Superbonus: opportunità mancate e lezioni da imparare
Analisi critica delle misure fiscali che hanno trasformato il settore edile italiano, tra successi iniziali e criticità strutturali.
Quando non si riesce a vincere, la cosa migliore è imparare dai propri errori, mettendo da parte personalismi e interessi di parte. Solo così possiamo crescere, superare gli ostacoli e prepararci a nuove sfide con maggiore consapevolezza. Ma è quello che è successo con il Superbonus e il meccanismo di cessione del credito?
L’impatto del Superbonus e della cessione del credito
Introdotti con il Decreto Rilancio (DL n. 34/2020), rispettivamente agli articoli 119 e 121, questi strumenti fiscali hanno avuto effetti dirompenti:
- generazione di oltre 120 miliardi di euro in detrazioni, solo per la componente ecobonus;
- riqualificazione di oltre 500.000 immobili, tra unifamiliari e plurifamiliari;
- rilancio del settore edilizio e aumento dell’occupazione.
Eppure, nonostante i numeri positivi, queste misure sono (ufficiosamente) terminate, generando polemiche e dibattiti che spesso mancano di una visione critica e collaborativa.
Se l’obiettivo, però, è analizzare con spirito critico e al contempo collaborativo queste due misure, prima sarebbe necessario “spogliarsi” di qualsiasi posizione di parte e poi ripercorrerne la storia normativa.
Una storia da cui è necessario partire dalla fine: 37/38 correttivi in meno di quattro anni che evidenziano l’assenza di obiettivi e pianificazione, ma soprattutto l’evidente impreparazione di chi ha messo mano sul Decreto Rilancio approntandolo e poi modificandolo.
IL NOTIZIOMETRO