Emilia Romagna: urbanistica, apre a Bologna il primo laboratorio di creatività

Smart city, città creative e idee in movimento. Sono questi gli obiettivi del Laboratorio di creatività urbana realizzato dalla Regione per accompagnare e pr...

24/06/2011
Smart city, città creative e idee in movimento. Sono questi gli obiettivi del Laboratorio di creatività urbana realizzato dalla Regione per accompagnare e promuovere il bando relativo ai Concorsi di architettura e di riqualificazione urbana per ideare interventi in grado di migliorare la qualità urbana dei Comuni dell’Emilia-Romagna.

Il bando – approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale - è rivolto ai Comuni emiliano romagnoli per mettere a disposizione risorse finalizzate a sostenere concorsi di progettazione o concorsi di idee che si prefiggano obiettivi di qualità urbana.

«Abbiamo voluto, poggiando sulla dimensione della creatività, rispondere alla richiesta di aumentare la qualità dell’abitare delle e nelle città. Un modo - ha sottolineato l’assessore regionale all’Ambiente e riqualificazione urbana Sabrina Freda – per tentare di dare forma a progetti, di tutte le scale, che possano rendere sempre più belli e fruibili i centri urbani. Una opportunità che consentirà anche di realizzare piccole opere, non per questo meno significative, che spesso sono trascurati nei grandi interventi urbanistici dei tessuti urbani delle città».

Il Laboratorio di creatività urbana – realizzato in collaborazione con il Centro ricerche urbane e territorialidell’Università di Ferrara - partirà con un Forum delle città dell’Emilia-Romagna che si svolgerà a Bologna venerdì 24 giugno, dalle ore 9 alle ore 16, presso la Sala Polivalente della Regione (via Aldo Moro 50). Il seminario costituisce il presupposto per la partecipazione dei Comuni interessati ai workshop che si svolgeranno per i Comuni con oltre 15 mila abitanti il 1-2 luglio e per i Comuni fino a 15 mila abitanti il 8-9 luglio 2011.

«Durante ciascun workshop amministratori, dirigenti e funzionari dei Comuni – ha aggiunto l’assessore Freda - lavoreranno insieme a esperti, ricercatori e ! tecnici, affrontando i diversi temi promossi dal bando della Regione con l’intento di individuare gli obiettivi e le soluzioni più creative e innovative. L’obiettivo è quello di costruire una rete di competenze pubbliche e private che possano supportare e diffondere una progettualità innovativa, anche attraverso l’individuazione e la condivisione di buone pratiche».

Le tematiche proposte dal bando - strumento per la diffusione e promozione della progettualità locale in materia di riqualificazione delle città – integrano fattori ambientali e paesaggistici con gli obiettivi della rigenerazione del patrimonio, della riqualificazione dello spazio pubblico, del risparmio di risorse, a cominciare proprio dal freno al consumo di suolo.Per accedere ai contributi messi a disposizione dalla Regione, i Comuni dovranno attivare concorsi di architettura, supportati dagli strumenti di pianificazione locali e finalizzati a selezionare risposte progettuali di qualità. I Comuni interessati, entro il 30 settembre, dovranno presentare le proposte (una per ogni Comune) accompagnate da uno studio di fattibilità.

La selezione verrà operata da un apposito nucleo regionale di valutazione sulla base dei criteri definiti nel bando, che fanno riferimento tra l’altro a parametri di qualità architettonica, urbana (dello spazio pubblico), paesaggistica, ambientale e sociale. Alla proclamazione dei vincitori (in ottobre) seguirà la sottoscrizione entro la fine del 2011 di un Protocollo di intesa finalizzato a disciplinare i reciproci impegni di Comune e Regione in ordine alla redazione dei bandi, all’attuazione dei concorsi, alla erogazione dei contributi e alla fattibilità dei progetti.

Il contributo va da un minimo di 30 mila ad un massimo di 70 mila euro in funzione della dimensione demografica del Comune. Le tematiche - che riguardano le diverse scale di intervento – comprendono: la ricomposizione della forma ! urbana per favorire la rinascita delle aree degradate e il riuso di aree dimesse, anche tramite l’eventuale bonifica e rinaturalizzazione dei siti con l’obiettivo di limitare il consumo di suolo agricolo; la rigenerazione degli ambiti urbani consolidati attraverso progetti urbani che affrontino il rapporto tra spazio pubblico ed edificato ed introducano un miglioramento dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale; la ridefinizione dei limiti della struttura urbana mediante la ricucitura del rapporto con le aree periurbane anche prevedendo collegamenti pedonali e ciclabili con gli ambiti di interesse ambientale e paesaggistico; il ridisegno degli spazi liberi destinati alla funzione pubblica, anche attraverso piani di riqualificazione delle pavimentazioni dei centri storici e del verde urbano.


a cura di www.regione.emilia-romagna.it
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