Dall'Authority il rapporto trimestrale sulle procedure di affidamento superiori a 150.000 euro
L'Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici ha pubblicato il Rapporto trimestrale relativo alle procedure di affidamento di importo superiore a 150.00...
L'Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici ha pubblicato il
Rapporto trimestrale relativo alle procedure di affidamento di
importo superiore a 150.000 euro. Il Rapporto è aggiornato al
secondo trimestre del 2011 e aggiorna le elaborazioni riguardanti
la domanda attivata dalle stazioni appaltanti e dagli enti
aggiudicatori.
I dati presenti nel Rapporto si riferiscono alle procedure di affidamento perfezionate ovvero alle procedure per le quali è stato pubblicato un bando (nel caso di procedure aperte) o per le quali è stata inviata una lettera di invito (nel caso di procedure ristrette o di procedure negoziate con o senza previa pubblicazione di un bando). L'analisi considera tutte le procedure che presentano un importo, stabilito a monte dell'affidamento, superiore a 150.000 euro. Tale importo non è da confondere con l'importo contrattuale che tiene conto del ribasso di aggiudicazione. Il Rapporto è suddiviso in 4 sezioni: una contenente le statistiche generali dei contratti e 3 relative alle diverse tipologie di contratto previste dal codice (lavori, servizi e forniture).
L'Autorità ha ricordato che dal terzo trimestre del 2010 si è registrato un forte aumento del numero di stazioni appaltanti che hanno richiesto un CIG all'Osservatorio dei contratti pubblici. Tale fenomeno ha interessato stazioni appaltanti mai censite prima che sono emerse come conseguenza di due circostanze:
Per quanto riguarda i dati generali relativi alle procedure perfezionate per l'affidamento di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, nel primo semestre del 2011 le stazioni appaltanti hanno attivato una domanda di contratti pubblici per un importo complessivo di 47,5 miliardi di euro, ripartito per circa il 66% nell'ambito dei settori ordinari e per il restante 34% nell'ambito dei settori speciali. Il confronto tra il primo semestre del 2011 e il primo semestre del 2010, evidenzia un aumento della domanda complessiva sia in termini di numerosità delle procedure di affidamento perfezionate (cresciute del 7,1%) che in termini di ammontare complessivo (+5,3% corrispondente ad un incremento pari a 2,4 miliardi di euro). In riferimento ai soli lavori, nel primo semestre del 2011 le stazioni appaltanti hanno attivato una domanda di contratti pubblici di lavori per un importo complessivo di 13,4 miliardi di euro come conseguenza di 12.024 procedure di affidamento perfezionate. Il 62,1% della domanda, intesa in termini di valore, ha riguardato i settori ordinari e il restante 37,9% i settori speciali.
Per ciò che attiene ai servizi, nel primo semestre del 2011 le stazioni appaltanti hanno attivato una domanda di contratti pubblici di servizi per un importo complessivo di 20,6 miliardi di euro come conseguenza di 10.879 procedure di affidamento perfezionate. Il 71,6% della domanda, intesa in termini di valore, ha riguardato i settori ordinari e il restante 28,4% i settori speciali.
Infine, le procedure perfezionate per l'affidamento di contratti pubblici di forniture vedono nel primo trimestre 2011 una domanda di contratti pubblici di forniture per un importo complessivo di 13,5 miliardi di euro come conseguenza di 9.271 procedure di affidamento perfezionate. Il 60,8% della domanda, intesa in termini di valore, ha riguardato i settori ordinari e il restante 39,2% i settori speciali.
I dati presenti nel Rapporto si riferiscono alle procedure di affidamento perfezionate ovvero alle procedure per le quali è stato pubblicato un bando (nel caso di procedure aperte) o per le quali è stata inviata una lettera di invito (nel caso di procedure ristrette o di procedure negoziate con o senza previa pubblicazione di un bando). L'analisi considera tutte le procedure che presentano un importo, stabilito a monte dell'affidamento, superiore a 150.000 euro. Tale importo non è da confondere con l'importo contrattuale che tiene conto del ribasso di aggiudicazione. Il Rapporto è suddiviso in 4 sezioni: una contenente le statistiche generali dei contratti e 3 relative alle diverse tipologie di contratto previste dal codice (lavori, servizi e forniture).
L'Autorità ha ricordato che dal terzo trimestre del 2010 si è registrato un forte aumento del numero di stazioni appaltanti che hanno richiesto un CIG all'Osservatorio dei contratti pubblici. Tale fenomeno ha interessato stazioni appaltanti mai censite prima che sono emerse come conseguenza di due circostanze:
- l'estensione dei compiti di vigilanza dell'Autorità ai settori dei servizi e delle forniture che ha comportato un graduale e significativo ampliamento dei soggetti sottoposti agli obblighi di richiesta del CIG;
- gli effetti della legge n. 136/2010 che, allo scopo di prevenire le infiltrazioni criminali negli appalti pubblici, fa del codice CIG, prima richiesto unicamente allo scopo di monitorare le procedure di affidamento dei contratti pubblici sottoposti alla vigilanza dell'Autorità, lo strumento su cui è imperniato l'intero sistema di tracciabilità dei flussi di pagamento relativi alle commesse pubbliche. Va sottolineato come gli effetti transitori della legge 136/2000 tenderanno, presumibilmente, ad attenuarsi in quanto il legislatore ha fissato al 17 giugno 2011 il termine per effettuare la richiesta del codice CIG per i contratti ancora in corso ma stipulati prima del 7 settembre 2010.
Per quanto riguarda i dati generali relativi alle procedure perfezionate per l'affidamento di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, nel primo semestre del 2011 le stazioni appaltanti hanno attivato una domanda di contratti pubblici per un importo complessivo di 47,5 miliardi di euro, ripartito per circa il 66% nell'ambito dei settori ordinari e per il restante 34% nell'ambito dei settori speciali. Il confronto tra il primo semestre del 2011 e il primo semestre del 2010, evidenzia un aumento della domanda complessiva sia in termini di numerosità delle procedure di affidamento perfezionate (cresciute del 7,1%) che in termini di ammontare complessivo (+5,3% corrispondente ad un incremento pari a 2,4 miliardi di euro). In riferimento ai soli lavori, nel primo semestre del 2011 le stazioni appaltanti hanno attivato una domanda di contratti pubblici di lavori per un importo complessivo di 13,4 miliardi di euro come conseguenza di 12.024 procedure di affidamento perfezionate. Il 62,1% della domanda, intesa in termini di valore, ha riguardato i settori ordinari e il restante 37,9% i settori speciali.
Per ciò che attiene ai servizi, nel primo semestre del 2011 le stazioni appaltanti hanno attivato una domanda di contratti pubblici di servizi per un importo complessivo di 20,6 miliardi di euro come conseguenza di 10.879 procedure di affidamento perfezionate. Il 71,6% della domanda, intesa in termini di valore, ha riguardato i settori ordinari e il restante 28,4% i settori speciali.
Infine, le procedure perfezionate per l'affidamento di contratti pubblici di forniture vedono nel primo trimestre 2011 una domanda di contratti pubblici di forniture per un importo complessivo di 13,5 miliardi di euro come conseguenza di 9.271 procedure di affidamento perfezionate. Il 60,8% della domanda, intesa in termini di valore, ha riguardato i settori ordinari e il restante 39,2% i settori speciali.
A cura di Gabriele
Bivona
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