso un giudizio positivo per le parti relative all’impegno al rifinanziamento dell'Anas e delle Fs, alle norme per la liberalizzazione di alcuni mercati e a quelle mirate a limitare il ricorso ai lavori in house.
Forte preoccupazione è stata invece manifestata dall’Associazione dei costruttori per le parti del provvedimento destinate a incidere pesantemente sulle imprese di costruzione.
"Pur condividendo gli obiettivi di contrasto all’elusione e all’evasione fiscale che hanno motivato queste misure - ha infatti dichiarato il direttore generale dell’Ance Carlo Ferroni - non si può non rilevare che le norme proposte oltre ad aggravare pesantemente i costi per le imprese rischiano di risultare sostanzialmente inapplicabili, introducendo elementi di pericolosa incertezza nel sistema".
Le norme riguardano, in particolare:
- l'abrogazione delle agevolazioni fiscali per i trasferimenti di immobili in attuazione dei piani urbanistici particolareggiati (cd "1%");
- la responsabilità` dell’appaltatore per i versamenti Iva dovuti dal subappaltatore;
- la responsabilità solidale dell’appaltatore per le ritenute fiscali, previdenziali e contributive sui redditi da lavoro dipendente operate dal subappaltatore;
- l'esenzione da Iva e applicazione dell’imposta di registro per tutte le locazioni immobiliari e per tutti i trasferimenti di fabbricati, con il conseguente obbligo di restituzione dell'Iva legittimamente detratta negli ultimi anni.
"Un'attenzione che fa ben sperare - ha dichiarato il direttore generale dell’Ance - nella volontà della Commissione di dare positivo seguito alle proposte dell’Associazione."
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