Istat: Indici prezzi al consumo luglio 2011
A partire dai dati di gennaio 2011, la base di riferimento dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC) e dell'indice nazional...
A partire dai dati di gennaio 2011, la base di riferimento
dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera
collettività (NIC) e dell'indice nazionale dei prezzi al consumo
per le famiglie di operai e impiegati (FOI) è il 2010 (la
precedente era il 1995).
Il coefficiente di raccordo dalla base 1995 alla base 2010 dell'indice generale dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (senza tabacchi) è pari a 1,373.
L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Luglio 2011; l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Luglio 2011 con la nuova base 2010 sul valore di 102,90 con una sensibile variazione positiva rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata del + 0,3 % e quella annua del + 2,7 %. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Luglio 2011 ed il 14 Agosto 2011, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2010 del 2,436615 %.
Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato all'2,025 % e l'indice biennale al 3,300%.
L'Istat spiega che, nel mese di luglio 2011, per quanto concerne l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, gli incrementi congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli dei Trasporti (+ 0,1,4 %), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 1,1%), Bevande alcoliche e tabacchi (+1,0 %).
Variazioni nulle si sono verificate nei capitoli Abbigliamento e calzature e Istruzione.
Variazioni congiunturali negative si sono verificate nei capitoli Prodotti alimentari e bevande analcoliche (- 0,8%), Comunicazioni (- 0,3 %) e Servizi sanitari e spese per la salute (- 0,2 %).
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrate nei capitoli Trasporti (+ 6,4 %), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 5,0 %) e Altri beni e servizi (+ 3,1 %).
Quelli più contenuti si sono registrati nei capitoli Ricreazione, spettacoli e cultura (+ 0,1%), Servizi sanitari e spese per la salute (+ 0,4 %) e Abbigliamento e calzature (+ 1,3 %).
Gli incrementi tendenziali negativi si sono registrati soltanto nel capitolo Comunicazioni (- 1,7 %). br />
Nell'ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell'indice NIC si sono verificati nelle città di Aosta (+ 3,9 %), Bari e Bologna (+ 3,4 % per entrambe); le variazioni più moderate hanno riguardato le città di Ancona (+ 2,1%) e Palermo (+ 2,2 %).
I prossimi indici saranno pubblicati il 16 settembre 2011.
Il coefficiente di raccordo dalla base 1995 alla base 2010 dell'indice generale dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (senza tabacchi) è pari a 1,373.
L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Luglio 2011; l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Luglio 2011 con la nuova base 2010 sul valore di 102,90 con una sensibile variazione positiva rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata del + 0,3 % e quella annua del + 2,7 %. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Luglio 2011 ed il 14 Agosto 2011, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2010 del 2,436615 %.
Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato all'2,025 % e l'indice biennale al 3,300%.
L'Istat spiega che, nel mese di luglio 2011, per quanto concerne l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, gli incrementi congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli dei Trasporti (+ 0,1,4 %), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 1,1%), Bevande alcoliche e tabacchi (+1,0 %).
Variazioni nulle si sono verificate nei capitoli Abbigliamento e calzature e Istruzione.
Variazioni congiunturali negative si sono verificate nei capitoli Prodotti alimentari e bevande analcoliche (- 0,8%), Comunicazioni (- 0,3 %) e Servizi sanitari e spese per la salute (- 0,2 %).
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrate nei capitoli Trasporti (+ 6,4 %), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 5,0 %) e Altri beni e servizi (+ 3,1 %).
Quelli più contenuti si sono registrati nei capitoli Ricreazione, spettacoli e cultura (+ 0,1%), Servizi sanitari e spese per la salute (+ 0,4 %) e Abbigliamento e calzature (+ 1,3 %).
Gli incrementi tendenziali negativi si sono registrati soltanto nel capitolo Comunicazioni (- 1,7 %). br />
Nell'ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell'indice NIC si sono verificati nelle città di Aosta (+ 3,9 %), Bari e Bologna (+ 3,4 % per entrambe); le variazioni più moderate hanno riguardato le città di Ancona (+ 2,1%) e Palermo (+ 2,2 %).
I prossimi indici saranno pubblicati il 16 settembre 2011.
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