Superbonus e abuso del diritto: per non rischiare servono valide ragioni extra fiscali
Per evitare contestazioni a seguito di un frazionamento può essere utile dare in affitto le nuove unità. Altrimenti, è difficile dimostrare la sostanza economica extra-fiscale dell’operazione
Sono proprietario di un edificio inizialmente composto da 2 unità. Dovendo realizzare lavori per efficientarlo, ho iniziato a informarmi sul Superbonus, e ho scoperto che il tetto di spesa massima agevolabile per i lavori sulle parti comuni dipende dal numero di unità presenti prima dei lavori.
Pertanto, ho eseguito un frazionamento, in modo tale da ricavare 4 unità, creando altresì 4 cantine pertinenziali. Sono passato così da un plafond iniziale per le parti comuni moltiplicato per 2 a un plafond moltiplicato per 8. Sono consapevole che si tratta di un cambiamento importante, ma ho fatto tutto ciò che mi è stato detto dai miei tecnici: ho aperto un’apposita pratica edilizia, ho effettuato in concreto i lavori di frazionamento ed ho persino allacciato le utenze.
Vorrei sapere se, avendo fatto davvero tutto il necessario e dovendo adesso dare inizio ai lavori Superbonus (un po' in ritardo), vi sia il rischio di ricevere una contestazione per abuso del diritto. Se così fosse, non volendo incorrere in problemi, visto anche il minor vantaggio fiscale legato alla diminuzione delle aliquote, valuterei di abbandonare l’operazione.
L’Esperto risponde
Il frazionamento pre-lavori è uno dei temi più incerti che ruota attorno alla maxi-detrazione regolata dall’art. 119 del DL 34/2020.
Che sia possibile per il committente degli interventi agevolabili dividere un edificio in più unità immobiliari prima di dare inizio alla pratica Superbonus è un dato confermato dal Fisco, come vedremo, ma è sempre il Fisco a mettere in guardia sulla “pericolosità” del frazionamento in termini di abuso del diritto.
Non si sa quanto “duri” saranno i controlli, ma un’analisi del concetto di abuso del diritto porta a pensare che il caso del gentile lettore presenti rilevanti profili di rischio. La finalità del frazionamento appare infatti quella di accedere ai bonus, mancando di una sostanza economica extra-fiscale.
Tuttavia, il tema della “sostanza economica” è stato trattato in maniera ondivaga dall’AdE.
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