Superbonus e Bonus edilizi: chi è stato indotto in errore si salva dalle sanzioni
Al posto dell’autore materiale di una violazione, sempre che egli sia stato diligente, le norme tributarie prevedono che possa essere chiamato a pagare chi lo ha indotto in errore
L’opinione dei Giudici
In base a quanto molto sinteticamente riportato dal Fisco, in particolare, a salvare il beneficiario di un bonus edilizio dal versamento di sanzioni non basterebbe il solo fatto di aver incaricato di tutto altri soggetti, tecnici o General Contractor che siano. Si tratta di una considerazione ragionevole, che trova anche spazio nelle sentenze che riguardano l’applicazione della disciplina tributaria dell’errore incolpevole.
Ad esempio, con la sentenza n. 3651/2011 la Corte di Cassazione ha specificato che il contribuente deve comunque provare di aver operato con la dovuta diligenza prevista dall’art. 1176 cc. Tuttavia, quella richiesta alle persone fisiche che non svolgono attività professionale è la diligenza media, la c.d. diligenza del buon padre di famiglia. Vale a dire che certamente un beneficiario che si sia del tutto disinteressato della pratica edilizia, senza una media diligenza nel controllare (per quanto nelle sue possibilità) l’operato dei professionisti, non potrà sfruttare l’esimente sanzionatoria dell’errore incolpevole.
Viceversa, non sarebbe da escludere una totale esenzione dal pagamento delle sanzioni per il beneficiario di un bonus edilizio che sia stato solo un autore materiale di una violazione cui è stato indotto in maniera incolpevole da altri soggetti, applicando l’art. 10 del D.Lgs. 472/1997.
A cura di Cristian
Angeli
ingegnere esperto di agevolazioni fiscali applicate
all’edilizia
www.cristianangeli.it
IL NOTIZIOMETRO