Superbonus 110% e bonus edilizi, appello degli architetti alle forze politiche
Tra le priorità identificate, una nuova strategia sui bonus edilizi e una risoluzione definitiva della questione della cessione dei crediti. Chiesto anche intervento su equo compenso e stop ad appalto integrato
Mancano ormai pochissimi giorni al voto e, prima del silenzio elettorale, l’Ordine degli Architetti di Roma e provincia ha deciso di rivolgere un appello a tutte le forze politiche, avanzando diverse proposte e indicando priorità utili a richiamare l’attenzione sulle questioni legate alla professione e al ruolo dei professionisti nella società.
Edilizia, equo compenso, detrazioni fiscali: le richieste degli architetti alla politica
Secondo OAR, l’emanazione di leggi "che intervengono sugli spazi pubblici e sui nostri edifici avendo come preoccupazione i soli aspetti economici e temporali relegano l’Architettura a un ruolo marginale nelle dinamiche sociali, culturali, politiche ed economiche del Paese, anche se essa rappresenta da sempre una delle più alte espressioni della cultura e della civiltà di un popolo e gli architetti sono depositari di una forte responsabilità etica nei confronti della società". Gli architetti – dunque – sono di stimolo al dibattito e si mettono al servizio della comunità.
L'invito da parte degli architetti romani e del Presidente OAR, Alessandro Panci è quello di riaffermare il ruolo dei professionisti nell’ambito del processo di trasformazione della società, rilanciando la qualità dell’architettura, snellendo e digitalizzando gli iter burocratici per migliorare il rapporto con la PA.
Nuove strategie per Superbonus, bonus edilizi e cessione del credito
Tante le urgenze individuate: dalla realizzazione di un Disegno di Legge sulla rigenerazione urbana come strumento finalizzato "al recupero e alla valorizzazione del territorio e alla promozione di politiche urbane integrate e sostenibili”, alla definizione del Disegno di Legge sull’equo compenso “per ridare dignità ai professionisti che svolgono un importante ruolo sociale”, fino all’elaborazione di una nuova strategia sui bonus in edilizia e la risoluzione dei problemi legati alla cessione dei crediti.
Tra le azioni da mettere in campo in vista della prossima legislatura, il documento sollecita la politica a “sviluppare e tracciare delle proposte concrete” per la semplificazione delle pratiche burocratiche relative ai titoli edilizi, sollevando il tema dell’accesso ai documenti e la digitalizzazione, nella volontà di favorire una sburocratizzazione della macchina amministrativa.
Infine, grande attenzione anche ai contratti pubblici: il documento indica infatti come prioritari la definizione del ruolo del professionista nel Codice Contratti, l’eliminazione dell’appalto integrato e la promozione dei concorsi a due gradi come procedura di affidamento ordinaria, “perché la qualità del progetto corrisponde alla qualità della vita dei cittadini”.
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