ANALISI NOMISMA
Di recente, in occasione del sesto congresso nazionale dell'Associazione sindacale dei piccoli proprietari immobiliari è stata presentata a Chianciano un'ind...
Di recente, in occasione del sesto congresso nazionale
dell'Associazione sindacale dei piccoli proprietari immobiliari è
stata presentata a Chianciano un'indagine realizzata da Nomisma dal
titolo “Il mercato abitativo italiano: un'analisi territoriale
sullo stato, la conservazione e la redditività”, da cui emerge un
sostanziale pareggio nella scelta tra acquisto della casa o affitto
della stessa anche in considerazione. vVntaggi e svantaggi
dipendono dalle esigenze personali, mentre in termini di spesa le
rate del mutuo e i canoni quasi si equivalgono. È soprattutto il
costo ridotto del denaro a far pendere un po' la bilancia a favore
del mutuo, ma l'innalzamento dei tassi d'interesse da parte della
BCE può modificare a breve, leggermente, questa situazione. “Il
rapporto fra mutuo e affitto - scrive Nomisma nella ricerca -
risulta mediamente pari all'87 per cento, quota che non favorendo
espressamente né l'una né l'altra soluzione, lascia ampio spazio ad
altri fattori di costo e di incertezza che accompagnano la
decisione dell'acquisto”. Comprare casa non sempre conviene,
soprattutto in città come Bologna, Venezia, o Milano, per
appartamenti di metrature inferiori ai cento metri-quadri. Per
appartamenti di dimensioni superiori è più vantaggioso l'affitto in
una città come Torino. In questi anni, in sintonia con la vivacità
del mercato immobiliare e dei prezzi delle case, anche il mercato
dell'affitto è diventato più caro, ma oggi è cominciata proprio in
quest'ambito una parabola discendente dovuta appunto al rapporto
paritario (se non svantaggioso) fra affitto e rata del mutuo.
Questo rapporto però sembra destinato a mutare, almeno leggermente,
nel giro di poco tempo per l'innalzamento dei tassi d'interesse
dalla Banca centrale europea. Si tratta di una percentuale modesta
dello 0,25 per cento che potrebbe comunque avere ripercussioni
anche psicologiche sul mercato. Vantaggi e svantaggi economici, fra
rata del muto e canone, andranno perciò rivisti alla luce di questa
novità. Oltre alla comparazione fra affitto e proprietà Nomisma ha
indagato in questa ricerca, regione per regione, lo stato del
patrimonio immobiliare nazionale. Ne viene fuori una fotografia con
diverse sfumature e qualche sorpresa. Ad esempio la regione dove è
più diffusa la proprietà è la Sardegna (80,5 per cento), mentre le
regioni con i tassi più bassi di proprietà sono la Campania (61,1
per cento) e il Piemonte (67,4 per cento)
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