Superbonus e comunicazione al PNCS: obbligo ‘temporalmente indeterminato’
L’aggiornamento delle FAQ genera incastri contraddittori che lasciano i tecnici nel dubbio, soprattutto in relazione ai lavori per i quali non è stato – lecitamente – emesso alcun SAL
L’assenza del SAL
Gran parte dei riferimenti temporali contenuti nelle FAQ sono dunque legati al SAL. Ma l’emissione dei SAL è una facoltà, non un obbligo. Lo diventa solo in caso di cessione dei crediti o sconto in fattura per i meccanismi previsti dall’art. 121 del DL 34/2020. La FAQ 24 va però oltre e fa coincidere la data di emissione del SAL finale con quella di “emissione” del modello B-1 “che è l’asseverazione dello stato finale”, così recita.
Sembrerebbe allora che chi non ha “emesso un SAL”, magari perché le spese per i lavori sono detratte in maniera diretta, goda di un briciolo di certezza. Se ha “emesso” il modello B-1 entro il 31 dicembre 2023 non deve effettuare la comunicazione. Le FAQ non considerano, però, che esiste la possibilità di considerare il SAL emesso “tacitamente”, nel senso che ogni qual volta sia finalizzato il pagamento dei lavori, vi è – in un certo senso – un SAL, preferendo legare alla produzione del modello B-1 la data del SAL finale.
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