Superbonus e condomini: proroga per cantieri non ultimati?
La richiesta della filiera delle costruzioni: rinviare la scadenza del 31 dicembre 2023 per garantire una chiusura ordinata e ottimale dei cantieri in corso
La stagione del Superbonus nei condomini si avvia al termine, una scadenza che coinciderà praticamente con l’approvazione della Legge di Bilancio 2024. Ed è alla manovra finanziaria che il settore dell’edilizia e delle costruzioni guarda per chiedere al Parlamento e al Governo una soluzione per migliaia di famiglie e imprese, evitando pesanti conseguenze sociali e economiche e un possibile enorme contenzioso derivante dal caos dei cantieri non ultimati.
Superbonus e condomini: cantieri a rischio, necessaria una proroga
Proprio per questo, in un comunicato congiunto, le sigle della filiera delle costruzioni (Ance, Agci produzione e lavoro, Anaepa Confartigianato, Claai, Cna costruzioni, Confapi Aniem, Confcooperative lavoro e servizi, Federcostruzioni, Fiae Casartigiani, Legacoop produzione e servizi, Rete Professioni Tecniche, Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil) richiedono, in vista dell’imminente scadenza al 31 dicembre 2023 per la conclusione degli interventi sui condomini eseguiti con il Superbonus, una rapida soluzione alle decine di migliaia di cantieri che, anche in virtù del caos normativo e applicativo dello strumento, non riusciranno a terminare i lavori in tempo utile.
Come si legge nel comunicato, le associazioni, pur condividendo la necessità di chiudere la stagione del 110% per aprire una riflessione seria sul futuro dell’efficientamento degli edifici in Italia, in particolare per le famiglie meno abbienti, ritengono assolutamente necessaria una proroga per recuperare ritardi accumulati, tale da permettere una conclusione ordinata alla misura. In questo modo si eviterebbe la perdita improvvisa di centinaia di migliaia di posti di lavoro causata dalla sicura interruzione di migliaia di cantieri che potrebbe derivare dall’insorgere di un enorme contenzioso tra condomìni e imprese; inoltre si potrebbe scongiurare la corsa forsennata già in atto per finire i lavori, con conseguente rischio sia per la sicurezza dei lavoratori coinvolti sia per la qualità degli interventi eseguiti.
La proposta delle associazioni di settore
Quello richiesto è solo un differimento, limitato agli interventi per i quali venga dimostrato un concreto avanzamento del cantiere potrebbe risolvere tutti questi problemi con un costo contenuto per le casse dello Stato, di gran lunga inferiore a quello del caos sociale e economico che si determinerebbe lasciando invariata la scadenza a dicembre.
Concludono le associazioni di settore ribadendo che la Legge di bilancio può offrire in tempi brevi una soluzione concreta “a un problema che riguarda da vicino migliaia di lavoratori, famiglie e imprese che in buona fede hanno avviato i lavori e ora rischiano di trovarsi in gravi difficoltà”.
IL NOTIZIOMETRO