Rischio idrogeologico: sei milioni di persone a rischio

"Anche quest'autunno, come ogni anno, abbiamo dovuto registrare delle vittime a causa del dissesto idrogeologico che caratterizza il nostro Paese. È necessar...

15/10/2010
"Anche quest'autunno, come ogni anno, abbiamo dovuto registrare delle vittime a causa del dissesto idrogeologico che caratterizza il nostro Paese. È necessario che cresca la consapevolezza nella società civile, così come negli amministratori locali e nei rappresentanti della politica, che abbiamo una priorità nazionale: rendere sicuro il nostro territorio. Come Consiglio Nazionale dei Geologi siamo in prima fila, possiamo tranquillamente dire in trincea. Ogni giorno cerchiamo di dare il nostro contributo che oggi si arricchisce di uno studio complessivo che per la prima volta mette in fila i numeri che caratterizzano i rischi del nostro territorio".

Così Antonio De Paola, Presidente dei geologi italiani ha presentato la ricerca "Terra e Sviluppo. Decalogo della Terra 2010", realizzata dal Centro studi del Consiglio nazionale, con la collaborazione scientifica del CRESME.

Secondo lo studio sono circa 6 milioni le persone che abitano nei 29.500 chilometri quadrati del nostro territorio considerato ad elevato rischio idrogeologico, ovvero dove eventi naturali straordinari possono determinare effetti nefasti per cose e persone.

Nel nostro Paese vi sono un milione e 260 mila edifici a rischio di frane e alluvioni. Di questi oltre 6 mila sono scuole, mentre gli ospedali sono 531.

Della popolazione a rischio il 19%, ovvero oltre un milione di persone, vivono in Campania, 825 mila in Emilia Romagna e oltre mezzo milione in ognuna delle tre grandi regioni del Nord, Piemonte, Lombardia e Veneto. È in queste regioni, insieme alla Toscana, dove persone e cose sono maggiormente esposte a pericoli, per l'elevata densità abitativa e per l'ampiezza dei territori che registrano situazioni di rischio.

Fonte: Consiglio Nazionale Geologi
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