RISPARMIO ENERGETICO E RISTRUTTURAZIONI
Nel disegno di legge sulla Finanziaria 2007 approvato venerdì scorso 29 settembre dal Consiglio dei Ministri è stato inserito un pacchetto di agevolazioni fi...
Nel disegno di legge sulla Finanziaria 2007 approvato
venerdì scorso 29 settembre dal Consiglio dei Ministri è stato
inserito un pacchetto di agevolazioni fiscali per l’efficienza
energetica degli edifici.
Le agevolazioni erano state già annunciate, già dal ministro per lo Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, come uno degli interventi per migliorare la qualità ambientale ed energetica di uffici e abitazioni, ma anche per favorire l’innovazione tecnologica e l’efficienza dei settori edilizio e impiantistico.
La principale delle agevolazioni consiste nella detrazione Irpef del 55%, fino a un massimo di 100.000 euro, delle spese documentate, sostenute entro il 31 dicembre 2007, spalmata in tre annualità di pari importo per interventi di riqualificazione energetica di edifici già esistenti, compresi caldaie, interventi sugli infissi (a condizione che siano rispettati determinati requisiti di trasmittanza termica), sui pavimenti e sui solai o ancora di installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici, industriali e per piscine, strutture sportive e di cura, scuole e università.
Anche le nuove costruzioni, iniziate entro il 31 dicembre 2007 e terminati entro i tre anni successivi, il cui fabbisogno di energia è inferiore almeno del 50% rispetto ai valori indicati dal D.Lgs. 192/2005 potranno usufruire di un contributo per il 55% degli extracosti sostenuti per rendere più efficiente energeticamente edifici di nuova realizzazione di volume superiori a 10mila metri cubi. I limiti di queste agevolazioni - previste dagli articoli 22 e 23 della Finanziaria - sono differenti per tipologia di intervento.
I requisiti richiesti devono essere asseverati da un tecnico abilitato e il contribuente deve essere in possesso della certificazione energetica dell’edificio (ex Dlgs 192/2005), se introdotta dalla Regione, o, in alternativa, di un attestato di qualificazione energetica firmato da un tecnico abilitato. Le spese per la certificazione o per l’attestato rientrano negli importi detraibili.
Prorogate ancora per un anno le agevolazioni per il recupero del patrimonio edilizio (manutenzione ordinaria per le parti comuni degli edifici, manutenzione straordinaria, restauro-risanamento conservativo e ristrutturazione).
Sulle spese sostenute spetterà una detrazione dall’Irpef pari al 36%, nel limite di 48 mila euro senza alcun riferimento sul fatto che tale limite sia riferito alla singola unità immobiliare e non a ogni singolo comproprietario.
Nasce, quindi, il dubbio è che non sia confermata la norma prevista nel citato decreto-legge n. 223/2006 che ha stabilito che, a partire dalle spese sostenute dal 1° ottobre 2006 e sino al 31 dicembre 2007, il limite dei 48mila euro va riferito alla singola unità immobiliare e non a ogni singolo comproprietario.
Viene, altresì, confermata l’aliquota Iva al 10% per i lavori di manutenzione ordinaria.
Per ultimo precisiamo che, anche con la Finanziaria 2007, come già fatto precedentemente dal decreto-legge n. 223/2206, le agevolazioni, sia ai fini Irpef che Iva, spettano solo se il costo della manodopera venga evidenziato in fattura.
Confermate, poi, attraverso il richiamo alla legge 289/2002, articolo 2, comma 5, le altre regole sulla rateizzazione della detrazione in dieci quote annuali.
Le agevolazioni erano state già annunciate, già dal ministro per lo Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, come uno degli interventi per migliorare la qualità ambientale ed energetica di uffici e abitazioni, ma anche per favorire l’innovazione tecnologica e l’efficienza dei settori edilizio e impiantistico.
La principale delle agevolazioni consiste nella detrazione Irpef del 55%, fino a un massimo di 100.000 euro, delle spese documentate, sostenute entro il 31 dicembre 2007, spalmata in tre annualità di pari importo per interventi di riqualificazione energetica di edifici già esistenti, compresi caldaie, interventi sugli infissi (a condizione che siano rispettati determinati requisiti di trasmittanza termica), sui pavimenti e sui solai o ancora di installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici, industriali e per piscine, strutture sportive e di cura, scuole e università.
Anche le nuove costruzioni, iniziate entro il 31 dicembre 2007 e terminati entro i tre anni successivi, il cui fabbisogno di energia è inferiore almeno del 50% rispetto ai valori indicati dal D.Lgs. 192/2005 potranno usufruire di un contributo per il 55% degli extracosti sostenuti per rendere più efficiente energeticamente edifici di nuova realizzazione di volume superiori a 10mila metri cubi. I limiti di queste agevolazioni - previste dagli articoli 22 e 23 della Finanziaria - sono differenti per tipologia di intervento.
I requisiti richiesti devono essere asseverati da un tecnico abilitato e il contribuente deve essere in possesso della certificazione energetica dell’edificio (ex Dlgs 192/2005), se introdotta dalla Regione, o, in alternativa, di un attestato di qualificazione energetica firmato da un tecnico abilitato. Le spese per la certificazione o per l’attestato rientrano negli importi detraibili.
Prorogate ancora per un anno le agevolazioni per il recupero del patrimonio edilizio (manutenzione ordinaria per le parti comuni degli edifici, manutenzione straordinaria, restauro-risanamento conservativo e ristrutturazione).
Sulle spese sostenute spetterà una detrazione dall’Irpef pari al 36%, nel limite di 48 mila euro senza alcun riferimento sul fatto che tale limite sia riferito alla singola unità immobiliare e non a ogni singolo comproprietario.
Nasce, quindi, il dubbio è che non sia confermata la norma prevista nel citato decreto-legge n. 223/2006 che ha stabilito che, a partire dalle spese sostenute dal 1° ottobre 2006 e sino al 31 dicembre 2007, il limite dei 48mila euro va riferito alla singola unità immobiliare e non a ogni singolo comproprietario.
Viene, altresì, confermata l’aliquota Iva al 10% per i lavori di manutenzione ordinaria.
Per ultimo precisiamo che, anche con la Finanziaria 2007, come già fatto precedentemente dal decreto-legge n. 223/2206, le agevolazioni, sia ai fini Irpef che Iva, spettano solo se il costo della manodopera venga evidenziato in fattura.
Confermate, poi, attraverso il richiamo alla legge 289/2002, articolo 2, comma 5, le altre regole sulla rateizzazione della detrazione in dieci quote annuali.
A cura di Paolo
Oreto
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