Emilia Romagna: energia, presentato il nuovo piano di attuazione
Via libera della Giunta della Regione Emilia-Romagna al “Secondo Piano triennale di attuazione del piano energetico regionale 2011-2013”. Dopo l’adozione del...
La nuova programmazione, infatti, si caratterizza per tre elementi: più efficienza e più risparmio energetico in tutti i settori (industriale, civile, trasporti); sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili; un impulso alla filiera delle tecnologie energetiche e, più in generale all’economia verde, prevedendo incentivi alle imprese.
La caratteristica di questo Piano è il suo percorso partecipato, la cui stesura è stata preceduta da 22 incontri tematici, in cui tutti i soggetti interessati hanno “potuto dire la loro”, contribuendo attivamente alla elaborazione del Piano stesso. Infatti, per due mesi, ottobre - dicembre, nella “Casa dell’energia”, aperta nella sede della Regione, la società emiliano-romagnola (rappresentanti delle istituzioni e delle autonomie locali, associazioni del settore, imprenditori, multiutility, associazioni ambientaliste, cittadini, mondo dell’Università e della ricerca) si è espressa sulle scelte proposte dalla Regione, condividendone l’obiettivo di fondo: dar corpo ad un’efficace “rivoluzione verde”.
Sul fronte dell’efficientamento e del risparmio, il Piano stima un taglio annuale di consumi pari a 471 ktep/anno (il 47% nel residenziale, il 23% nel terziario, il 20% nell’industria ed il 10% nei trasporti) al 2013: riduzione di 222 ktep/anno nel settore residenziale, 108 nel terziario, 94 in industria, 47 nel settore dei trasporti. Il risparmio sarà pari a 1570 ktep/anno al 2020: 738 ktep/anno nel settore residenziale, 361 nel terziario, 314 nell’industria, 157 nei trasporti.
Nel 2007, i consumi energetici finali ammontavano a 14498 ktep, 618 dei quali prodotti da fonti rinnovabili mentre nel 2013, caleranno a 14323 ktep, con l’obiettivo di produrne tra 829 e 976 ktep da fonti rinnovabili. Nel 2020, il consumo ipotizzato è di 14302 ktep, con una quota di energia prodotta da fonti rinnovabili oscillante tra 2451 e 2877 ktep.
Lo sviluppo delle fonti rinnovabili e gli otto
interventi strategici
Nel campo dell’energia da
fonti rinnovabili (idroelettrico, fotovoltaico,
solare termodinamico e termico, eolico, biomasse, geotermia) si
stima invece nel triennio una produzione che, partendo dai circa
1150 attuali, oscilla tra i 2200 Mw (nel caso in cui si attestasse
al 17% della produzione totale di energia) ed i 2790 (nel caso già
raggiungesse il 20%). L’obiettivo al 2020 è ancora
più elevato: il range oscilla tra i 6550 MW ed i 7960.
Per raggiungere questi obiettivi il Piano si articola in 8 principali interventi strategici (Assi), declinati a loro volta in numerose azioni, che hanno lo scopo di attivare le iniziative più appropriate al fine di concorrere alla strategia europea 20-20-20 del 2020 (-20% dell’emissione di gas-serra, -20% nel consumo di energia, 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili) contribuendo alla crescita nella nostra Regione della green economy, piattaforma centrale per lo sviluppo di una nuova industria e per una crescita sostenibile.
Gli assi, e gli stanziamenti relativi alle varie azioni comprese in ciascuno di essi, per il triennio sono: sviluppo del sistema regionale della ricerca e della formazione in campo energetico (15 milioni di euro); sviluppo della green economy e qualificazione energetica del sistema produttivo (36 milioni di euro); sviluppo e qualificazione energetica del settore agricolo (9 milioni di euro); qualificazione edilizia urbana e territoriale (30 milioni di euro); promozione della mobilità sostenibile (45 milioni di euro); regolamentazione e revisione delle discipline del settore; programmazione locale, informazione e comunicazione (3 milioni di euro). L’asse 8 (dotazione finanziaria di 1,5 milioni di euro) riguarda invece la gestione del Piano: lo sviluppo del sistema informativo-energetico regionale, lo sviluppo di protocolli di intesa con soggetti terzi, il monitoraggio e la valutazione degli interventi previsti.
La Regione punta sul fatto che le azioni previste e le risorse stanziate, affiancate a quelle già attivate dallo Stato, che devono essere mantenute (come lo sgravio fiscale del 55% per il risparmio energetico e gli incentivi per la produzione di energia rinnovabile) moltiplicheranno per i territori dell’Emilia-Romagna le opportunità di risparmio energetico, di sviluppo delle fonti rinnovabili e di crescita economica.
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