Superbonus 110% e PNRR: proroga al 2023 solo per le case popolari
Nella dichiarazione alla Camera, il Premier Mario Draghi ha confermato il superbonus al 2023 solo per le case popolari
Ormai era chiaro, le decisioni "forti" sulla proroga al superbonus 110% saranno rimandate alla prossima Legge di Bilancio. A confermarlo il Presidente del Consiglio Mario Draghi durante le Comunicazioni alla Camera dei Deputati, in vista della trasmissione alla Commissione europea del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
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PNRR appannaggio del Governo e non del Parlamento
Dalle dichiarazioni dei deputati, che hanno preceduto le parole del Presidente del Consiglio, si conferma quanto da noi rilevato qualche giorno fa: il decadimento del rapporto tra Governo e Parlamento, su cui andrebbe fatta qualche riflessione. Il PNRR (in allegato la versione definitiva trasmessa alla Camera), strumento sul quale si giocherà il futuro del Paese, è stato infatti definito dal Governo senza consentire alcuna seria partecipazione sociale e politica alla sua stesura. La Camera si è, infatti, trovata a discutere un documento arrivato solo nelle ultime ore senza alcun margine di tempo per consentirne ai deputati un approfondimento. Fatto che viene confermato anche dal Presidente della Camera Roberto Fico che ha evidenziato l'assenza di una votazione sui contenuti del PNRR.
Il Governo del PNRR
Il governo del piano è stato strutturato su più livelli. L'attuazione delle iniziative, delle riforme e la gestione delle risorse finanziarie sono responsabilità dei Ministeri competenti e delle autorità locali chiamate ad uno straordinario impegno in termini di organizzazione, programmazione e gestione. Le funzioni di monitoraggio e i contatti con la Commissione europea sono affidate al Ministero dell'Economia e delle Finanza. È prevista una cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministeri con il compito di interloquire con le amministrazioni responsabili in caso di criticità nell'attuazione del Piano.
Secondo le stime del Governo l'attuazione del PNRR prevede un incremento del 3,6% del PIL superiore rispetto allo scenario senza PNRR.
Superbonus 110% confermato fino al 2022 per i condomini e al 2023 per gli IACP
Il Premier Draghi ha confermato la detrazione fiscale del 110% prevista dal Decreto Rilancio fino al 2022, affermando che non c'è stato alcun taglio delle risorse stanziate dal precedente Governo (oltre 18 miliardi di euro) che saranno inserite all'interno del PNRR e del fondo complementare (parte integrante del Piano).
Confermate, quindi, le proroghe che erano già state previste nella Legge di Bilancio 2021 e che prevedono una scadenza:
- al 30 giugno 2023 per gli interventi effettuati dagli IACP, a condizione almeno il 60 per cento dei lavori siano stati effettuati alla fine del 2022;
- al 31 dicembre 2022 per gli interventi effettuati dai condomini, a condizione che almeno il 60 per cento dei lavori sia stato effettuato entro il 30 giugno precedente.
La misura risulta quindi finanziata senza (probabilmente) la necessità di approvazione da parte dell'Europa (come previsto dall'art. 1, comma 74 della Legge di Bilancio 2021).
Proroga al 2023 per il solo Ecobonus?
Draghi ha anche confermato un impegno del Governo a prevedere all'interno del prossimo disegno di legge di Bilancio 2022 una proroga al 2023 per l'ecobonus tenendo conto dei dati relativi alla sua applicazione nel 2021, con riguardo agli effetti finanziari, alla natura degli interventi realizzati e al conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico e di sicurezza degli edifici. In realtà, il Premier si riferiva probabilmente a tutte le detrazioni fiscali del 110% e, quindi, non solo all'ecobonus 110% ma anche al sismabonus 110%. All'interno del PNRR, infatti, leggiamo: "Per far fronte ai lunghi tempi di ammortamento delle ristrutturazioni degli edifici, per stimolare il settore edilizio, da anni in grave crisi, e per raggiungere gli obiettivi sfidanti di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni al 2030, si intende estendere la misura del Superbonus 110 per cento recentemente introdotta (articolo 119 del Decreto Rilancio) dal 2021 al 2023 (al 30 giugno 2023 per gli interventi effettuati dagli IACP, a condizione almeno il 60 per cento dei lavori siano stati effettuati alla fine del 2022; al 31 dicembre 2022 per gli interventi effettuati dai condomini , a condizione che almeno il 60 per cento dei lavori sia stato effettuato entro il 30 giugno precedente)".
Le dichiarazioni alla Camera del Premier Draghi
Documenti Allegati
Piano Nazionale di Ripresa e ResilenzaLink Correlati
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