Superbonus 2022 e Asseverazione Enea: occhio alla scadenza del 24 marzo 2023
Solo due giorni ancora per assolvere all'adempimento funzionale alla comunicazione delle opzioni alternative alle detrazioni dirette
Mancano ormai davvero pochissimi giorni per potere inviare l’asseverazione a Enea degli interventi Superbonus effettuati nel 2022 e non perdere la possibilità di accedere alle opzioni alternative alla detrazione diretta (cessione del credito e sconto in fattura), e perché tutto vada liscio è necessario non perdere tempo.
Superbonus 2022: le scadenze per la cessione del credito e lo sconto in fattura
Con l’approssimarsi della scadenza del 31 marzo 2023, termine ultimo per comunicare all'Agenzia delle Entrate la scelta dell'opzione alternativa alla detrazione diretta per le spese sostenute nel 2022 o per le rate residue relative al 2020 e al 2021 per interventi Superbonus o per interventi per cui spettano altri bonus edilizi, i professionisti sono chiamati a correre ancora di più, trasmettendo ad Enea l'asseverazione sulla congruità delle spese e sul rispetto dei requisiti tecnici, adempimento da assolvere ancora prima dell’ultimo giorno del mese.
Questo perché Enea è tenuta a trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati ricevuti entro cinque giorni lavorativi, come disposto dal Fisco stesso con il provvedimento 3 febbraio 2022, prot. 35873, il quale per gli interventi di superbonus "Eco" prevede che:
- ai fini dell’opzione per la cessione o per lo sconto in alternativa alle detrazioni spettanti, il beneficiario della detrazione deve richiedere che i tecnici abilitati asseverino il rispetto dei requisiti previsti dai decreti di cui al comma 3-ter dell’articolo 14 del decreto-legge n. 63 del 2013 e la corrispondente congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati. Come previsto una copia dell’asseverazione è trasmessa, esclusivamente per via telematica, all’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), secondo le modalità stabilite con il decreto del Ministro dello sviluppo economico del 6 agosto 2020;
- la Comunicazione della scelta dell'opzione è inviata a decorrere dal quinto giorno lavorativo successivo al rilascio da parte dell’ENEA della ricevuta di avvenuta trasmissione dell’asseverazione ivi prevista. L’ENEA trasmette all’Agenzia delle entrate i dati sintetici delle asseverazioni, secondo termini e modalità telematiche definiti d’intesa tra i medesimi enti. Sulla base dei dati ricevuti l’Agenzia delle entrate verifica l’esistenza dell’asseverazione indicata nella Comunicazione, pena lo scarto della Comunicazione stessa.
Considerato che il 31 marzo è l’ultimo giorno utile per l’invio della comunicazione dell’opzione, andando a ritroso, l’ultimo giorno lavorativo disponibile per la trasmissione dei dati a Enea dovrebbe essere venerdì 24 marzo 2023, soprattutto considerato che, senza ombra di dubbio, i giorni lavorativi che il Fisco conteggia vanno da lunedì a venerdì, escludendo il sabato e la domenica.
Meglio quindi correre per presentare l’asseverazione a ENEA. Fermo restando che basta essere in possesso del codice ASID rilasciato dal Dipartimento per l’Efficienza Eergetica e che certifica univocamente la trasmissione dei dati, bisogna considerare che in questi giorni, proprio per le scadenze serrate, migliaia di utenti stanno accedendo al portale, rendendo oggettivamente più lento e difficoltoso il caricamento della documentazione.
Superbonus 2022 e unifamiliari: come avere le detrazioni al 110%
Infine, ricordiamo che attualmente il 31 marzo 2023 è una data campale anche per altri motivi: ai sensi dell’art. 119, comma 8-bis del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio), le spese per gli interventi di superbonus realizzati sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari con accesso autonomo e funzionalmente indipendenti, possano essere portate in detrazione al 110% se sostenute entro questa data, salvo eventuali proroghe che potrebbero essere stabilite dal legislatore in fase di conversione in legge del D.L. n. 11/2023 (c.d. “Decreto Blocca cessioni”). Una scelta che potrebbe determinare un ulteriore differimento della scadenza, ma che di fatto non vedrà la luce prima di metà aprile.
L'unica soluzione potrebbe essere la pubblicazione di un nuovo Decreto Legge prima del 31 marzo 2023. In ogni caso, al momento per non avere cattive sorprese meglio guardare alla scadenza attualmente prevista dalla normativa come traguardo realistico.
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