LE NUOVE REGOLE
La riforma dell’accesso agli Ordini professionali è argomento di discussione parlamentare che sembra avere trovato un progetto normativo ben definito con la ...
La riforma dell’accesso agli Ordini professionali è argomento di
discussione parlamentare che sembra avere trovato un progetto
normativo ben definito con la bozza di regolamento elaborata dal
sottosegretario al Ministero dell’Istruzione Maria Grazia
Siliquini.
Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato la possibile riforma del sistema di accesso alle professioni, con la sostanziale riforma del del D.P.R. n 328/2001.
La proposta normativa in un articolato di 108 disposizioni riporta sostanzialmente oltre l’elenco di professioni operanti i seguenti punti salienti:
a) i requisiti per l'ammissione all'esame di Stato e le relative prove;
b) il tirocinio;
c) le prove per l’ ammissione e modalità di svolgimento;
d) il valore delle classi di laurea;
e) l’adeguamento dei titoli di studio.
Le novità più rilevanti della bozza di riforma sono sostanzialmente le nuove regole per gli esami ed il tirocinio obbligatorio,che avrà una durata di sei mesi per tutte le professioni, eccetto gli ingegneri per i quali il percorso della candidatura all’abilitazione durerà un anno.
Il tirocinio potrà essere svolto anche durante gli studi universitari, purchè vi sia una convenzione tra Ordini professionali e Università nell’ambito di una convenzione quadro tra Miur e Consiglio nazionale di categoria. Le prove di esame per l’accesso agli ordini saranno quattro e consisteranno in due scritti della durata generale di otto ore, un test pratico ed un colloquio.
Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato la possibile riforma del sistema di accesso alle professioni, con la sostanziale riforma del del D.P.R. n 328/2001.
La proposta normativa in un articolato di 108 disposizioni riporta sostanzialmente oltre l’elenco di professioni operanti i seguenti punti salienti:
a) i requisiti per l'ammissione all'esame di Stato e le relative prove;
b) il tirocinio;
c) le prove per l’ ammissione e modalità di svolgimento;
d) il valore delle classi di laurea;
e) l’adeguamento dei titoli di studio.
Le novità più rilevanti della bozza di riforma sono sostanzialmente le nuove regole per gli esami ed il tirocinio obbligatorio,che avrà una durata di sei mesi per tutte le professioni, eccetto gli ingegneri per i quali il percorso della candidatura all’abilitazione durerà un anno.
Il tirocinio potrà essere svolto anche durante gli studi universitari, purchè vi sia una convenzione tra Ordini professionali e Università nell’ambito di una convenzione quadro tra Miur e Consiglio nazionale di categoria. Le prove di esame per l’accesso agli ordini saranno quattro e consisteranno in due scritti della durata generale di otto ore, un test pratico ed un colloquio.
© Riproduzione riservata
Documenti Allegati
Testo in formato.pdf