Osservatorio Oice-Informatel: Mercato ai minimi storici nel primo quadrimestre 2011
Il primo quadrimestre 2011 si chiude con un segno fortemente negativo, - 40,6% in valore rispetto al 2010. Nel mese di aprile - 50,4% in valore rispetto allo...
Il primo quadrimestre 2011 si chiude con un segno fortemente
negativo, - 40,6% in valore rispetto al 2010. Nel mese di aprile -
50,4% in valore rispetto allo stesso mese del 2010. Questi in
estrema sintesi i dati dell'osservatorio OICE-Informatel pubblicati
con l'aggiornamento al 30 aprile 2011.
Nel mese appena trascorso le gare per servizi di ingegneria e architettura sono state 304 (di cui 48 sopra soglia) per un importo complessivo di soli 54,0 milioni di euro (40,5 sopra soglia). Rispetto ad aprile 2010 il numero dei bandi rilevati nel mese corrente scende dell'11,9% (+ 50,0% sopra soglia e - 18,2% sotto soglia) e il loro valore scende, come detto, del 50,4% (- 57,3% sopra soglia e - 4,3% sotto soglia).
Complessivamente, nei primi quattro mesi del 2011 sono state indette 1.446 gare (di cui 150 sopra soglia) per un valore di 168,2 milioni di euro (120,7 sopra soglia). Il confronto con il primo quadrimestre 2010 è fortemente negativo: il numero delle gare sale del 9,2% (+ 19,0% sopra soglia e + 8,2% sottosoglia), il loro valore scende del 40,6% (- 47,7% sopra soglia e - 9,8% sotto soglia).
Rispetto alla media del valore messo in gara nei primi quattro mesi degli ultimi cinque anni nel 2011 si perdono più di 100 milioni di euro, non tenendo conto della dinamica inflativa settoriale, occorre risalire al primo quadrimestre del 2000 per trovare un valore inferiore.
Il quadro è reso più difficile dal livello raggiunto dai ribassi con cui le gare vengono aggiudicate: in base ai dati raccolti al 30 aprile il ribasso medio sul prezzo a base d'asta, per le gare indette nel 2010, è al 41,1% (era al 41,6% a fine marzo). Il ribasso si spinge al 65% nell'aggiudicazione di una gara pubblicata dal comune di Medole (MN) per la direzione lavori, misurazione, contabilità e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori, relativamente alla ristrutturazione di Palazzo Ceni - II lotto, con un importo a base d'asta di 139.000 euro, aggiudicata per 48.166 euro.
"I dati dell'osservatorio del primo quadrimestre confermano che non si arresta la contrazione del mercato pubblico. - ha dichiarato il presidente OICE Braccio Oddi Baglioni - Continua quindi il disimpegno della Pubblica Amministrazione dagli investimenti in infrastrutture, ma guardare solo il capitolo della spesa senza considerare quello degli investimenti produttivi è miope e sbagliato, forse si miglioreranno i bilanci pubblici ma si strangola un intero settore, non solo quello dei progettisti ma tutto il settore delle costruzioni. L'auspicio è che dal decreto legge sullo sviluppo, varato giovedì scorso, possano derivare anche benefici in termini di risorse da recuperare e di incentivi per fare ripartire il settore. Per il resto, relativamente alle modifiche al Codice dei contratti pubblici, - ha continuato il presidente OICE - il provvedimento rappresenta solo un primo passo nella direzione di rendere più trasparenti e aperte al mercato le procedure che riguardano l'aggiudicazione degli appalti pubblici e per dare un po' di respiro ai progettisti in questo momento di crisi. Mi riferisco alla proroga al 31 dicembre 2013 delle norme che agevolano i progettisti a partecipare alle gare di appalti presentando i requisiti sui tre/cinque migliori anni del quinquennio/decennio; all'innalzamento da 100.000 euro alla soglia comunitaria di 193.000 euro del limite per procedere all'esclusione automatica delle offerte anomale negli appalti di servizi (oltre che di lavori e forniture), anche in questo caso in via transitoria fino a tutto il 2013; alla verifica on line dei requisiti dichiarati dalle imprese appaltatrici in gara e trasmissione da parte delle stazioni appaltanti alla Banca Nazionale dei dati dei contratti pubblici (presso l'Autorità), dei certificati dei servizi svolti risolvendo molti problemi fonte di contenzioso; all'obbligo per le stazioni appaltanti di predisporre i bandi sulla base di modelli-tipo approvati dall'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, con il parere del Ministero delle Infrastrutture. E' auspicabile - ha concluso Braccio Oddi Baglioni - che nell'iter di conversione del decreto si possano introdurre le ulteriori misure che mancano per completare il processo di semplificazione avviato dal ministro Matteoli".
