VARATA DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL 29 OTTOBRE
Varata dal Consiglio dei Ministri di venerdì 29 settembre la finanziaria del 2007 che sarà di 33 miliardi e 400 milioni di euro, come confermato dal presiden...
Varata dal Consiglio dei Ministri di venerdì 29 settembre la
finanziaria del 2007 che sarà di 33 miliardi e 400 milioni di euro,
come confermato dal presidente del Consiglio Romano Prodi.
15 miliardi sono destinanti alla correzione dei conti e oltre 18 a provvedimenti che il governo ha definito di equità e di sviluppo.
E' la seconda manovra in ordine di grandezza in tutta la storia della Repubblica, dopo quella decisa dal governo Amato nel 1992.
Con la Finanziaria 2007 il deficit rientrerà al 2,8% del prodotto interno lordo, già nel 2007, come chiesto da Bruxelles e sarà ridotto il cuneo fiscale e anticipata all'anno prossimo la riforma del Tfr.
Vengono, anche, rimodulate le aliquote Irpef ed il prelievo salirà al 43% per coloro che guadagnano 70mila euro l'anno mentre tutto resterà inalterato per i redditi inferiori ai 40mila, che, anzi, dovrebbero ottenere qualche beneficio.
Previsti, poi, numerosi investimenti per il Mezzogiorno.
Tra le novità, alcune manovre per il Sud.
In particolare, per il mezzogiorno ritorna il “credito imposta”, attribuito a tutte le imprese del Sud Italia che assumano nuovi dipendenti o eseguano degli investimenti.
Verranno introdotte, sull’esempio della Francia, alcune “zone franche”, aree cittadine dove saranno previsti rilevanti sgravi fiscali e contributivi per facilitare l’apertura di nuove piccole attività imprenditoriali.
Le risorse che sarebbero state utilizzate per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina verranno utilizzate per terminare e costruire nuove infrastrutture nel mezzogiorno.
Inoltre sono previsti:
La Finanziaria 2007 viene subito bocciata dall'opposizione e la Casa delle libertà non ha esitato a definirla: ''Macelleria sociale".
Per Maurizio Gasparri di An "con questa manovra, il declino del Governo sarà più rapido".
L'Udc parla di "centro-sinistra in stato confusionale".
Secondo il segretario Lorenzo Cesa, "l'unica certezza è che la manovra finanziaria è un inganno".
15 miliardi sono destinanti alla correzione dei conti e oltre 18 a provvedimenti che il governo ha definito di equità e di sviluppo.
E' la seconda manovra in ordine di grandezza in tutta la storia della Repubblica, dopo quella decisa dal governo Amato nel 1992.
Con la Finanziaria 2007 il deficit rientrerà al 2,8% del prodotto interno lordo, già nel 2007, come chiesto da Bruxelles e sarà ridotto il cuneo fiscale e anticipata all'anno prossimo la riforma del Tfr.
Vengono, anche, rimodulate le aliquote Irpef ed il prelievo salirà al 43% per coloro che guadagnano 70mila euro l'anno mentre tutto resterà inalterato per i redditi inferiori ai 40mila, che, anzi, dovrebbero ottenere qualche beneficio.
Previsti, poi, numerosi investimenti per il Mezzogiorno.
Tra le novità, alcune manovre per il Sud.
In particolare, per il mezzogiorno ritorna il “credito imposta”, attribuito a tutte le imprese del Sud Italia che assumano nuovi dipendenti o eseguano degli investimenti.
Verranno introdotte, sull’esempio della Francia, alcune “zone franche”, aree cittadine dove saranno previsti rilevanti sgravi fiscali e contributivi per facilitare l’apertura di nuove piccole attività imprenditoriali.
Le risorse che sarebbero state utilizzate per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina verranno utilizzate per terminare e costruire nuove infrastrutture nel mezzogiorno.
Inoltre sono previsti:
- incentivi per l'instazione di pannelli solari;
- una supertassa per i SUV;
- il taglio di 5 punti del cuneo fiscale, vale a dire della differenza fra il costo totale di un dipendente per l’azienda e lo stipendio netto che quest'ultimo percepisce;
- l'eliminazione di enti inutili. Verranno soppresse tra gli altri le direzioni provinciali del Tesoro e della Ragioneria;
- tetti massimi previsti per le consulenze, le missioni ed il ricorso all'outsourcing.
La Finanziaria 2007 viene subito bocciata dall'opposizione e la Casa delle libertà non ha esitato a definirla: ''Macelleria sociale".
Per Maurizio Gasparri di An "con questa manovra, il declino del Governo sarà più rapido".
L'Udc parla di "centro-sinistra in stato confusionale".
Secondo il segretario Lorenzo Cesa, "l'unica certezza è che la manovra finanziaria è un inganno".
A cura di Gianluca
Oreto
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