Terre e rocce da scavo: Nuovo Regolamento per l’uso sostenibile delle risorse naturali
Il Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo ha, recentemente, firmato il regolamento che recepisce i più recenti indirizzi comunitari e nazionali in mat...
Il Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo ha,
recentemente, firmato il regolamento che recepisce i più
recenti indirizzi comunitari e nazionali in materia di gestione
delle terre e rocce da scavo.
Il nuovo regolamento è finalizzato al rispetto della gerarchia dei rifiuti e, in particolare, alla prevenzione della produzione dei rifiuti, alla riduzione del consumo ed utilizzo di risorse naturali, alla riduzione di impatti negativi sull'ambiente e sulla salute umana.
Le nuove norme definiscono le condizioni per cui determinati materiali da scavo, prodotti nell'ambito dei lavori di scavo per la realizzazione dei lavori di trasformazione del territorio nella realizzazione di opere sia puntuali che a rete, possano essere qualificati come sottoprodotto.
La corretta definizione della nozione di rifiuto punta anche a evitare un consumo inutile di risorse naturali e garantirne un uso sostenibile.
Il regolamento, particolarmente atteso per lo sblocco di molte opere, è contenuto in un decreto del Ministero dell'Ambiente e prima di essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale sarà sottoposto al vaglio del Consiglio di Stato.
Il nuovo regolamento è finalizzato al rispetto della gerarchia dei rifiuti e, in particolare, alla prevenzione della produzione dei rifiuti, alla riduzione del consumo ed utilizzo di risorse naturali, alla riduzione di impatti negativi sull'ambiente e sulla salute umana.
Le nuove norme definiscono le condizioni per cui determinati materiali da scavo, prodotti nell'ambito dei lavori di scavo per la realizzazione dei lavori di trasformazione del territorio nella realizzazione di opere sia puntuali che a rete, possano essere qualificati come sottoprodotto.
La corretta definizione della nozione di rifiuto punta anche a evitare un consumo inutile di risorse naturali e garantirne un uso sostenibile.
Il regolamento, particolarmente atteso per lo sblocco di molte opere, è contenuto in un decreto del Ministero dell'Ambiente e prima di essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale sarà sottoposto al vaglio del Consiglio di Stato.
A cura di Gabriele
Bivona
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