Istat: Indici prezzi al consumo gennaio 2011
A partire dai dati di gennaio 2011, la base di riferimento dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC) e dell'indice nazional...
A partire dai dati di gennaio 2011, la base di riferimento
dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera
collettività (NIC) e dell'indice nazionale dei prezzi al consumo
per le famiglie di operai e impiegati (FOI) è il 2010 (la
precedente era il 1995).
Il coefficiente di raccordo dalla base 1995 alla base 2010 dell'indice generale dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (senza tabacchi) è pari a 1,373.
L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Gennaio 2011; l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Gennaio 2011 con la nuova base 2010 sul valore di 101,2 con una variazione positiva rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata del + 0,4 % e quella annua del + 2,2 %. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Gennaio 2011 ed il 14 Febbraio 2011, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2010 dello 0,421749 %.
Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato allo 1,650 % e l'indice biennale allo 2,625 %.
L'Istat spiega che, nel mese di gennaio 2011, per quanto concerne l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, gli aumenti congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli dei Prodotti alimentali e bevande analcoliche (+ 0,8 %), dell’Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 0,7 %) e dei Trasporti (+ 0,3 %) .
Variazioni nulle si sono verificate nei capitoli Abbigliamento e calzature, Comunicazione e Istruzione.
Variazioni congiunturali negative si sono verificate nel capitolo Ricreazione, spettacoli e cultura (- 0,4 %).
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrate nei capitoli Trasporti (+ 4,3 %), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 4,0 %) e Altri beni e servizi (+ 3,1 %).
Quelli più contenuti si sono registrati nei capitoli Comunicazioni (+ 0,1 %), Servizi sanitari e spese per la salute (+ 0,3 %) e Ricreazione, spettacoli e cultura (+ 0,7%).
Nell'ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell'indice NIC si sono verificati nelle città di Aosta (+ 4,0 %), Bari (+ 2,7 %) e Roma (+ 2,4 %); le variazioni più moderate hanno riguardato le città di Palermo (+ 1,2 %), Milano e Campobasso (per entrambe + 1,6.
I prossimi indici saranno pubblicati il 17 marzo 2011.
Il coefficiente di raccordo dalla base 1995 alla base 2010 dell'indice generale dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (senza tabacchi) è pari a 1,373.
L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Gennaio 2011; l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Gennaio 2011 con la nuova base 2010 sul valore di 101,2 con una variazione positiva rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata del + 0,4 % e quella annua del + 2,2 %. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Gennaio 2011 ed il 14 Febbraio 2011, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2010 dello 0,421749 %.
Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato allo 1,650 % e l'indice biennale allo 2,625 %.
L'Istat spiega che, nel mese di gennaio 2011, per quanto concerne l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, gli aumenti congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli dei Prodotti alimentali e bevande analcoliche (+ 0,8 %), dell’Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 0,7 %) e dei Trasporti (+ 0,3 %) .
Variazioni nulle si sono verificate nei capitoli Abbigliamento e calzature, Comunicazione e Istruzione.
Variazioni congiunturali negative si sono verificate nel capitolo Ricreazione, spettacoli e cultura (- 0,4 %).
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrate nei capitoli Trasporti (+ 4,3 %), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 4,0 %) e Altri beni e servizi (+ 3,1 %).
Quelli più contenuti si sono registrati nei capitoli Comunicazioni (+ 0,1 %), Servizi sanitari e spese per la salute (+ 0,3 %) e Ricreazione, spettacoli e cultura (+ 0,7%).
Nell'ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell'indice NIC si sono verificati nelle città di Aosta (+ 4,0 %), Bari (+ 2,7 %) e Roma (+ 2,4 %); le variazioni più moderate hanno riguardato le città di Palermo (+ 1,2 %), Milano e Campobasso (per entrambe + 1,6.
I prossimi indici saranno pubblicati il 17 marzo 2011.
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