Dalle associazioni di categoria l'impegno a dare continuità all'industria fotovoltaica italiana
Continuano gli appelli a favore dello sviluppo dell'energia fotovoltaica e del meccanismo di incentivazione che il Governo sembra voglia bloccare. Dopo la no...
Continuano gli appelli a favore dello sviluppo dell'energia
fotovoltaica e del meccanismo di incentivazione che il Governo
sembra voglia bloccare. Dopo la nota del Consiglio Nazionale
degli Architetti (leggi news), è arrivato il
messaggio che una delegazione di ANIE/GIFI ha portato lo scorso 28
febbraio all'attenzione del Ministro Romani durante un incontro con
alcuni rappresentanti del dicastero per discutere la situazione
attuale del comparto fotovoltaico e l'ultima bozza di Decreto
Legislativo di attuazione della Direttiva Europea 2009/28/CE sulle
fonti rinnovabili.
"Un incontro che si è svolto all'insegna della collaborazione e dell'ascolto reciproco - ha dichiarato Valerio Natalizia, Presidente di GIFI-ANIE - e che è servito a identificare opportuni meccanismi correttivi all'attuale sistema incentivante per fermare i fenomeni speculativi in atto e per garantire continuità allo sviluppo dell'industria fotovoltaica italiana".
La delegazione ANIE/GIFI composta dal Direttore Generale di Federazione ANIE Maria Antonietta Portaluri, dal Presidente ANIE/GIFI Valerio Natalizia, dal Vice-Presidente ANIE/GIFI Fabrizio Bonemazzi, dal Consigliere ANIE/GIFI e coordinatore del Gruppo Fonti Rinnovabili di Confindustria Gert Gremes, e dal Segretario dell'Associazione Energia di ANIE Andrea Solzi, ha incontrato Rosaria Fausta Romano e Luciano Barra del Ministero dello Sviluppo Economico.
Per evitare il blocco del mercato fotovoltaico e per salvaguardare gli investimenti la delegazione ANIE/GIFI ha chiesto di:
Il Presidente Natalizia si è detto soddisfatto del riscontro ricevuto da parte dei rappresentanti del Ministero e ha offerto l'impegno di ANIE/GIFI affinché vengano percorse tutte le strade possibili per modificare il decreto nella forma più opportuna.
Segnaliamo anche la presa di posizione di Assosolare che, senza mezzi termini, ha affermato che "L'ultima bozza di decreto per le energie rinnovabili, se così dovesse essere approvata in Consiglio dei Ministri, costituirebbe la fine del fotovoltaico". Il Presidente di Assosolare Gianni Chianetta ha, inoltre, affermato che il decreto, se venisse confermato, metterebbe a rischio 120.000 posti di lavoro.
Intanto, registriamo il primo dietrofront del Governo. Sembrerebbe, infatti, che al Consiglio dei Ministri di oggi verrà tolto il tetto degli 8 mila MWatt che diverrà solo un obiettivo. Questa è l'ultima indiscrezione trapelata dal ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo che, insieme al ministro dell'Economia Giulio Tremonti, ha confermato l'impegno del Governo a rispettare entro il 2020 l'obiettivo del 17% di energia prodotta da fonti rinnovabili e che nel decreto non ci sarà alcun tetto di 8 mila MWatt.
"Un incontro che si è svolto all'insegna della collaborazione e dell'ascolto reciproco - ha dichiarato Valerio Natalizia, Presidente di GIFI-ANIE - e che è servito a identificare opportuni meccanismi correttivi all'attuale sistema incentivante per fermare i fenomeni speculativi in atto e per garantire continuità allo sviluppo dell'industria fotovoltaica italiana".
La delegazione ANIE/GIFI composta dal Direttore Generale di Federazione ANIE Maria Antonietta Portaluri, dal Presidente ANIE/GIFI Valerio Natalizia, dal Vice-Presidente ANIE/GIFI Fabrizio Bonemazzi, dal Consigliere ANIE/GIFI e coordinatore del Gruppo Fonti Rinnovabili di Confindustria Gert Gremes, e dal Segretario dell'Associazione Energia di ANIE Andrea Solzi, ha incontrato Rosaria Fausta Romano e Luciano Barra del Ministero dello Sviluppo Economico.
Per evitare il blocco del mercato fotovoltaico e per salvaguardare gli investimenti la delegazione ANIE/GIFI ha chiesto di:
- Eliminare la sospensione degli incentivi previsti dal Conto Energia al raggiungimento degli 8GW;
- Garantire la continuità per il mercato anticipando la revisione del sistema di incentivazione con una sostanziale riduzione delle tariffe, già a partire dall'ultimo quadrimestre 2011;
- Qualora non percorribili tali ipotesi, un "grace period" al raggiungimento degli 8GW, come già previsto nel precedente e nell'attuale Conto Energia.
Il Presidente Natalizia si è detto soddisfatto del riscontro ricevuto da parte dei rappresentanti del Ministero e ha offerto l'impegno di ANIE/GIFI affinché vengano percorse tutte le strade possibili per modificare il decreto nella forma più opportuna.
Segnaliamo anche la presa di posizione di Assosolare che, senza mezzi termini, ha affermato che "L'ultima bozza di decreto per le energie rinnovabili, se così dovesse essere approvata in Consiglio dei Ministri, costituirebbe la fine del fotovoltaico". Il Presidente di Assosolare Gianni Chianetta ha, inoltre, affermato che il decreto, se venisse confermato, metterebbe a rischio 120.000 posti di lavoro.
Intanto, registriamo il primo dietrofront del Governo. Sembrerebbe, infatti, che al Consiglio dei Ministri di oggi verrà tolto il tetto degli 8 mila MWatt che diverrà solo un obiettivo. Questa è l'ultima indiscrezione trapelata dal ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo che, insieme al ministro dell'Economia Giulio Tremonti, ha confermato l'impegno del Governo a rispettare entro il 2020 l'obiettivo del 17% di energia prodotta da fonti rinnovabili e che nel decreto non ci sarà alcun tetto di 8 mila MWatt.
A cura di Ilenia
Cicirello
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