Tornando ai dati dell'osservatorio, l'analisi della distribuzione territoriale delle gare nei primi quattro mesi del 2011, rispetto allo stesso periodo del 2010, consente di verificare come la tendenza recessiva registrata a livello nazionale investa tutte le grandi aree geografiche del Paese, in forte ribasso sia in numero che in valore: Nord Ovest (- 8,4% in numero e - 35,7% in valore nel 2011 rispetto ai primi quattro mesi del 2010) e Nord Est (- 39,3% in numero e - 70,8% in valore). In crescita nel numero ma sempre in forte ribasso nel valore: Meridione (+ 19,1% in numero e - 26,4% in valore) e Centro (+ 37,6% in numero e - 36,6% in valore). Crescono sia in numero che in valore solo le Isole (+ 79,5% in numero e + 6,1% in valore).
La posizione dell'Italia in Europa si rileva dal numero delle gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria che è passato dalle 126 unità del primo quadrimestre 2010 alle 150 del primo quadrimestre 2011, + 19,0%. Nell'insieme dei Paesi dell'Unione Europea la domanda di servizi di ingegneria e architettura presenta, nello stesso periodo, una crescita simile a quella italiana, + 19,7%. Rimane però molto modesta, al 3,0%, la quota del nostro Paese sul numero totale delle gare pubblicate, risultando di gran lunga inferiore rispetto a quella di paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia 44,7%, Germania 11,6%, Polonia 6,6%, Spagna 4,6%, Gran Bretagna 4,1%).
Continua l'andamento fortemente negativo delle gare miste, cioè per progettazione e costruzione insieme, nel primo quadrimestre 2011, rispetto allo stesso periodo del 2010, si dimezza il valore messo in gara: -53,0%.
Fonte: www.oice.it
Nel mese appena trascorso le gare per servizi di ingegneria e architettura sono state 304 (di cui 48 sopra soglia) per un importo complessivo di soli 54,0 milioni di euro (40,5 sopra soglia). Rispetto ad aprile 2010 il numero dei bandi rilevati nel mese corrente scende dell'11,9% (+ 50,0% sopra soglia e - 18,2% sotto soglia) e il loro valore scende, come detto, del 50,4% (- 57,3% sopra soglia e - 4,3% sotto soglia).
Complessivamente, nei primi quattro mesi del 2011 sono state indette 1.446 gare (di cui 150 sopra soglia) per un valore di 168,2 milioni di euro (120,7 sopra soglia). Il confronto con il primo quadrimestre 2010 è fortemente negativo: il numero delle gare sale del 9,2% (+ 19,0% sopra soglia e + 8,2% sottosoglia), il loro valore scende del 40,6% (- 47,7% sopra soglia e - 9,8% sotto soglia).
Rispetto alla media del valore messo in gara nei primi quattro mesi degli ultimi cinque anni nel 2011 si perdono più di 100 milioni di euro, non tenendo conto della dinamica inflativa settoriale, occorre risalire al primo quadrimestre del 2000 per trovare un valore inferiore.
Il quadro è reso più difficile dal livello raggiunto dai ribassi con cui le gare vengono aggiudicate: in base ai dati raccolti al 30 aprile il ribasso medio sul prezzo a base d'asta, per le gare indette nel 2010, è al 41,1% (era al 41,6% a fine marzo). Il ribasso si spinge al 65% nell'aggiudicazione di una gara pubblicata dal comune di Medole (MN) per la direzione lavori, misurazione, contabilità e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori, relativamente alla ristrutturazione di Palazzo Ceni - II lotto, con un importo a base d'asta di 139.000 euro, aggiudicata per 48.166 euro.
