POLINI MOTORI HEADQUARTER
Un'architettura che interpreta l'immaginario figurativo legato al mondo dei motori, della velocità, dei pezzi meccanici, attraverso una composizione fortem...
Un'architettura che interpreta l'immaginario figurativo legato
al mondo dei motori, della velocità, dei pezzi meccanici,
attraverso una composizione fortemente simbolica, rappresentazione
dei contenuti dell'edificio sia in termini di attività che di
prodotti.
Ecco come viene definita la nuova costruzione ideata dall’architetto progettista Joseph Di Pasquale, che ospita gli uffici amministrativi, i laboratori, le officine e i reparti di assemblaggio e stoccaggio della fabbrica Polini Motori ad Alzano Lombardo (Bergamo).
Oggi l’impatto estetico dei capannoni industriali risulta avere un’enorme impatto estetico, in particolare nell’ottica di espansione delle città verso la periferia che negli ultimi anni sta interessando le più grandi città industriali d’Italia. Per questo motivo la progettazione di questa tipologia di opera non può e non deve più puntare solo alla funzionalità e alla razionalità degli spazi, ma anche al valore estetico e architettonico.
L’opera si propone proprio di avvalorare questa tesi e lo stesso Di Pasquale afferma: “la forma dell’industria deve essere pensata e costruita con un’intenzione di qualità estetica e architettonica e non può essere abbandonata a una mera finalità funzionale. Il prezzo di un edificio anche bello da vedere e da vivere al posto del classico capannone, è solo di poco più alto di una realizzazione tradizionale.”.
La nuova sede della Polini Motori, inaugurata nel 2004, occupa un’area di 16.000 mq e si sviluppa su una superficie di 13.800 mq. Dall’aspetto futuristico e di forma trapezoidale la struttura segue l’antica ferrovia della Val Seriana; gli spazi sono stati razionalizzati attraverso le più recenti tecniche di simulazione sia dei materiali che delle persone, con il risultato di un netto risparmio sia dal punto di vista costruttivo ma anche manutentivo e puntando parecchio sulla sostenibilità ecologica della struttura stessa.
Questa è la dimostrazione di come un’attenta e precisa fase di progettazione non solo può portare maggiori risultati dal punto di vista estetico, ma anche dal punto di vista della sostenibilità della struttura. Per cui, attraverso un percorso architettonico complesso, si riducono fortemente non solo i costi vivi della struttura ma anche quelli di manutenzione, sviluppo futuro.
La sede della Polini Motori non deve diventare una mosca bianca ma essere da esempio per le future progettazioni architettoniche di capannoni industriali per un corretto sviluppo della civiltà moderna.
Ecco come viene definita la nuova costruzione ideata dall’architetto progettista Joseph Di Pasquale, che ospita gli uffici amministrativi, i laboratori, le officine e i reparti di assemblaggio e stoccaggio della fabbrica Polini Motori ad Alzano Lombardo (Bergamo).
Oggi l’impatto estetico dei capannoni industriali risulta avere un’enorme impatto estetico, in particolare nell’ottica di espansione delle città verso la periferia che negli ultimi anni sta interessando le più grandi città industriali d’Italia. Per questo motivo la progettazione di questa tipologia di opera non può e non deve più puntare solo alla funzionalità e alla razionalità degli spazi, ma anche al valore estetico e architettonico.
L’opera si propone proprio di avvalorare questa tesi e lo stesso Di Pasquale afferma: “la forma dell’industria deve essere pensata e costruita con un’intenzione di qualità estetica e architettonica e non può essere abbandonata a una mera finalità funzionale. Il prezzo di un edificio anche bello da vedere e da vivere al posto del classico capannone, è solo di poco più alto di una realizzazione tradizionale.”.
La nuova sede della Polini Motori, inaugurata nel 2004, occupa un’area di 16.000 mq e si sviluppa su una superficie di 13.800 mq. Dall’aspetto futuristico e di forma trapezoidale la struttura segue l’antica ferrovia della Val Seriana; gli spazi sono stati razionalizzati attraverso le più recenti tecniche di simulazione sia dei materiali che delle persone, con il risultato di un netto risparmio sia dal punto di vista costruttivo ma anche manutentivo e puntando parecchio sulla sostenibilità ecologica della struttura stessa.
Questa è la dimostrazione di come un’attenta e precisa fase di progettazione non solo può portare maggiori risultati dal punto di vista estetico, ma anche dal punto di vista della sostenibilità della struttura. Per cui, attraverso un percorso architettonico complesso, si riducono fortemente non solo i costi vivi della struttura ma anche quelli di manutenzione, sviluppo futuro.
La sede della Polini Motori non deve diventare una mosca bianca ma essere da esempio per le future progettazioni architettoniche di capannoni industriali per un corretto sviluppo della civiltà moderna.
A cura di Gianluca
Oreto
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