"I dati dell'osservatorio del primo quadrimestre confermano che non si arresta la contrazione del mercato pubblico. - ha dichiarato il presidente OICE Braccio Oddi Baglioni - Continua quindi il disimpegno della Pubblica Amministrazione dagli investimenti in infrastrutture, ma guardare solo il capitolo della spesa senza considerare quello degli investimenti produttivi è miope e sbagliato, forse si miglioreranno i bilanci pubblici ma si strangola un intero settore, non solo quello dei progettisti ma tutto il settore delle costruzioni. L'auspicio è che dal decreto legge sullo sviluppo, varato giovedì scorso, possano derivare anche benefici in termini di risorse da recuperare e di incentivi per fare ripartire il settore. Per il resto, relativamente alle modifiche al Codice dei contratti pubblici, - ha continuato il presidente OICE - il provvedimento rappresenta solo un primo passo nella direzione di rendere più trasparenti e aperte al mercato le procedure che riguardano l'aggiudicazione degli appalti pubblici e per dare un po' di respiro ai progettisti in questo momento di crisi. Mi riferisco alla proroga al 31 dicembre 2013 delle norme che agevolano i progettisti a partecipare alle gare di appalti presentando i requisiti sui tre/cinque migliori anni del quinquennio/decennio; all'innalzamento da 100.000 euro alla soglia comunitaria di 193.000 euro del limite per procedere all'esclusione automatica delle offerte anomale negli appalti di servizi (oltre che di lavori e forniture), anche in questo caso in via transitoria fino a tutto il 2013; alla verifica on line dei requisiti dichiarati dalle imprese appaltatrici in gara e trasmissione da parte delle stazioni appaltanti alla Banca Nazionale dei dati dei contratti pubblici (presso l'Autorità), dei certificati dei servizi svolti risolvendo molti problemi fonte di contenzioso; all'obbligo per le stazioni appaltanti di predisporre i bandi sulla base di modelli-tipo approvati dall'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, con il parere del Ministero delle Infrastrutture. E' auspicabile - ha concluso Braccio Oddi Baglioni - che nell'iter di conversione del decreto si possano introdurre le ulteriori misure che mancano per completare il processo di semplificazione avviato dal ministro Matteoli".
Tornando ai dati dell'osservatorio, l'analisi della distribuzione territoriale delle gare nei primi quattro mesi del 2011, rispetto allo stesso periodo del 2010, consente di verificare come la tendenza recessiva registrata a livello nazionale investa tutte le grandi aree geografiche del Paese, in forte ribasso sia in numero che in valore: Nord Ovest (- 8,4% in numero e - 35,7% in valore nel 2011 rispetto ai primi quattro mesi del 2010) e Nord Est (- 39,3% in numero e - 70,8% in valore). In crescita nel numero ma sempre in forte ribasso nel valore: Meridione (+ 19,1% in numero e - 26,4% in valore) e Centro (+ 37,6% in numero e - 36,6% in valore). Crescono sia in numero che in valore solo le Isole (+ 79,5% in numero e + 6,1% in valore).
La posizione dell'Italia in Europa si rileva dal numero delle gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria che è passato dalle 126 unità del primo quadrimestre 2010 alle 150 del primo quadrimestre 2011, + 19,0%. Nell'insieme dei Paesi dell'Unione Europea la domanda di servizi di ingegneria e architettura presenta, nello stesso periodo, una crescita simile a quella italiana, + 19,7%. Rimane però molto modesta, al 3,0%, la quota del nostro Paese sul numero totale delle gare pubblicate, risultando di gran lunga inferiore rispetto a quella di paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia 44,7%, Germania 11,6%, Polonia 6,6%, Spagna 4,6%, Gran Bretagna 4,1%).
Continua l'andamento fortemente negativo delle gare miste, cioè per progettazione e costruzione insieme, nel primo quadrimestre 2011, rispetto allo stesso periodo del 2010, si dimezza il valore messo in gara: -53,0%.
Fonte: www.oice.it
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